Nel mondo circa il 90% delle persone utilizza dispositivi digitali per più di 2 ore al giorno e, di queste il 60% per più di 5 ore, mettendo a dura prova i nostri occhi. Ciò porta ad affaticamento visivo, occhi arrossati, visione non nitida, senso di abbagliamento e dolori dovuti all’adozione di posture non corrette.
“L’uso intensivo di smartphone, tablet e PC può causare stress agli occhi dovuto al continuo passaggio di messa a fuoco da vicino e lontano, nonché alterazioni della lacrimazione per un ridotto ammiccamento con conseguenti sintomi da irritazione e infiammazione oculare. Questa problematica si accentua ulteriormente in chi utilizza lenti a contatto, in particolare in coloro che ne fanno uso per più di otto ore al giorno: tale situazione può causare stati infiammatori cronici e maggiore predisposizione a sviluppare infezioni di congiuntiva e cornea” – dichiara il Dott. Andrea Giani, Medico Chirurgo specialista in Oftalmologia e Ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano.
In Italia, i portatori di lenti a contatto sono circa 4 milioni e rappresentano il 10% di chi ha difetti visivi, di questi la metà è under 30. Come confermato anche da una ricerca di mercato commissionata recentemente da ZEISS Indagine di mercato commissionata da Zeiss e svolta a livello mondiale su oltre 2.000 portatori di lenti a contatto, Zeiss 2015 sui portatori di lenti a contatto di Italia, USA, Germania e Cina il 61% le indossa per più di otto ore al giorno e l’88% soffre di affaticamento visivo legato all’utilizzo di smartphone, tablet o altri device per più di due ore al giorno. Nel 65% dei casi la lente a contatto è sostituita dagli occhiali da vista per svolgere attività quali leggere, guardare la tv o continuare ad utilizzare i dispositivi digitali a fine giornata. A livello italiano la percentuale di questi ultimi si alza fino al 92%.
Si delinea quindi chiaramente l’identikit di un consumatore che alterna entrambe le soluzioni visive a seconda delle situazioni; la lente a contatto può essere preferita per ragioni estetiche, quando non si desidera avere barriere sul viso e/o per comodità, quando si pratica sport o si hanno stili di vita particolarmente dinamici e attivi, mentre l’occhiale da vista può subentrare in momenti della giornata di maggior relax.
Alla luce di questi dati, Zeiss, da sempre pioniera nella proposta di soluzioni di altissima qualità, in grado di rispondere ai bisogni specifici e in costante evoluzione dei consumatori, ha sviluppato le lenti EnergizeMe, le prime create in modo specifico proprio per soddisfare le esigenze visive di chi utilizza lenti a contatto e sente la necessità di dare sollievo agli occhi dopo il loro uso, soprattutto in caso di intenso utilizzo di dispositivi digitali.
Esse combinano tre elementi, a iniziare da un’innovativo design, sviluppato studiando il comportamento visivo dei portatori di lenti a contatto: essendo abituati all’orbita di un occhiale da vista che limita i campi di visione, chi indossa le lenti a contatto compie una serie di movimenti del capo più dinamici rispetto a chi possiede lenti oftalmiche.
La tecnologia Digital Inside ottimizza invece le aree di visione integrando la distanza di lettura di stampati – tenuti mediamente ad una distanza di 40cm – con quella di dispositivi digitali – 30cm, contribuendo così a diminuire l’affaticamento visivo. Il risultato sono lenti perfettamente equilibrate in tutte le aree di visione, ma con una performance aggiuntiva nella performance del vicino.
DuraVision BlueProtect è un trattamento antiriflesso specifico, ideale per chi passa la maggior parte del tempo in interni esposto alla luce blu generata dagli schermi dei dispositivi a LED quali TV, computer o tablet. ZEISS DuraVision® BlueProtect riflette la parte di luce blu nociva proveniente da queste sorgenti, garantendo comunque una corretta percezione dei contrasti e salvaguardando la sua preziosa funzione di regolatore dei cicli sonno-veglia.
“Le 5 regole d’oro suggerite dall’American Academy of Ophthalmology sono: effettuare visite mediche oculistiche periodiche; mantenere una distanza di circa 60 cm dal monitor del computer, con posizione di sguardo leggermente verso il basso; utilizzare eventuali filtri dei dispositivi che ne riducano la luminosità; effettuare delle pause seguendo la regola del 20-20-20 – ogni 20 minuti, fissare un oggetto a 6 metri, per almeno 20 secondi; per chi indossa lenti a contatto per periodi prolungati, alternarle con gli occhiali da vista. E, quando si sceglie la lente dell’occhiale, farsi consigliare da un esperto su quali siano le caratteristiche più adatte alle proprie esigenze.” – prosegue il Dott. Andrea Giani.