Dal 31 ottobre al 19 novembre tornano I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC per informare e sensibilizzare il pubblico sull’emergenza cancro e presentare le nuove sfide dei ricercatori.La pandemia ha dimostrato una volta di più il ruolo fondamentale della scienza e la sua capacità di fornire le giuste risposte per tutelare la nostra salute. Forte di questa consapevolezza, AIRC, con la campagna “è questo il momento’, promuove una mobilitazione collettiva per imprimere una forte accelerazione al lavoro dei ricercatori.
Scienziati e medici non possono permettersi battute d’arresto: in Italia lo scorso anno sono stati diagnosticati circa 377.000 nuovi casi di tumore, più di 1.000 al giorno. La sfida contro il cancro è purtroppo ancora aperta. Per questo AIRC sostiene con continuità il lavoro di oltre 5.000 ricercatori conun investimento, nel solo 2021, di125 milioni di euro. Anche grazie a questo straordinario impegno, frutto delle donazioni dei sostenitori, il nostro Paese si mantiene al vertice in Europa per numero di guarigioni: in Italia 3,6 milioni di cittadini oggi hanno superato una diagnosi di cancro, con un incremento del 37% rispetto a 10 anni fa, e in molti casi sono tornati ad avere un’aspettativa di vita paragonabile a quella di chi non si è mai ammalato.
Il contributo di ciascuno può realmente fare la differenza per dare continuità al lavoro degli scienziati. Proprio per questo sabato 6 novembre i volontariAIRC tornano in 1.200 piazze, compatibilmente con le indicazioni delle autorità sanitarie, per distribuire i Cioccolatini della Ricerca a fronte di una donazione di 10 euro. Insieme viene offerta una Guida con informazioni sui traguardi raggiunti per la cura del tumore del colon e dei linfomi, oltre ad alcune ricette per realizzare piatti sani e gustosi. Dal primo novembre, inoltre, I Cioccolatini della Ricerca sono disponibili anche in 1.400 filiali Banco BPM, partner istituzionale di AIRC, e online su Amazon.it.
Scegliendo una o più confezioni di cioccolatini AIRC faremo un gesto che fa bene due volte: perché il cioccolato fondente, se assunto in modica quantità, può portare benefici per la nostra salute in quanto contiene i flavonoidi, sostanze della famiglia dei polifenoli, con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, e perché con questo gesto daremo il nostro contributo concreto ai progressi della ricerca targata AIRC. Tutte le informazioni sulla distribuzione saranno disponibili in tempo reale su airc.it o chiamando il numero speciale 840.001.001.
I Giorni della Ricerca offrono numerose altre opportunità per informarsi e donare: dalla campagna RAI per AIRC on air su tv, radio, testate giornalistiche e canali digitali, agli incontri con gli studenti indecine di scuole, fino a Un Gol per la Ricerca, iniziativa che vede le squadre della Serie A, i campioni della Nazionale e i media sportivi schierarsi compatti al fianco dei ricercatori.
La ricerca è un percorso complesso attraverso lo studio dei meccanismi e l’applicazione clinica per dare risposte concrete ai pazienti con nuovi metodi di diagnosi precoce e terapie innovative. Basti pensare agli studi dell’oncologia sugli Mrna che sono stati alla base del rapido sviluppo del vaccino per il Covid. Per arrivare a questi risultati è necessario investire sulla ricerca oncologica di base, come sottolinea Alessia Ciarrocchi, titolare di un progetto quinquennale AIRC focalizzato sui tumori della tiroide e della mammella presso Ausl-Irccs di Reggio Emilia: “Grazie al supporto di AIRC molti gruppi di scienziati – compreso il mio – stanno studiando da più fronti il genoma, il libro che scrive la nostra vita e che contiene le nostre istruzioni operative. La quasi totalità delle patologie che affliggono l’uomo sono malattie del genoma e il cancro è una di queste. Sul genoma dei tumori però sappiamo ancora poco, dobbiamo riuscire a capirne i comportamenti per sviluppare strategie terapeutiche efficaci. Negli ultimi mesi tutti abbiamo sperimentato l’importanza della ricerca come unico strumento di contrasto all’emergenza. Ma se la ricerca ha potuto fornire risposte rapide lo dobbiamo alle scoperte e al lavoro degli scienziati che ci hanno preceduti. La ricerca scientifica è un bene prezioso, spetta alla società civile promuoverla e tutelarla, affinché possa a sua volta prendersi cura del nostro futuro!”.