Dall’idea di alcuni ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno è nata la ricerca per un biomarcatore specifico del tumore al polmone, brevettata nel 2014 con brevetto esteso in vari Paesi nel mondo fino al 2016, alla base della nascita di ImmunePharma srl, spinf-off universitario.
ImmunePharma si è reso protagonista del congresso internazionale della European Respiratory Society tenutosi a Milano dal 9 al 13 settembre, presentando i risultati dei primi passi dello sviluppo di un test per la diagnosi di cancro polmonare. La dr. Sorrentino, ricercatore UNISA e CEO ImmunePharma, ha animato una conferenza stampa con opinion leader insieme ai pneumologi Claudio Donner (Presidente Fondazione Mondo Respiro) secondo cui “il test diagnostico potrebbe rappresentare una soluzione per i soggetti a rischio come i pazienti affetti da BPCO e i forti fumatori” e prof. Paolo Zamparelli (Presidente Fondazione Giuseppe Moscati Sorrento Onlus) secondo cui “il test sviluppato a Salerno potrebbe rivoluzionare l’approccio al tumore polmonare, perché ha caratteristiche di specificità e sensibilità tali da poter fornire una diagnosi precoce su vasta scala”.
Il test che ne deriva è basato su un saggio biochimico altamente selettivo e specifico, la cui accuratezza sfiora il 95 per cento, da eseguire dopo un semplice prelievo di sangue, che quindi risulta di facile esecuzione in comuni centri diagnostici. Il nuovo esame rappresenta lo strumento adatto per una diagnosi precoce, estendibile a larga fascia di popolazione, essenziale per diagnosticare e combattere il tumore al polmone nei primi stadi, aumentando il successo terapeutico e la possibilità di sopravvivenza.
La ricerca deve essere estesa a un numero notevolmente più elevato di soggetti entro il 2018 prima dell’effettiva industrializzazione e commercializzazione del device. A tal fine ImmunePharma è in partnership con la Dr Safuan srl di Parma; i primi passi dell’accordo di collaborazione hanno già permesso di avviare le fasi preliminari all’industrializzazione del kit e contatti con aziende USA quali l’Inspirix Inc. per la futura commercializzazione e distribuzione. La scoperta rappresenta anche la base per poter sviluppare in futuro farmaci specificamente mirati all’inibizione della pathway e aprire nuovi scenari nella terapia farmacologica del cancro al polmone.