La biobanca dell’Ircss Materno Infantile “Burlo Garofolo” da qualche giorno, grazie a una donazione di 12mila euro da parte dei Rotary Club, può contare su un nuovissimo freezer di ultima generazione per la conservazione del materiale biologico dei pazienti, capace di contenere fino a 6mila diverse provette.
Oggi per ringraziare i Rotary della Venezia Giulia e illustrare la grande utilità del nuovo freezer e l’attività della biobanca, il commissario dell’Ircss, dottoressa Francesca Tosolini, il direttore sanitario, dottor Nelso Trua, il direttore scientifico, professor Fabio Barbone e il direttore del Dipartimento dei servizi e di diagnostica avanzata, al quale fa riferimento la biobanca, professor Paolo Gasparini hanno incontrato il governatore del Distretto Triveneto del Rotary, Massimo Ballotta, il presidente del Rotary di Trieste, Francesco Granbassi, il presidente del Rotary di Gorizia, Paolo Comolli, il presidente del Rotary Trieste Nord, Fabio Radetti, la presidente del Rotary Monfalcone e Grado, Lucia Crapesi e il presidente del Rotary di Muggia, Giancarlo Cortellino.
«Questa generosa donazione dei Rotary Club – ha affermato il commissario, Francesca Tosolini – si inserisce nel programma generale di attività di diagnostica e ricerca per il quale il nostro Istituto è una realtà all’avanguardia, attenta ad assicurare un servizio sempre migliore alla cittadinanza. Una donazione per la quale siamo profondamente grati – ha aggiunto – e che ci conferma, ancora una volta, la vicinanza di tutta la comunità al “Burlo Garofolo” e il sostegno costante all’attività che medici, ricercatori e tutto il personale portano avanti quotidianamente con grande impegno e dedizione».
A nome dei Rotary Club della Venezia Giulia, il presidente del Rotary Trieste, Francesco Granbassi, ha ricordato come tutti i Rotary Club del mondo siano da sempre impegnati nei service e come, in particolare, da 40 anni, portino avanti una campagna per rendere il mondo libero dalla poliomielite. Campagna che ha quasi raggiunto il suo obiettivo dato che lo scorso anno solo due Paesi, Afghanistan e Pakistan, hanno segnalato qualche caso di poliomielite. «Questa donazione è stata coordinata dal Rotary Club Trieste – ha aggiunto -, ma è stata possibile anche grazie al contributo del Distretto Rotary Triveneto e degli altri Rotary Club della Venezia Giulia, a tutti noi, infatti, è parso naturale riuscire a realizzare un’azione rivolta alla salute pubblica e soprattutto alla salute dei bambini e delle nuove generazioni. Ci siamo, quindi, trovati d’accordo nel perseguire un service al favore del “Burlo Garofolo” che rappresenta un punto di riferimento per tutto il Triveneto. Grazie anche alle indicazioni del nostro socio professor Paolo Gasparini, abbiamo individuato nel finanziamento dell’acquisto del nuovo freezer per la biobanca il modo giusto per finalizzare il nostro intervento e siamo felici di sapere che potrà essere utile sia nell’attività diagnostiche, sia in quelle di ricerca».
Paolo Gasparini, direttore del Dipartimento dei servizi e di diagnostica avanzata dell’Ircss ha spiegato come la biobanca raccolga e conservi tutti i campioni biologici legati sia alle attività diagnostiche, sia a quelle di ricerca. «Si tratta – ha chiarito – di un’attività essenziale perché la possibilità di conservare materiale biologico dei pazienti permette, spesso a distanza di anni, di risolvere i casi più complessi facendo diagnosi con tecnologie che in passato non erano disponibili, oppure di valutare il decorso clinico dei casi, o, ancora, di identificare fattori di rischio genetico in soggetti a distanza di anni anche dal decesso, in modo da beneficiare i familiari collaterali. Inoltre – ha aggiunto – la medicina di precisione (personalizzata) richiede studi di popolazione sempre più ampi. Per questo, anche al Burlo conduciamo numerosi studi finalizzati a definire i fattori di rischio ambientale e genetico delle principali malattie multifattoriali (diabete, malattie cardiovascolari, obesità, ecc.). Considerato che la biobanca richiede un aggiornamento continuo di dotazioni freezer sia per processi di obsolescenza sia per miglioramento funzionale, la donazione del Rotary è particolarmente gradita. Il nuovo freezer, infatti – ha concluso – è in grado di accogliere fino a 6mila provette la cui analisi potrà andare a beneficio non solo dei pazienti ai quali i campioni biologici appartengono, ma anche dai pazienti che saranno beneficiati dagli studi che potremo portare avanti in futuro su quei campioni. Il nostro Dipartimento dei Servizi e di Diagnostica Avanzata eroga, infatti – ha concluso Gasparini -, prestazioni diagnostiche di alta specializzazione ed effettua attività di counselling genetico, di cariotipizzazione tradizionale e molecolare rivolta a patologie di rilevante interesse, di diagnostica speciale applicata all’allergologia e nel campo dell’immunopatologia cellulare e molecolare, con particolare riferimento alle infezioni in gravidanza e durante l’attività evolutiva».