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Tumore alla prostata: da Fondazione Onda arriva il Bollino Azzurro

Da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, arriva un nuovo riconoscimento, il Bollino Azzurro, che ha l’obiettivo di identificare i centri che garantiscono un approccio multiprofessionale e interdisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici per le persone con tumore alla prostata. L’iniziativa, realizzata con il contributo incondizionato di Bayer, gode del patrocinio di AIRO, CIPOMO, Fondazione AIOM, ROPI e SIUrO.

Il tumore alla prostata è tra le malattie più diffuse negli uomini, in Italia sono circa 564.000 le persone con una pregressa diagnosi di tumore della prostata, pari al 33% dei casi di tumore nei maschi e ogni anno si contano circa 37.000 nuove diagnosi. La ricerca ha fatto enormi progressi nella cura di questo tumore permettendo di mantenere una buona qualità di vita, ma è comunque importante intervenire in tempo. Le più efficaci strategie di contrasto rimangono la corretta informazione e la diagnosi precoce ed è importante sottoporsi regolarmente a una visita di controllo. È per questo che Fondazione Onda presenta, proprio nel mese di novembre dedicato alla salute maschile e alla prevenzione del tumore alla prostata, questo nuovo progetto e la sua campagna informativa che hanno l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza sul tumore alla prostata, sull’importanza della diagnosi precoce e di rivolgersi ai centri che garantiscono attraverso un approccio multidisciplinare trattamenti personalizzati e innovativi.

Dall’indagine “La consapevolezza sul tumore alla prostata” condotta da Elma Research e Fondazione Onda per studiare la percezione e il livello di informazione sul tumore alla prostata, svolta su un campione di 273 persone, di cui il 33 per cento uomini con esperienza della malattia, risulta che il campione considera questo tipo di tumore molto diffuso, ma da più della metà degli intervistati, il 66 per cento, è percepito come una malattia curabile e non drasticamente impattante sulla qualità di vita. Inoltre, quello che emerge è che solo tre uomini su dieci si ritengono sufficientemente informati sul tema, tra questi chi ne soffre o ne ha sofferto si sente più informato, mentre la maggior parte vorrebbe ricevere maggiori informazioni ed essere tenuto aggiornato soprattutto dal proprio medico di medicina generale.

“La maggior parte degli uomini intervistati, che appartengono a una fascia della popolazione particolarmente istruita, secondo la nostra indagine, ha eseguito le visite di controllo necessarie lo scorso anno, soprattutto grazie all’importante ruolo svolto dalle proprie partner”, afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. “Infatti, risulta che l’uomo di fronte a problemi genito-urinari reagisce con comportamenti di chiusura minimizzando il problema. La donna ricopre un ruolo fondamentale nel motivare l’uomo alla diagnosi precoce e a sottoporsi a visite di controllo. Per questo motivo è molto utile che anche la popolazione femminile sia informata sulle tematiche di salute che riguardano i componenti maschili della famiglia. Dopo l’esperienza positiva di quasi quindici anni dei Bollini Rosa, abbiamo esteso con il Bollino Azzurro la nostra attenzione alla salute di genere maschile per promuovere in modo ancora più profondo e capillare la consapevolezza nell’uomo e nella donna del tumore alla prostata”.

Il Bollino Azzurro ha lo scopo di segnalare alla popolazione le strutture che favoriscono una presa in carico multidisciplinare del tumore alla prostata promuovendo la collaborazione tra i diversi specialisti attivi nella gestione di questa malattia, quali urologo, radioterapista, oncologo medico, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo.

Questa prima edizione del Bollino Azzurro è aperta sia agli ospedali Bollini Rosa sia a quelli che non sono parte del network distribuiti su tutto il territorio nazionale, che potranno candidarsi compilando il questionario disponibile al sito www.bollinirosa.it fino al 14 gennaio 2022. Gli ospedali aderenti saranno poi valutati da una commissione multidisciplinare di esperti istituita da Fondazione Onda fra cui figurano i nomi di Giario Conti, Segretario SIURO, Orazio Caffo, Direttore oncologia medica, APSS Trento Presidio Ospedaliero S. Chiara e Rolando Maria D’Angelillo, Direttore U.O.C. Radioterapia del Dipartimento di Oncoematologia, Policlinico Tor Vergata

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