Grazie all’entrata in funzione della terza colonna endoscopica a Lodi si è registrato un aumento delle prestazioni pari a 44 colonscopie e 48 gastroscopie in più al mese. E a dicembre sono già state programmate  44 colonscopie e 22 gastroscopie in più rispetto ai numeri precedenti. 

Da quest’anno, inoltre, la Direzione della ASST Lodi ha permesso l’ampliamento dell’attività con aperture pomeridiane il lunedì, il martedì e il mercoledì dalle 16 alle 20 durante le quali sono state effettuate 365 esami endoscopici.
Nonostante il grande sforzo organizzativo e l’impegno dei medici del Reparto l’aumento delle richieste di prestazioni registrato in questi ultimi anni determina l’allungamento dei tempi d’attesa soprattutto per i pazienti con visite ed esami endoscopici differibili. Sono sempre garantite entro i tempi previsti le visite e gli esami con indicazione di priorità U, B e D.

«Siamo consapevoli delle criticità legate ai tempi delle liste d’attesa e gli sforzi messi in campo dall’Azienda e dai nostri professionisti sanitari, che ringrazio per l’impegno e la dedizione, sono orientati proprio a garantire una progressiva normalizzazione della situazione. Gli investimenti messi in campo dalla Direzione per la Struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia lo testimoniano», dichiara Salvatore Gioia, Direttore Generale dell’ASST di Lodi.

L’équipe del Reparto guidato dalla dottoressa Piera Leoni è composta da 5 medici e 9 infermieri a Lodi ed è operativa anche nel Presidio di Codogno in due sale completamente ristrutturate nel corso del 2023 e dove è presente un medico a tempo pieno e un collega che viene condiviso con la chirurgia + 4 infermieri e dove si eseguono esami endoscopici quotidianamente con l’apertura di 2 sale 2/3 giorni la settimana.

Tra le possibilità offerte dai nostri specialisti, si segnala la colangio-pancreatografia retrograda endoscopica, conosciuta anche con l’acronimo inglese ERCP: si tratta di una procedura endoscopica che permette di rilevare, diagnosticare ed eventualmente trattare alcuni disturbi a carico del pancreas e delle vie biliari.

È uno strumento terapeutico fondamentale per la risoluzione di problematiche di salute perché permette di evitare, laddove possibile, un intervento chirurgico classico. Viene eseguito in sala operatoria o endoscopica dedicata e necessita del supporto dell’anestesista. Fondamentale, infatti, il lavoro delle strutture ospedaliere coinvolte nell’esecuzione degli interventi: dall’anestesia alla radiologia interventistica e all’anatomia patologica per l’attività diagnostica. 

Dal 2018 a oggi sono stati eseguiti in totale 712 ERCP, di cui circa 150 casi trattati con un solo intervento combinato, laparoscopico ed endoscopico, noto come tecnica “Rendez vous”. I pazienti, in pratica, non devono più sottoporsi a due interventi distinti di ERCP e colecistectomia, ma possono risolvere le due patologie in un’unica seduta operatoria grazie alla collaborazione multidisciplinare tra l’équipe chirurgica diretta dal dottor Pietro Bisagni e quella di endoscopia digestiva.

«Il metodo sta dando ottimi risultati resi possibili dalle caratteristiche della nostra organizzazione interna – spiega la dottoressa Leoni – e siamo tra i primi ospedali in Italia per il numero di casi trattati in corso di Rendez Vous. Stiamo inoltre avviando l’introduzione di nuove tecniche, come l’ecoendoscopia e la dissezione sottomucosa dei polipi piatti ad espansione laterale con l’obiettivo di estendere questi trattamenti anche ai pazienti che si rivolgono alle strutture dell’ASST di Lodi. Attualmente due medici dell’équipe sono in fase di formazione: il dottor Fabio Chicco per l’endoscopia a Pavia e il dottor Francesco Broglia per la dissezione a Novara».