Per consentire ai cittadini europei di vivere più a lungo e in modo più sano, EIT Health offre diversi programmi per sostenere le start-up europee nei settori delle biotecnologie, della salute digitale, delle tecnologie mediche e terapeutiche. Dalla sua nascita, l’organizzazione ha catalizzato più di 2.950 start-up e scale-up, aiutando le start-up supportate ad attrarre investimenti per oltre 2,1 miliardi di euro, portando sul mercato più di 110 soluzioni sanitarie e formando più di 65.000 studenti e professionisti.
Gli InnoStars Awards sono il fiore all’occhiello di questi sforzi, avendo accelerato, negli ultimi dieci anni, più di 400 start-up nell’Europa meridionale, centrale e orientale. Il programma di quest’anno è culminato con la grande finale a Budapest dove 39 start-up hanno presentato le loro idee a una giuria di leader del settore, investitori ed esperti.
L’edizione di quest’anno prevedeva due categorie a seconda della fase del percorso della start-up: da un lato il Validation Track che si è concentrato sul perfezionamento di MVP e prototipi, dall’altro l’Investment Track che si è rivolto alle start-up già presenti sul mercato e pronte per finanziamenti Seed o di Serie A, aprendo le porte a capitali più ampi e a opportunità di crescita.
Le start-up italiane si sono distinte nell’Investment Track: Paperbox si è aggiudicata il secondo posto con Dino, una piattaforma digitale gamificata per la diagnosi precoce e il trattamento dei disturbi del neurosviluppo. Robota si è aggiudicata il terzo posto con STER, un innovativo sistema di sterilizzazione robotica per strumenti chirurgici. Entrambe le aziende si propongono come futuri leader nel combinare tecnologie avanzate e soluzioni sanitarie.
Nel Validation Track, la ceca Lightly Technologies si è aggiudicata il primo posto per il suo innovativo dispositivo portatile progettato per combattere i farmaci contraffatti, fornendo alle forze dell’ordine capacità di analisi in tempo reale per contrastare le frodi farmaceutiche. Nell’Investment Track, l’ucraina CheckEye si è assicurata il primo posto con la sua piattaforma alimentata dall’intelligenza artificiale, che mira a rivoluzionare l’assistenza sanitaria preventiva offrendo screening di massa per oltre 40 malattie croniche. Entrambi i vincitori hanno ricevuto 25.000 euro, oltre a opportunità di mentorship e networking per portare le loro soluzioni sul mercato.
“L’apprezzabile performance delle start-up italiane alla Grand Final di EIT Health InnoStars di quest’anno sottolinea il rapido sviluppo dell’ecosistema italiano dell’innovazione sanitaria”, ha dichiarato Chiara Maiorino, Ecosystem Lead per l’Italia di EIT Health InnoStars. “Il livello elevato di idee innovative che emergono nel nostro Paese riflette anche gli sforzi di collaborazione dei nostri partner italiani, tra cui SYNLAB Italia e Chiesi Group, che continuano nel loro impegno a promuovere soluzioni innovative. Insieme, stiamo creando un ambiente dinamico che consente agli innovatori di affrontare le sfide critiche della sanità e di portare sul mercato soluzioni trasformative”.
Budapest ha ospitato anche la finale di InnoStars Connect, un nuovo programma di open innovation di EIT Health realizzato in collaborazione con Chiesi Group e SYNLAB Italia. InnoStars Connect mira a promuovere lo sviluppo, nel format open innovation, di soluzioni sanitarie che cambiano la vita, mettendo in contatto le start-up con le aziende per risolvere le sfide della vita reale.
Su 110 candidature iniziali, 10 start-up sono state selezionate per accedere alla più grande rete europea di innovazione sanitaria, assicurarsi finanziamenti e ricevere una guida esperta.
“L’open innovation è uno strumento potente per scoprire e sviluppare la nuova generazione di soluzioni sanitarie. La collaborazione con EIT Health attraverso InnoStars Connect ci ha permesso di entrare in contatto con start-up all’avanguardia. Questa collaborazione non solo rafforza il nostro impegno a far evolvere l’assistenza sanitaria, ma evidenzia anche l’immenso potenziale che risiede nel collegare l’esperienza del settore con le nuove idee del mercato”, ha sottolineato Maurizio Ferrari, Chief Medical Officer di SYNLAB Italia.
Alla fine, la turca PONS si è aggiudicato il primo posto a Budapest con il suo sistema ecografico mobile guidato dall’intelligenza artificiale, che consente agli utenti, senza una formazione formale, di raccogliere dati precisi sulla progressione della malattia. Il vincitore ha ricevuto finanziamenti e la possibilità di entrare in contatto con i principali leader del settore, aprendo la strada a ulteriori sviluppi.
Anche l’italiana NIB Biotec si è distinta, ottenendo il secondo posto con la sua innovativa piattaforma diagnostica che utilizza biomarcatori urinari per la diagnosi precoce del cancro alla prostata. Risolvendo una sfida chiave posta da Chiesi Group, NIB Biotec ha sottolineato il valore di accelerare l’adozione di soluzioni sanitarie d’impatto.
“Siamo orgogliosi di collaborare con EIT Health per sostenere questi eccezionali innovatori. Offrendo mentorship, bootcamp strutturati e l’opportunità di una collaborazione tra start-up e aziende, consentiamo ai team più promettenti di perfezionare i loro progetti e affrontare le sfide del mondo reale. InnoStars Connect ha mostrato il potenziale di trasformazione della collaborazione tra start-up e leader industriali e siamo entusiasti di vedere queste soluzioni avere un impatto reale nel mondo”, ha dichiarato Fabrizio Conicella, VP Center of Open Innovation & Competence e rappresentante di Chiesi Group.