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Una nuova MOC all’Ospedale di Treviglio

L’ASST Bergamo Ovest, grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia ha installato nel Presidio Ospedaliero di Treviglio un’apparecchiatura MOC di ultima generazione, che permette di effettuare esami rapidi, indolori e non invasivi.

La novità rappresenta un grande passo avanti nella diagnostica dell’osteoporosi: l’apparecchiatura, infatti, è dotata di software innovativi che contribuiscono in modo significativo a migliorare la valutazione delle caratteristiche strutturali dello scheletro definendo più precisamente i soggetti a rischio frattura per fragilità.

L’osteoporosi è una patologia che colpisce una larga fascia di popolazione e comporta un peggioramento oggettivo della qualità della vita dei pazienti; pertanto una tempestiva e precisa diagnosi contribuisce a gestire al meglio le conseguenze cliniche dell’utenza.

“Presso la Struttura Complessa di Medicina Nucleare dell’Ospedale di Treviglio – spiega Silvia Seghezzi, Direttore del Reparto – è da poco attiva un’apparecchiatura MOC di ultima generazione, che rappresenta per la nostra azienda la possibilità di formulare diagnosi precoce e stratificazione del rischio di frattura, a servizio in particolare della popolazione femminile”.

“La nuova apparecchiatura Moc dell’Ospedale dei Treviglio – prosegue Giovanni Palazzo, Direttore Generale dell’ASST Bergamo Ovest – rappresenta un importante passo avanti nella diagnosi e nel trattamento dell’osteoporosi. Grazie alla tecnologia avanzata infatti, possiamo offrire ai nostri pazienti, una migliore e più capillare valutazione del rischio,  con conseguente diagnosi e indicazione terapeutica adeguata. La nostra azienda, si dimostra ancora una volta un’eccellenza nell’ambito della Medicina Nucleare, poiché siamo in grado di garantire diagnosi accurate e tempi di attesa ridotti – offrendo prestazioni anche di sabato – grazie ad agende modulari aperte mensilmente. L’attrattività aziendale è in grado di soddisfare un bacino d’utenza ben più ampio della ASST di nostra competenza, andando ad accogliere utenti provenienti dalle province di Cremona, Milano e Brescia”.

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