Beckman Coulter ha annunciato di aver ampliato l’uso previsto del test, marcato CE-IVD, Access Interleuchina-6. Il test IL-6 è un dispositivo diagnostico in vitro per la determinazione quantitativa dei livelli di IL-6 nel siero e nel plasma. Il test, completamente automatizzato, aiuta i medici a identificare una risposta infiammatoria acuta nei pazienti affetti da COVID-19, spesso indicata come tempesta citochinica, e a determinare il rischio di una successiva intubazione con ventilazione meccanica, con l’aiuto dei risultati clinici e dei risultati degli altri test di laboratorio.

All’inizio della pandemia le informazioni sulla fisiopatologia del SARS-CoV-2 hanno portato il laboratorio di biochimica clinica e il dipartimento di emergenza dell’ospedale Germans Trias i Pujol di Badalona, Spagna, a cercare biomarcatori che potessero potenzialmente prevedere risposte gravi al COVID-19, come la tempesta citochinica.

Carme Garcia Martin e Cristian Morales Indiano, dirigenti del Laboratorio di Biochimica Clinica (Laboratori Clínic Metropolitana Nord) concordano e affermano che: “I risultati ottenuti hanno dimostrato che, quando valutati insieme ad altri risultati di laboratorio e alla storia medica del paziente, i valori di IL-6 superiori a 35 pg/mL erano correlati a una maggiore gravità clinica e alla necessità di ventilazione meccanica invasiva nei pazienti affetti da SARS-CoV-2. Come si evince degli studi effettuati e dell’esperienza acquisita, riteniamo che il livello di IL-6 di un paziente sia un buon indicatore della gravità del COVID-19, poiché i valori riflettono la risposta immunitaria aggravata in questo tipo di pazienti”.

Diversi importanti studi hanno dimostrato che l’IL-6, una citochina multifunzionale che stimola l’infiammazione in alcune condizioni cliniche, è un valido indicatore di insufficienza respiratoria e morte nei pazienti affetti da COVID-19. Identificare e trattare l’iperinfiammazione può aiutare i medici a pianificare le risorse e determinare il miglior percorso di cura del paziente.

“Il nostro obiettivo è quello di salvare vite umane ed evitare la necessità di trattamenti intensivi, e possiamo farlo evitando che i pazienti necessitino l’intubazione con ventilazione, facilitando il recupero per i pazienti affetti da COVID-19” afferma Shamiram R. Feinglass, Chief Medical Officer per Beckman Coulter. “Questo è un significativo passo in avanti nel trattare il COVID-19. Ci aspettiamo che possa ovviare alla necessità e alle conseguenze della ventilazione meccanica invasiva, abbassando anche i costi per il sistema sanitario e migliorando l’allocazione delle risorse, fattori che spesso non riescono a sostenere l’elevata domanda di questo momento”.