Pubblicato sulla rivista “Advanced Science” l’articolo “A lab-on-chip tool for rapid, quantitative and stage-selective diagnosis of malaria”, che fa il punto sui progressi di TMek, il rivoluzionario test diagnostico rapido e preciso per la malaria sviluppato dal Politecnico di Milano, dopo la sperimentazione in loco avvenuta in Camerun con il coinvolgimento di 75 pazienti con sospetto clinico di malaria.
Nel corso dello studio di validazione TMek, grazie all’assenza di falsi negativi e ai pochi casi di falsi positivi rilevati, ha confermato il suo potenziale come test rapido quantitativo e selettivo per la malaria.
Il metodo di approccio attualmente più sensibile per la rilevazione della malaria si basa sul riconoscimento genico dei vari ceppi del plasmodio ed è complesso e costoso, non applicabile in un dispensario africano. Lo standard attualmente utilizzato in Africa per la semplicità di utilizzo della strumentazione richiesta, consiste invece nel contare al microscopio ottico i globuli rossi infettati in una goccia di sangue. Sebbene abbia un livello di sensibilità adeguato, questo metodo necessita di personale molto esperto, comporta variabilità nell’interpretazione dei risultati e tempi di analisi lunghi.
Il sistema progettato dal team guidato da Riccardo Bertacco, docente del Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano, è basato su un approccio “lab-on-chip”, in cui operazioni complesse sono ingegnerizzate e miniaturizzate su un microchip “usa e getta”, connesso mediante USB a un modulo di lettura elettronico e punta a fornire una soluzione rapida ed economica per la diagnosi della malaria, compatibile con l’adozione in area tropicale senza personale specializzato.
TMek nasce da un progetto di ricerca finanziato da Polisocial Award, il programma di responsabilità sociale del Politecnico di Milano. Il dispositivo è stato brevettato dal Politecnico di Milano con la modalità del “Brevetto sociale”. Il gruppo di ricerca ha dato avvio a uno startup etico con finalità sociali.