I vaccini contro il coronavirus sono l’unica possibilità reale che abbiamo per fronteggiare l’emergenza sanitaria e far riprendere l’economia messa in ginocchio dalla pandemia, ma un’esitazione vaccinale potrebbe ridurre la copertura e rendere difficile ottenere l’immunità di gregge o, addirittura, favorire mutazioni. Il timore è che dopo una prima fase dedicata alle categorie a rischio molte persone non sentano la necessità di vaccinarsi, considerato che allo stato attuale, per espressa volontà del governo, non ne è previsto l’obbligo.

Sembrerebbe però che, nonostante i molti dubbi e preoccupazioni nei riguardi di questi vaccini, la maggior parte della popolazione abbia compreso i benefici del vaccino anticovid e si dichiari disponibile a vaccinarsi.

Stando ai risultati parziali del sondaggio d’opinione in corso su www.osservatorioinfluenza.it, alla domanda “Farai il vaccino anti-covid?” l’86% ha risposto infatti che ha intenzione di vaccinarsi.

“Sebbene i sondaggi di opinione di Osservatorio Influenza esprimano più che altro una propensione, è importante rilevare che le persone si siano espresse in questo modo – afferma Fabrizio Pregliasco, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza, Virologo, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi in quanto è un segnale che la campagna informativa sul vaccino efficace, non obbligatorio e gratuito sta ottenendo buoni risultati e che possiamo dunque sperare di raggiungere entro il 2022 un’immunità di gregge”.