Il 12% del personale operante in 23 IRCCS aderenti alla Rete delle Neuroscienze e Neuroriabilitazione ha affermato di soffrire da stress post traumatico da Covid19: il dato è emerso questa mattina nel corso della relazione del Presidente della Rete, Fabrizio Tagliavini, durante il primo annual meeting del network, svoltosi in modalità virtual.
Il campione, composto da oltre 4.400 persone appartenenti a professioni eterogenee distribuito per un terzo in reparti Covid positivi per la restante parte Covid negativi, ha evidenziato quale categoria maggiormente a rischio quella degli anestesisti seguita dal personale sanitario, dai medici, dal personale non sanitario, dai dirigenti non medici e dai ricercatori. «Abbiamo ritenuto opportuno promuovere la survey alla quale hanno partecipato 23 dei 29 IRCCS associati alla Rete – ha spiegato Tagliavini – poiché era noto che una percentuale importante dei sanitari impegnati in precedenti epidemie aveva manifestato un disturbo post traumatico da stress».
Il Presidente ha aggiunto che la risposta della Rete su Covid19 è stata particolarmente importante, oltreché sul versante clinico, anche su quello dello sviluppo di progetti di ricerca e con attività di studio particolarmente intense culminate in una settantina di pubblicazioni riguardanti l’impatto della pandemia su gestione e trattamento dei pazienti neurologici, sull’interessamento neurologico nei pazienti affetti da covid19,sull’impatto psicologico della pandemia negli operatori sanitari e, infine, sulla neuroinvasività di SARS-Cov2. Tagliavini ha anche aggiunto che è obiettivo del network quello di lavorare nel prossimo futuro sulla valutazione del rischio di insorgenza di patologie neurologiche post-Covid19 nel breve e medio termine.
Il Presidente, infine, ha annunciato l’adesione della Rete alla coalizione Covid19 Neuro Research Coalition in cui sono coinvolti gruppi e istituzioni internazionali le cui attività di programmazione sono iniziate proprio in questi giorni.