Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di lunedì 3 marzo, Novartis annuncia che la terapia con radioligandi Lutetium vipivotide tetraxetan è ora ufficialmente disponibile per i pazienti italiani affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione progressivo, positivo all’antigene di membrana specifico della prostata, che sono stati trattati con inibitore della via del recettore degli androgeni e chemioterapia a base di docetaxel e cabazitaxel o che non sono candidabili a cabazitaxel.
Questo traguardo segna, per i pazienti con carcinoma prostatico, un’evoluzione nell’accesso
alla terapia con radioligandi, un’innovazione della medicina di precisione basata sulla teragnostica che unisce fase diagnostica e fase terapeutica in un approccio che consente di
colpire in modo mirato le cellule tumorali, migliorando conseguentemente l’efficacia del trattamento e la tollerabilità per i pazienti.
Questa molecola è progettata per agire selettivamente sulle cellule tumorali che esprimono il recettore PSMA, presente in oltre l’80% dei pazienti con carcinoma prostatico metastatico. A supporto della decisione AIFA sulla rimborsabilità della terapia con radioligandi, ci sono i risultati dello studio clinico di fase III VISION, che hanno evidenziato una riduzione del 38% del rischio di morte e del 60% del rischio di progressione radiografica della malattia o di morte, rispetto al miglior standard di cura attuale.
La nuova terapia sarà disponibile nelle singole regioni non appena sarà concluso l’iter regionale.
Con questa approvazione, Novartis conferma il proprio impegno nell’ambito dell’oncologia di
precisione, non solo attraverso l’innovazione terapeutica, ma anche mediante una costante collaborazione con il sistema sanitario e le autorità regolatorie, con l’obiettivo di migliorare i
processi di accesso e presa in carico dei pazienti su tutto il territorio nazionale.
Lutetium ora rimborsato per il carcinoma prostatico metastatico
