A SMAU 2016 va di scena l’Health Care
Salute, Sanità, Health Care sono anche ambiti nei quali l’ecosistema dell’innovazione opera, ricerca e sviluppa nuove soluzioni per rispondere concretamente a problematiche o criticità e che Smau, la piattaforma nazionale che unisce domanda e offerta, presenta attraverso la sua costante attività di fact checking. Proprio per questo a Smau Milano, dal 25 al 27 ottobre non mancheranno momenti di confronto su tali tematiche nell’ambito del calendario degli Smau Live Show che si susseguiranno nei tre giorni così come non mancheranno le proposte di startup e imprese innovative.
Tra le startup conosciute durante gli appuntamenti Smau sul territorio nazionale non sono mancate idee, proposte e progetti che hanno attirato imprenditori, amministrazioni locali e importanti realtà del nuovo ecosistema dell’Innovazione e che hanno messo al centro delle loro proposte il cittadino con le sue nuove esigenze. Incibus, startup torinese dal motto Eat Different! La prima piattaforma dedicata alle intolleranze alimentari e all’alimentazione consapevole. Trovare facilmente i locali dove mangiare per non rinunciare allo stare insieme, tramite App e QrCode puoi sapere cosa mangiare nel locale, filtrando per allergene nella ricerca in modo da sapere immediatamente cosa mangiare e cosa evitare. Neuron Guard, startup modenese di ASTER e vincitrice del Premio Lamarck 2016 edizione di Bologna, sta sviluppando un dispositivo medico per il trattamento di ictus, arresto cardiaco e trauma cranico già sul luogo dell’evento. Una visione che ambisce a posizionare un kit Neuron Guard in tutti i luoghi pubblici, così come il defibrillatore automatico. Il dispositivo, basato sul principio neuroprotettivo dell’ipotermia terapeutica, si compone di un collare refrigerante, collegato a sua volta ad un’unità di controllo esterna in grado di selezionare il tipo di trattamento sulla base dei feedback ricevuti dal paziente, raccogliere i dati e trasmetterli ai sistemi di emergenza. Sempre emiliana la startup Lumos Medica, che si pone l’obiettivo di innovare la ricerca in ambito biomedico basato su condivisione e cooperazione. Un futuro che può diventare realtà dando supporto ai ricercatori, coinvolgendo territori rurali e isolati, offrendo a contesti con risorse limitate la possibilità di partecipare nella ricerca, e promuovendo la partecipazione attiva degli stessi pazienti. lumos! è un Clinical Trial Management System e un Case Report Form software, basato su web, che semplifica la conduzione di ricerche in campo biomedico e di indagini rivolte a pazienti. lumos! offre strumenti per la progettazione di studi, il coordinamento ed il monitoraggio delle attività, la raccolta di dati online e offline provenienti da ricercatori e pazienti, e la collaborazione tra i partecipanti coinvolti nella ricerca. lumos! si rivolge principalmente a istituti di ricerca, dipartimenti universitari, servizi della Pubblica Amministrazione, case farmaceutiche e Contract Research Organizations, medici organizzati in società scientifiche e/o gruppi di ricerca, associazioni di pazienti e fondazioni che promuovono il miglioramento della Salute in paesi in via di sviluppo. Con Farmosa, startup romana di TIM #Wcap Accelerator, si parla di supporto al medico attraverso il Software Appropriatezza Prescrittiva, in grado di guidare il medico prescrittore nella scelta dei principi attivi da scegliere per un paziente. Il medico inserisce la terapia farmacologica del paziente e il gestionale calcola/registra, in tempo reale per ogni principio attivo rifacendosi a tutte le norme e note AIFA. E a supporto della struttura ospedaliera con STU nativa digitale Gestionale integrato per la creazione della Scheda di Terapia Unica ospedaliera: attingendo al database del prontuario ospedaliero, permette ai medici di creare con pochi clic la scheda di terapia farmacologica del paziente, prescrivere tempi e modi di somministrazione, indicare i parametri vitali da rilevare e con che frequenza, monitorare le somministrazioni, tenere sotto controllo l’incident reporting, scegliere solo i farmaci presenti in armadio di reparto, segnalare l’urgenza, segnalare la necessità di farmaci extra PTO, lasciare indicazioni/note agli infermieri e contemporaneamente registrare tutti i dati a disposizione. Benessere generale e livello di forma fisica sono invece gli aspetti trattati da MEDforFIT, startup calabrese di Regione Calabria che opera nel settore dei sistemi di valutazione funzionale finalizzati al monitoraggio dello stato di benessere generale e del livello di forma fisica dell’individuo. L’ obiettivo è quello di consentire un’ampia diffusione delle analisi di Medical Wellness oltre che al target degli sportivi professionisti anche alla grande maggioranza della popolazione sedentaria, in maniera semplice, economica e per nulla invasiva per l’utente. Due software caratterizzano il core business della Startup, Wellfit e BioAge: Wellfit si basa sull’analisi di 2 variabili antropometriche (peso e altezza) e 10 variabili funzionali, le quali variamente combinate tra loro, forniscono il quadro generale dello stato di benessere e forma fisica del soggetto analizzato. BioAge funziona con soggetti di età over 40. In base a tale analisi, l’età biologica di un soggetto viene calcolata in funzione dei propri fattori di rischio (nemici) modificabili e non: sesso, età, fumo, parametri cardiovascolari, grasso endogeno, BMI, presenza di patologie croniche. Il valore finale dell’età di rischio cardio-metabolico di un soggetto sarà equivalente alla propria età anagrafica ± la somma dei punteggi di ogni singola variabile sopra elencata. E sempre calabrese è la startup Arcon che ha realizzato un Fonendoscopio che digitalizza i suoni auscultati e li rende disponibili per telemedicina e teleconsulto a distanza. STETHOTELEPHONE: interfaccia fonendoscopio-smartphone e app. dedicata al riconoscimento dei segnali sonori. Dispositivo innovativo che attraverso un connettore interfaccia il classico fonendoscopio digitalizzando i suoni auscultati, e comunica con uno smartphone, il quale, attraverso un’App. dedicata sarà capace di processare i suoni registrati, consentendo di: amplificarli con possibilità di selezione delle frequenze di interesse, adoperarli in applicazioni di telemedicina e teleconsulto a distanza; sarà inoltre in grado di riconoscere patologie in pre-diagnosi attraverso algoritmi opportunamente progettati, permetterà l’automisurazione domiciliare della pressione arteriosa con comune sfigmomanometro gonfiabile, da parte di pazienti con ipertensione, tracciandone attraverso utility dell’APP diagrammi temporali dell’andamento di pressione e frequenza cardiaca. L’uso di Stethotelephone ridurrà, per i sistemi sanitari, i contenziosi legali temerari e gli errori diagnostici; Inoltre contribuirà a formare il fascicolo sanitario elettronico e permetterà un maggior uso della ospedalizzazione domiciliare nelle cronicità. Sarà un dispositivo medico certificato.
Non mancano i casi concreti vincitori del Premio Innovazione che hanno portato sotti i riflettori esigenze e soluzioni concrete di cui si è ampiamente discusso durante gli Smau Live Show, tra queste realtà l’Ospedale Israelitico di Roma con il suo percorso chirurgico intelligente. Con gli obiettivi di migliorare la qualità dei servizi chirurgici, di controllo e gestione delle performance, pianificazione delle risorse e semplificazione organizzativa, l’Ospedale Israelitico ha revisionato i propri sistemi Informativi: dotando perfino il percorso chirurgico di dispositivi touch in tutti i punti strategici. Dal primo contatto col paziente al post operatorio il sistema è in grado di gestire ogni singola fase, monitorando costi attesi e prevedendo i ricavi, stimando le risorse e gestendo il rischio clinico. L’automazione delle liste d’attesa, scaturenti dalle proposte d’attività dei chirurghi, permette di scadenzare le chiamate per la preospedalizzazione in base a priorità, diagnosi e allocazione delle sale operatorie per potenziale. Checklist di Sala, crono-storia dei tempi operatori, scarico di farmaci, presidi generici e specifici- con RDA automatica e atto operatorio informatizzato, con cattura delle immagini, documentano la storia clinica e mettono in totale sicurezza il paziente. Come cuore del nuovo Sistema Informativo, Ospedale Israelitico ha scelto un software di ultima generazione web based per la gestione di tutti i processi clinici, ambulatoriali, logistici e amministrativi tipici di una struttura sanitaria. L’interfacciamento dell’HIS H2O con sistemi dipartimentali quali RIS, LIS, sistemi vocali di disdetta delle prenotazioni, ha permesso all’Ospedale di dotarsi di un sistema informativo sanitario unico e integrato. Il progetto ha avuto impatto su tutte le aree critiche dell’Ospedale e ha offerto l‘opportunità di intervenire non solo sugli aspetti informatici ma anche sui modelli organizzativi e sulle modalità di lavoro delle persone nell’ottica del miglioramento del servizio al paziente e della valorizzazione del capitale umano. Altro caso raccontato è quello della USL di Modena con le sue 8 milioni di prestazioni sanitarie tra visite e diagnostica da associare ad un pagamento, ma soprattutto ad un codice univoco in grado di permettere la tracciabilità e verificarne l’evasione. La necessità di un sistema informatizzato e facilmente consultabile in grado di riconciliare i pagamenti in tempo reale era un’esigenza dell’azienda che si trovava di fronte ad una criticità da superare. La soluzione CBILL di Intesa Sanpaolo ha permesso esattamente di supportare l’esigenza dell’Ente creando un link tra prestazione sanitaria goduta e pagamento, associando un codice e attestando il pagamento in tempo reale.