Una collaborazione che rende possibile affrontare due patologie del pavimento pelvico in un unico intervento. E’ possibile all’ospedale di Sant’Omero, uno dei pochi centri in Italia in cui, grazie alla collaborazione fra l’unità operativa di Ginecologia e quella di Chirurgia proctologica, le pazienti vengono seguite in un percorso condiviso volto alla cura di prolassi del comparto anteriore e di quello posteriore.
Si è infatti svolta una seduta operatoria congiunta dalle unità operative di Ginecologia e Chirurgia Proctologica universitaria dell’ospedale “Val Vibrata”: in un’unica seduta operatoria e in un unico ricovero sono state trattate cinque pazienti affette da patologie complesse del pavimento pelvico femminile. I responsabili di Chirurgia proctologica a direzione universitaria, Renato Pietroletti, e di Ginecologia, Alessandro Santarelli, hanno effettuato interventi congiunti su cinque pazienti con prolassi dei compartimenti uro-ginecologico e retto-anale, con associato difetto della continenza, provenienti dalle province di Rieti, Pescara e Teramo. La seduta operatoria completamente dedicata a tali interventi è frutto di un lavoro di coordinamento e organizzazione reso possibile dalla collaborazione dei due professionisti, dalla incaricata di funzione organizzativa Angela Del Gaone e dal personale delle due unità operative.
“Questo percorso assistenziale dedicato, caso più unico che raro nel panorama sanitario, è di grande importanza per la salute delle pazienti che possono trovare una risposta a problemi complessi del pavimento pelvico senza i disagi di molteplici visite, attese e migrazioni. I casi visitati dai due professionisti del “Val Vibrata”, ognuno nella propria sfera di competenze, vengono discussi collegialmente in un meeting mensile e quindi programmati dal pre-ricovero in una seduta dedicata con ricovero in Ginecologia”, spiegano Santarelli e Pietroletti.
“Con questo percorso condiviso si riducono i disagi per le pazienti e i costi assistenziali per l’azienda”, dichiara il direttore generale della Asl Teramo Maurizio Di Giosia, “inoltre con un approccio completo ed olistico per un settore così importante per il benessere femminile si potranno osservare risultati migliori nei trattamenti. MI piace ricordare che l’ospedale di Sant’Omero è assegnatario da molti anni del Bollino Rosa, riconoscimento che la Fondazione Onda attribuisce a tutte le strutture sanitarie italiane che si distinguono nell’attenzione alle patologie della donna. Quest’ultima iniziativa ben si colloca nei percorsi assistenziali che la Asl di Teramo costruisce per la prevenzione e cura delle patologie femminili”.