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Una nuova PET/CT per la Medicina Nucleare all’Ospedale Busonera di Padova

Grazie alle caratteristiche tecnologiche di ultima generazione, il sistema garantisce migliore risoluzione volumetrica, migliore sensibilità, migliore accuratezza qualitativa, maggiore efficacia nella rilevazione delle piccole lesioni, riduzione della dose iniettata e dei tempi di acquisizione delle immagini. Parliamo della nuova PET/CT di cui è stata dotata l’Unità operativa di Medicina Nucleare dello IOV – IRCCS presso la sede dell’Ospedale Busonera di Padova. La nuova strumentazione, Modello Discovery MI Gen2 della GE Medical Systems, è stata acquisita con fondi Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, in attuazione della programmazione PNRR dello IOV relativa alla Missione 6 “Ammodernamento del Parco Tecnologico e digitale ospedaliero” mediante convenzione Consip. La nuova PET/CT, che ha sostituito una precedente versione, è costata 2.684.680 euro di cui 2.554.680 euro per l’apparecchiatura e 130.000 euro di lavori edili propedeutici alla sua installazione.

«Si tratta di un sistema completamente digitale, dall’acquisizione fino alla ricostruzione delle immagini, progettato per garantire efficienza e versatilità clinica, dotato di nuovo rivelatore PET a fotomoltiplicatori al silicio, un sistema con 5 anelli che consente una copertura anatomica superiore rispetto alle tradizionali PET con un detettore più piccolo, e dotato di software per la correzione del movimento senza l’uso di un dispositivo esterno» afferma l’Ingegnere clinico Agnese Casarin.

«La tecnologia di questa nuova attrezzatura – precisa il Direttore della UOC Medicina Nucleare, Dottor Michele Gregianin – migliora significativamente il flusso di lavoro e la qualità diagnostica consentendo in particolare di caratterizzare dal punto di vista metabolico piccole lesioni, valutate attualmente come dubbie come ad esempio alcune polmonari, per una più completa valutazione sia dell’estensione di malattia in fase di stadiazione sia dell’efficacia della terapia. Inoltre, si aprono ulteriori opportunità nell’ambito della ricerca».

La Medicina nucleare dello IOV – che opera sia nella sede di Padova sia a Castelfranco Veneto – offre attività diagnostica, terapeutica e di ricerca inserita in un contesto di multidisciplinarietà finalizzato all’ottimizzazione e al miglioramento del percorso diagnostico-assistenziale dei pazienti oncologici che afferiscono alla struttura. L’unità operativa è dotata a Padova di due apparecchiature di tomografia a emissione di positroni/tomografia computerizzata e di un’apparecchiatura di tomografia a emissione di fotone singolo/tomografia computerizzata. La struttura eroga prestazioni diagnostiche e ambulatoriali di medicina nucleare tradizionalee PET/CT con radiofarmaci metabolici fluorinati.

Per il Direttore Generale dello IOV – IRCCS Patrizia Benini, l’impegno ad assicurare investimenti per il rinnovamento del “parco macchine”, anche grazie al supporto della Regione del Veneto, conferma il percorso di sviluppo della struttura finalizzato ad offrire ai propri assistiti prestazioni all’avanguardia, assicurando anche possibilità di studio e ricerca: «Dopo aver potenziato la Radiologia senologica e la Radiologia oncologica, così come la Radioterapia, siamo ora a modernizzare la Medicina nucleare: il salto di qualità tecnologico è indispensabile anche per poter personalizzare il percorso di diagnosi e cura».

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