SLA: tofersen è la prima terapia per una forma genetica rara della malattia a ricevere parere positivo da parte del CHMP
Biogen ha annunciato che il Comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia europea per i medicinali ha espresso parere positivo rispetto all’autorizzazione per l’immissione in commercio in circostanze eccezionali per tofersennel trattamento degli adulti conSclerosi Laterale Amiotrofica associata a mutazione del gene superossido dismutasi 1. Se autorizzato dalla Commissione Europea, tofersen sarà il primo trattamento approvato nell’Unione Europea rivolto a una causa genetica della SLA, nota anche come malattia dei motoneuroni.
“Il parere positivo del CHMP rappresenta un punto di svolta che testimonia il valore di tofersen per il trattamento della SLA SOD1e l’impegno di Biogen nel rispondere ai bisogni insoddisfatti delle persone con SLA “, ha affermato Priya Singhal, Head of Development di Biogen. “Siamo orgogliosi di aver contribuito ad aprire la strada al ruolo dei neurofilamenti negli studi clinici sulla SLA SOD1. E siamo profondamente grati alle persone con questa malattia, ai loro cari e ai clinici che hanno collaborato allo studio per la loro dedizione nel promuovere la ricerca per la comunità dei malati di SLA”.
La raccomandazione del CHMP per tofersen si basa sull’insieme delle evidenze raccolte, che comprendono il meccanismo d’azione mirato, i biomarcatori e i dati clinici. Nello studio di Fase 3VALOR, durato 28 settimane, è stata osservata unariduzionedel 60% nella concentrazione dei neurofilamenti plasmaticia catena leggera nei partecipanti che hanno ricevuto tofersen rispetto al gruppo placebo, suggerendo quindi una riduzione del danno neuronale. Nei partecipanti che hanno ricevuto tofersen è stata osservatauna tendenza alla riduzione del declino nella funzionalità clinica misurata attraverso la ALS Functional Ratings Scale-Revised, della funzionalità respiratoria e forza muscolare, rispetto al placebo. Gli effetti collaterali più comuni che si sono verificati in ≥10% dei partecipanti trattati con tofersen, in misura maggiore rispetto al braccio trattato con placebo, sono stati dolore, affaticamento, febbre, dolori articolari, dolori muscolari e aumento dei livelli di globuli bianchi e proteine nel liquido cerebrospinale. Sono stati riportati anche gravi eventi neurologici, tra cui mielite e/o radicolite, papilledema e pressione intracranica elevata, meningite asettica.
“La raccomandazione del CHMP a sostegno dell’approvazione di tofersen offre nuove speranze alla comunità SLA in Europa”, ha affermato Philip Van Damme, Professore di Neurologia e Direttore del Centro di riferimento neuromuscolare presso l’Ospedale Universitario di Lovanio in Belgio. “Si tratta di una pietra miliare per l’intera comunità SLA: per la prima volta abbiamo un trattamento che ha portato a riduzioni significative dei neurofilamenti che sonoun marcatore del danno assonale e della neurodegenerazione. Il piano di sviluppo di tofersen ha inoltre fornito nuove e fondamentali conoscenze rispetto alla progettazione degli studi clinici e all’uso di biomarcatori surrogati quali il neurofilamento. Si tratta di progressi utili per l’intero campo”.
L’autorizzazione all’immissione in commercio in circostanze eccezionali è raccomandata quando la valutazione del rapporto beneficio/rischio è ritenuta positiva ma, a causa della rarità della malattia, è difficile che possano essere ottenuti dati completi come in normali circostanze di utilizzo. La raccomandazione del CHMP per tofersen sarà ora esaminata dalla Commissione Europeaper una decisionerispetto all’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Unione europea, con esito previsto nel secondo trimestre del 2024.