Una nuova workstation del valore di circa 20.000 euro è stata donata dagli Amici del Cuore alla Cardiologia del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Giuseppe Boriani. La Workstation è completa di Personal Computer e dotata di pacchetti software 3D che consentono di effettuare ecografie cardiache dettagliate, decisive per la diagnosi dei casi più complessi. La nuova apparecchiatura è stata consegnata stamattina alla Cardiologia del Policlinico. Della rappresentanza degli Amici del Cuore, guidata dal presidente Giuliano Alessandrini, faceva parte, tra gli altri, anche Marilena Campisi, già direttrice di Modena Soccorso e oggi nel Comitato Scientifico. Ad accogliere i donatori, il Direttore Generale dell’AOU, Claudio Vagnini, il Direttore della Cardiologia, Giuseppe Boriani, la cardiologa Francesca Coppi e Marco Martignon dell’Ingegneria Clinica.
“Ancora una volta – commenta il Direttore Generale dell’AOU di Modena, dottor Claudio Vagnini – la Sanità Pubblica viene potenziata grazie al contributo di una importante realtà associativa. Il supporto delle associazioni ci consente di arrivare dove non riusciremmo con le nostre sole forze. Questa generosità e attenzione non è mai da dare per scontata, ma è ancora più significativa in questo periodo di pandemia che ha reso tutto più complesso. Per questo, a nome di tutta la Direzione generale, desidero ringraziare gli Amici del Cuore per la sensibilità mostrata”
“La nuova work station – aggiunge il prof. Giuseppe Boriani, Direttore della Cardiologia del Policlinico – ci consente di ottenere immagini ecocardiografiche di migliore qualità, con elaborazione mediante software sofisticati che consentono una ricostruzione tridimensionale delle cavità cardiache, con migliore dettaglio anatomico di grande utilità nello studio morfologico e funzionale delle valvulopatie, delle cardiomiopatie e in generale per la valutazione funzionale dei pazienti con scompenso cardiaco. Ciò implica un miglioramento importante delle capacità diagnostiche per meglio orientare le prospettive di trattamento, includendo terapia con farmaci, procedure interventistiche o chirurgiche.
“L’Associazione di Volontariato ODV “Gli Amici del Cuore” di Modena – ricorda il Presidente Giuliano Alessandrini – annovera da sempre tra i suoi progetti quello denominato “Cuore Generoso”, con l’obiettivo specifico di elargire assegni di studio e strumentazioni avanzate ai Reparti di Cardiologia di Modena e provincia. Abbiamo quindi dato alla Cardiologia del Policlinico la nostra disponibilità a donare un dispositivo medicale compatibile con le nostre risorse finanziarie. Su indicazione della dott.ssa Francesca Coppi a nome del reparto di cardiologia, questa disponibilità si è così concretizzata in una “Work-Station” dotata di software avanzati, utile a potenziare la diagnostica per immagini, in particolare quella delle patologie delle valvole cardiache. Con questa donazione noi volontari “del cuore” intendiamo non solo continuare a sostenere, sia pure con risorse necessariamente modeste, le Aziende Sanitarie in un periodo così travagliato, ma anche ringraziare il personale medico e infermieristico che da sempre supporta le attività del nostro sodalizio con la sua qualificata e generosa collaborazione. La workstation
Ribadiamo che le risorse finanziarie sono modeste, dato che derivano in massima parte dalle quote associative, dal cinque per mille, dalla raccolta fondi “Le Noci del Cuore” e da piccole donazioni da parte di privati in memoria dei loro cari. Il nostro impegno consiste nel “trasformare” tali risorse in attività di prevenzione, defibrillatori e dispositivi avanzati per una provincia sempre più “cardioprotetta”.
“La Workstation Philips donata – precisa l’Ing. Marco Martignon, del Servizio Unico di Ingegneria Clinica – consente in particolare la piena integrazione con ecografi top di gamma Philips Mod. EPIQ CVx in dotazione al reparto di cardiologia Ospedale Policlinico ed è dotata di pacchetti software 3D in grado di automatizzare le misure e svolgere calcoli emodinamici evoluti, semplificando e migliorando notevolmente l’attività diagnostica del cardiologo soprattutto nei casi più complessi”.