Un nuovo percorso diagnostico terapeutico per i tumori del sistema nervoso centrale per l’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena
L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è in prima linea nella lotta ai Tumori del Sistema Nervoso Centrale. Da qualche settimana, infatti, è stato formalizzato un nuovo Percorso Diagnostico terapeutico dedicato a queste patologie gravi con lo scopo di integrare le professionalità e le tecnologie del Policlinico di Modena e dell’Ospedale Civile di Baggiovara per offrire ai pazienti le migliori possibilità di diagnosi e cura. Il Percorso coinvolge strutture dell’Ospedale Civile – Neurochirurgia, Neurologia, Neuroradiologia, Medicina Riabilitativa – e del Policlinico – Anatomia Patologica, Medicina Nucleare, Oncoematologia Pediatrica, Oncologia, Radioterapia.
Il PDTA segue ogni anno circa 400-500 pazienti, di cui 150-200 sono casi nuovi. Nel 2017 sono stati seguiti circa 70 pazienti con Gliomi – che colpiscono le cellule della glia che, con i neuroni, compongono il sistema nervoso centrale – 50 meningiomi, le due patologie primitive del SNC più frequenti; oltre a queste, sono seguite altre patologie tra cui adenomi dell’ipofisi, linfomi e cordomi; ad essi si aggiungono numerosi pazienti con metastasi cerebrali e spinali di vari tumori primitivi originati in altre parti dell’organismo. Ogni anno, tra 10 e 20 pazienti pediatrici entrano nel PDTA.
L’integrazione di pazienti adulti e pediatrici è la conseguenza di tutte le professionalità disponibili tra Ospedale Civile e Policlinico che consente di costruire un percorso diagnostico-terapeutico.
Ogni anno sono 180 i tumori del sistema nervoso centrale operati a Modena, tramite interventi chirurgici di grande complessità che vengono svolti all’Ospedale Civile di Baggiovara dove presto sarà disponibile una nuova risonanza magnetica 3T e anche la Sala Operatoria Ibrida che consentiranno un ulteriore aumento della precisione della diagnosi. Alla chirurgia si associano, se indicati, i trattamenti oncologici con farmaci e la radioterapia, tutti e due svolti al Policlinico, dove lo scorso anno è stato istallato il nuovo acceleratore lineare che eroga trattamenti di altissima precisione in breve tempo e dove tra poco sarà istallato una nuova PET, grazie alla donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Nei prossimi anni si aspettano ulteriori sviluppi tecnologici e scientifici, che hanno il potenziale di migliorare gli esiti dei trattamenti sia dal punto di vista del controllo del tumore, sia dal punto di vista di una riduzione dei effetti collaterali dei trattamenti.
La tecnologia, da sola non è sufficiente a garantire le cure migliori. È soprattutto il lavoro di equipe e l’integrazione tra le diverse specializzazioni e competenze a produrre i risultati migliori. Per questo motivo sorto il PDTA che formalizza e completa un percorso di integrazione che si è costruito negli anni. L’accesso al PDTA si svolge attraverso le strutture cliniche coinvolte, a volte dopo precedente accesso al Pronto Soccorso o su richiesta del MMG. Tra poco sarà introdotto un nuovo software per la gestione della discussione collegiale che consente in tempo reale lo scambio di informazioni tra le strutture coinvolte e anche tra le strutture ospedaliere e i MMG.