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Un nuovo acceleratore lineare per il Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria

Il Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria si è dotato di un nuovo acceleratore lineare per la terapia antitumorale. Si tratta di un traguardo importantissimo che allarga il campo delle garanzie di salute per il cittadino reggino ed offre un nuovo e più efficace strumento nella lotta ai tumori.
L’acceleratore lineare, in dotazione all’Unità Operativa Complessa di Radioterapia, diretta dal dott. Said Al Sayyad, è in grado di colpire le neoplasie maligne con una precisione altissima, dal momento che la macchina ruota su se stessa attuando una sorta di inseguimento nei confronti del tumore, anche negli organi sottoposti a movimento continuo, come ad esempio i polmoni. Questa caratteristica risulta particolarmente utile quando si procede al trattamento di tumori collocati in prossimità di organi sani suscettibili di ricevere danni da radiazioni, come invero può accadere con la radioterapia classica.
La dotazione di uno strumento di così grande efficacia, fortemente voluto dalla Direzione Strategica e dal dott. Said Al Sayyad, ha come ulteriore obiettivo quello di porre un freno alla migrazione sanitaria dei pazienti affetti da neoplasia.
Il tentativo di arginare, appunto, la migrazione sanitaria dal territorio reggino è un tratto distintivo dell’operato della Direzione Strategica del G.O.M., guidata dal D. G. Frank Benedetto, la quale nell’arco dell’ultimo anno ha segnato un percorso virtuoso che dall’attivazione della Cardiochirurgia, passando per la dotazione della PET-TC, la chirurgia robotica mininvansiva, i nuovi locali del Servizio Trasfusionale e di Neonatologia, l’apertura dei nuovi e più funzionali spazi del Pronto Soccorso, giunge fino ad oggi con l’attivazione dell’acceleratore lineare della U.O.C. di Radioterapia.

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