Urologi da tutta Italia si incontrano al Policlinico di Bari su innovazioni terapeutiche chirurgiche e disfunzione erettile
Le patologie urologiche maschili sono, purtroppo, in crescita, alcune destinate a peggiorare con l’età mentre per altre, paradossalmente, si registra una crescente presenza di giovani. Basti pensare che il tumore alla prostata colpisce ogni anno, in Italia, 40.000 uomini, che l’ipertrofia prostatica benigna viene diagnosticata annualmente a 7 milioni di italiani, che la disfunzione erettile, patologia diffusa che ha impatti devastanti nella vita quotidiana, è resistente per il 35% alle terapie farmacologiche. Si aggiunga che gli uomini italiani sono reticenti su questi temi e che 1 su 8 non si è mai sottoposto a una visita specialistica.
Per questo, sono fondamentali le iniziative destinate a presentare nuove terapie, a stimolare il confronto fra clinici, a sensibilizzare il pubblico maschile. Come l’incontro di formazione che si terrà a Bari, presso il Policlinico, il 18 e 19 dicembre e che porterà nella città barese urologi emergenti nel panorama italiano per “YES – Young Expert Surgeon” meeting.
Promotori dell’incontro il Direttore del dipartimento Urologia del Policlinico di Bari, Professor Pasquale Ditonno, e il dottor Marco Spilotros, con la collaborazione dei dottori Carlos Miacola e Giuseppe Dachille. Nella due giorni di incontri gli urologi metteranno a confronto le proprie esperienze e la propria visione per il trattamento chirurgico della disfunzione erettile in pazienti complessi, con associata fibrosi dei corpi cavernosi, e valuteranno le più recenti innovazioni terapeutiche destinate all’urologia.
Alcune sessioni di “YES – Young Expert Surgeon” saranno dedicate all’approfondimento di disfunzioni particolari, come la malattia di Peyronie, patologia in crescita che, a causa di una anomala curvatura del pene, può causare erezioni molto difficoltose e precludere, di fatto, la normale attività sessuale. In proposito va ricordato che questa particolare forma di Disfunzione Erettile si manifesta intorno a 55 anni, è destinata a peggiorare con l’età e ha una maggiore incidenza presso i pazienti già affetti da diabete mellito. Quale che sia l’origine, la patologia viene comunque fronteggiata nella fase iniziale soprattutto con terapie farmacologiche. In alcuni casi, però, la risposta ai trattamenti orali o iniettivi, con prostaglandine iniettate direttamente nel tessuto del pene, può essere inadeguata o, addirittura, assente. Per questo, la sfida quotidiana degli urologi è quella di trovare soluzioni terapeutiche nuove, più “risolutive” e che restituiscano ai pazienti salute, funzioni vitali e prospettive di vita.
Fra le più innovative per la Disfunzione Erettile vanno segnalate, per esempio, le protesi peniene per ripristinare la piena funzionalità dell’organo e, quindi, l’erezione. L’intervento prevede l’inserimento di cilindri protesici semirigidi o gonfiabili all’interno dell’asta peniena che consentono una erezione artificiale non difforme da quella naturale con la medesima sensibilità, capacità di eiaculazione e immutata funzione urinaria. Tutti i componenti della protesi sono impiantati sottocute e non sono visibili dall’esterno, un elemento fondamentale per l’accettazione e la rassicurazione dei pazienti.
Commenta in proposito Il dottor Marco Spilotros, coordinatore dell’incontro: “Alcune delle soluzioni che verranno presentate a Bari – e che i colleghi potranno dimostrare in sala operatoria – rappresentano una sfida chirurgica anche per mani esperte, soprattutto in considerazione del quadro di Deficit erettile associato a fibrosi dei corpi cavernosi. Questo rende l’impianto di protesi peniene potenzialmente più complesso rispetto a un paziente standard. Va però sottolineato che l’innovazione tecnologica alla base dei nuovi sistemi coniuga efficacia e minima invasività anche per situazioni andrologiche problematiche. Superfluo dire, inoltre, che il confronto diretto con tanti specialisti provenienti da realtà diverse fa emergere temi e spunti multiformi e consente una visione molto ampia della nostra professione e, soprattutto, delle risposte che ogni giorno siamo impegnati a dare ai pazienti. Per questo, ci prepariamo a questo meeting con grande entusiasmo ”
Sul valore degli incontri e della formazione di alto livello interviene anche il Professor Pasquale Ditonno “Siamo orgogliosi che un incontro professionale di questa portata si tenga al Policlinico di Bari. Dal confronto fra competenze ed esperienze provenienti da importanti Centri di riferimento urologico italiano possono nascere spunti per un approccio terapeutico condiviso nei casi di patologie e gestione complessa come quelle trattate in questi due giorni – Sono convinto che da questa edizione del “YES – Young Expert Surgeon meeting “emergeranno segnali forti e positivi per una collaborazione continua fra esperti, per dare risposte sempre più concrete e affidabili ai nostri pazienti “