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Digitalizzazione dei processi ospedalieri: il caso dell’Istituto Diagnostico Varelli

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Le strutture sanitarie si sono rese conto della necessità di adottare sistemi per la gestione dei dati e dei processi più efficienti e dinamici, in modo da poter rispondere velocemente ai cambiamenti in corso senza perdere di vista il focus sul paziente. Per questo motivo, è stato avviato “Missione salute”, il sesto piano di intervento previsto dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR, finanziato grazie al programma dell’Unione europea “Next Generation Europe”, che mette a disposizione 15,63 miliardi di euro per riforme ed investimenti nel digitale per la sanità, da realizzare entro il 2026. Affinché l’implementazione di queste tecnologie possa generare valore per il sistema sanitario e per le strutture ospedaliere, è tuttavia necessario che tali strumenti abbiano alcune caratteristiche chiave, come ad esempio: facilità e rapidità di implementazione, integrazione con i sistemi già esistenti, disponibilità di strumenti pronti all’uso, scalabilità, orientamento all’innovazione del processo e funzioni in continua evoluzione.

L’adozione di una visione a processi delle diverse attività in capo a un ospedale, come per esempio la prenotazione di un esame o di una visita medica, è un approccio rivoluzionario che in pochi hanno già attuato. Tra questi vi è l’Istituto Diagnostico Varelli, polo campano dal valore nazionale, fondato a Napoli nel 1980, che oggi conta 14 sedi operative in Campania, 2.000.000 pazienti, oltre 100 fornitori e oltre 145 operatori sanitari. Le esigenze che hanno spinto l’Istituto a ricercare un nuovo modello organizzativo e un software per la gestione dei processi sono: migliorare l’erogazione delle prestazioni, le capacità e le competenze degli operatori; essere vicini alla comunità, agevolando la possibilità di richiedere prestazioni sanitarie a domicilio e digitalizzare la comunicazione verso i pazienti. La soluzione è stata trovata in DocsMarshal, piattaforma flessibile, di facile integrazione e il cui dna è l’automazione di processi, nata e sviluppata dalla software house bresciana Cualeva.

DocsMarshal ha permesso all’Istituto Diagnostico Varelli di ottimizzare diversi processi interni, migliorando così il process management; normare procedure amministrative particolarmente ostiche, come per esempio la presa in carico del paziente o la gestione del familiare; gestire una mole ingente di dati e implementare l’utilizzo del “Portale Paziente” e della webapp, utilizzata da infermieri e utenti per consultare documenti e richiedere le cure a domicilio.

“La nostra esigenza era quella di verticalizzare ogni processo amministrativo e sanitario per garantire qualità e personalizzazione dei servizi offerti sia ai pazienti sia alle strutture sanitarie. Grazie alla grande flessibilità di DocsMarshal abbiamo adottato un approccio centripeto partendo da tutto ciò che è periferico rispetto al cuore del business per poi avvicinarci anche al miglioramento dei processi industriali ospedalieri. Per questo motivo siamo partiti creando un portale per la comunicazione bi-direzionale con il paziente, digitalizzato la customer experience. La nostra ambizione è riuscire a consolidare il processo di deospedalizzazione per rendere fruibile l’accesso a prestazioni sanitarie di qualità a domicilio grazie all’utilizzo di strumenti digitali.” – spiega Marco Varelli, Amministratore Delegato e Lab Manager dell’Istituto Diagnostico Varelli.

“I pazienti ormai hanno aspettative molto elevate dalle strutture ospedaliere, sia per la parte amministrativa sia per quella clinico-sanitaria. Ecco il motivo per cui diventa fondamentale per gli ospedali avviare un percorso di trasformazione digitale con l’obiettivo di riuscire a gestire in maniera evoluta e dinamica il portale del paziente, eventuali convenzioni sanitarie, l’informazione e la comunicazione, la prevenzione e il follow-up. Siamo molto orgogliosi del lavoro che stiamo portando avanti con l’Istituto Diagnostico Varelli che si è fatto pioniero di questo cambiamento e il nostro augurio è che possa essere d’esempio per l’innovazione dell’intero sistema sanitario in Italia.” – conclude Andrea Dester, Project Manager di DocsMarshal.

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