Si estende ulteriormente il progetto “Nuovi orizzonti per il benessere dell’anziano” dell’Associazione di volontariato Andromeda che consiste nel distribuire climatizzatori agli anziani fragili over65 per affrontare il caldo estivo. Supportato da Azienda USL di Bologna e Fondazione Carisbo e attivo da 14 anni a Bologna, il progetto arriva da quest’anno anche a Valsamoggia grazie a un accordo che vede coinvolta l’Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino Samoggia. Già consegnati i primi climatizzatori. In tutta l’Unione saranno una decina che vanno ad aggiungersi ai quasi 380 che Andromeda ha distribuito quest’estate.
I beneficiari vengono selezionati sulla base delle segnalazioni provenienti dagli assistenti sociali dei Quartieri e dall’Azienda USL di Bologna e direttamente all’Associazione. Accanto alla condizione degli anziani fragili sono prese in considerazione le situazioni di difficoltà sanitaria e economica.
“Voglio ringraziare l’Associazione Andromeda e l’Azienda Usl per questa iniziativa che aiuta gli anziani a sopportare meglio il caldo estivo, in particolare di questa estate torrida – commenta il Sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno –. Noi abbiamo aderito con entusiasmo e speriamo in futuro di poter estendere ulteriormente la platea delle persone coinvolte”.
“Questo progetto – aggiunge Fabia Franchi, Direttore del Distretto di Casalecchio dell’Azienda Usl – è l’espressione di un modello di integrazione con il mondo del volontariato che diventa molto prezioso quando dobbiamo prenderci cura delle persone anziani e delle fragilità dei cittadini del territorio. Azioni che dimostrano come la sinergia tra pubblico e privato possa diventare un’opzione importantissima nel momento in cui ci troviamo a combattere e prevenire il disagio”.
“I climatizzatori – conclude Enrico Paolo Raia, Presidente dell’Associazione Andromeda – sono tutti di classe A e vengono consegnati in comodato d’uso gratuito. In autunno provvederemo al loro ritiro e manutenzione affinché siano pronti per l’estate successiva. Grazie ai contributi e al supporto della Fondazione Carisbo il numero delle macchine che abbiamo a disposizione è aumentato molto negli ultimi anni ma vorremmo fare di più perché ultimamente sono arrivate richieste specifiche da medici pediatri che chiedono di estendere il progetto anche a minori fragili. Il nostro impegno continua”.