Una nuova arma diagnostica del valore di 74.420 è oggi a disposizione della Breast Unit dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena grazie alla sensibilità de Il Cesto di Ciliege. Si tratta del Modulo per mammografia Dual Energy, con mezzo di contrasto ed Iniettore di mezzo di contrasto Accutron CT-D che consente di evidenziare con più precisione le lesioni neoplastiche. L’organizzazione di volontariato modenese Il Cesto di Ciliege, che da più 20 anni opera a sostegno delle donne operate al seno, per molti mesi si è adoperata nella ricerca dei fondi che hanno poi permesso l’acquisto di questo importante strumento diagnostico.
 
“Voglio esprimere la mia gratitudine a tutti coloro, Associazioni, Enti e privati, che hanno partecipato a questa campagna di raccolta fondi – ha commentato il dottor Claudio Vagnini, Direttore Generale dell’AOU di Modena – che rafforza ulteriormente la nostra Breast Unit a beneficio di tutta la cittadinanza. Il Percorso Senologico ha visto di recente confermata la certificazione EUSOMA”. Si tratta della certificazione dell’European Society of Breast Cancer Specialist, il massimo organismo scientifico europeo che si occupa del tumore al seno e che è garanzia della presenza di una Breast Unit che il massimo standard organizzativo e assistenziale a livello continentale. “Come Direzione siamo impegnati a sostenere i professionisti, sia con interventi edilizi sia con l’aggiornamento tecnologico. In tutti questi campi l’appoggio della cittadinanza è fondamentale ed è, se possibile, ancora più significativo in un contesto di grande crisi come quello di questi mesi di pandemia.” 
 
La donazione riguarda il modulo CESM ovvero mammografia con mezzo di contrasto, una metodica di Imaging innovativa in grado di evidenziare reperti che assumono mezzo di contrasto come ad esempio le lesioni neoplastiche. La donazione è completa di iniettore mezzo di contrasto e moduli software Dual Energy per mammografo.
 
“Desidero anzitutto ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto la nostra raccolta fondi – ha commentato Carmela Mastroianni, Presidente de Il Cesto di Ciliege – una generosità che non va mai data per scontata”. Hanno contribuito alla raccolta fondi: l’Associazione Soroptimist, con un contributo di 5.000 euro, la BPER con 5.000 euro, e la sezione modenese di IWA – International Women Association che ha donato la somma di 3.780 euro, ricavata attraverso lezioni di cucina on line tenute da alcuni chef, locali e non, di grande notorietà. Altrettanto significative le donazioni dei privati, il cui contributo in alcuni casi è stato particolarmente rilevante. Il Cesto di Ciliege ha integrato la donazione con 50.639,26 euro che hanno consentito di raggiungere la cifra necessaria. “Desidero anche ringraziare tutti i professionisti del Percorso Senologico dell’AOU di Modena per l’impegno quotidiano. Direi che il risultato raggiunto sia davvero il frutto di un lavoro di squadra, che ha permesso al Policlinico di dotarsi di una strumentazione innovativa, efficace ed utile al trattamento del tumore mammario, sia nella fase diagnostica che nell’intervento sulla patologia ed ha
rappresentato una importante conquista della nostra associazione”. 

“Questo risultato – ha aggiunto il prof. Pietro Torricelli, Direttore del Dipartimento Interaziendale ad attività integrata di Diagnostica per Immagini e della Radiologia del Policlinico – è davvero il frutto di un grande lavoro di squadra che ha permesso al Policlinico di dotarsi di una strumentazione innovativa in grado di migliorare ulteriormente i percorsi diagnostico-terapeutici del tumore mammario e che rappresenta inoltre un ulteriore,  importante riconoscimento per il prezioso lavoro svolto dal gruppo senologico della nostra azienda ospedaliera”.
 
La CESM è una metodica che rappresenta la combinazione della convenzionale mammografia digitale con la somministrazione di m.d.c. per via endovena. È una indagine di recente introduzione in ambito clinico e consente, mediante l’acquisizione dell’immagine della mammella a due diverse energie di raggi X, di ottenere per sottrazione, mediante software dedicati, immagini diagnostiche delle lesioni vascolarizzate. “Questo esame – continua la dottoressa Rachele Battista, Radiologa del Percorso Senologico – è notevolmente promettente come indagine di II livello e si propone come valida alternativa alla Risonanza magnetica soprattutto in termini di costi/efficacia. Il principio fisiopatologico su cui si basa è infatti analogo a quello della RM, ovvero studiare la neoangiogenesi tumorale”.

“Dal punto di vista del Chirurgo – precisa il prof. Giovanni Tazzioli, Direttore della Chirurgia Oncologica Senologica del Policlinico – entrare in sala operatoria avendo a disposizione un esame di secondo livello così preciso è molto importante. Giungere ad una conoscenza approfondita delle caratteristiche morfologiche della lesione e dei suoi rapporti con il tessuto sano è fondamentale per programmare ed eseguire interventi più mirati ed oncologicamente radicali. In particolare, l’adozione di tecniche chirurgiche moderne richiede una stretta collaborazione con i Colleghi Radiologi che con questa tecnologia sono ancor più in grado di fornire un quadro preciso dello stato della malattia”.