Trattato il primo paziente con BAT-90
BetaGlue Technologies annuncia il trattamento del primo paziente all’interno di uno studio clinico con BAT-90, la piattaforma di radioterapia antitumorale sviluppata dalla Società.
Il paziente, affetto da un tumore al fegat, è stato trattato con BAT-90, una forma di radioterapia che prevede, attraverso un dispositivo proprietario, la somministrazione direttamente all’interno della massa tumorale, di microsfere marcate con Ittrio 90, che vengono trattenute nella sede di somministrazione da una colla biocompatibile a rapida polimerizzazione. A oltre due mesi di distanza, i risultati clinici hanno evidenziato come la piattaforma di radioterapia sviluppata da BetaGlue Technologies intervenga solamente nell’area in cui il tumore è localizzato, senza intaccare organi e tessuti circostanti.
BAT-90 è composto da una matrice biocompatibile che emette radiazioni beta, somministrabile al paziente tramite un’iniezione percutanea: lemicrosfere marcate con Ittrio 90 che sono al suo interno vengono iniettate dentro il tumore e, grazie al raggiungimento, in soli 120 secondi, della completa polimerizzazione della matrice che le contiene, vengono trattenute esclusivamente nella zona di iniezione. Grazie a ciò, le microsfere non si diffondono in altri organi o tessuti e rilasciano la loro energia radiante solo nel tumore target. In tal modo viene utilizzata una dose radioattiva estremamente contenuta e di molto inferiore rispetto ai trattamenti radio-metabolici tradizionali, a tutto vantaggio dell’efficacia del trattamento e della sicurezza del paziente.
BAT-90 apre dunque importanti prospettive in campo oncologico, con vantaggi sia per il paziente che per il sistema sanitario. Si tratta, infatti, di una soluzione di medicina nucleare terapeutica estremamente precisa, personalizzata, rapida e sicura.
Attualmente BetaGlue Technologies sta conducendo due studi clinici di Fase I/II con BAT-90 in pazienti affetti da neoplasia primitiva del fegato ed in pazienti affette da tumore mammario in fase iniziale. Tali studi sono in corso presso il New Hospitals di Tbilisi in Georgia, un centro d’eccellenza a livello internazionale gemellato con la Thomas Jefferson University di Filadelfia. Lo studio clinico in pazienti affetti da tumore al fegato è coordinato del prof. Malkhaz Mizandari, Presidente della GACIR, Professore del Dipartimento di Radiologia dell’Università Statale di Tbilisi, Direttore del dipartimento di Diagnostica e Radiologia Interventistica del New Hospitals e Direttore dell’Ultrasound Education Centre “GEOJEFF”.
A valle del trattamento del primo paziente, il prof. Malkhaz Mizandari ha dichiarato: “La SIRT trans-arteriosa con 90Y è ampiamente accettata nella pratica quotidiana dell’oncologia interventistica dei tumori epatici primitivi e secondari. BAT-90 permette di usare un accesso molto più agevole ed eco-guidato alla iniezione intra-tumorale diretta del composto; la colla permette alle microsfere radioattive di rimanere localizzate nella sede di iniezione con altissima confidenza. BAT-90 è una nuova e promettente versione di SIRT, che sembra essere altrettanto efficace ma, allo stesso tempo, significativamente più semplice ed economica. Con tutta probabilità, BAT-90 dovrebbe essere accettata come l’opzione terapeutica per i tumori epatici inoperabili”.
L’Executive Chairman di BetaGlue Technologies, dr. Riccardo Palmisano, ha dichiarato: “Aver cominciato con una conferma di efficacia e sicurezza il primo studio clinico con BAT-90 rappresenta un momento molto importante per i pazienti affetti da tumori solidi, per gli oncologi e i radioterapisti che li hanno in cura, e per BetaGlue Technologies, che oggi compie un passo particolarmente importante nel percorso di creazione di valore per gli azionisti che hanno creduto nel nostro progetto”.