Migliorare i risultati funzionali e la qualità della vita, attraverso l’ottimizzazione dei trattamenti complementari e riabilitativi, dei pazienti affetti da sarcomi dei tessuti molli, una tipologia rara ma estremamente aggressiva di tumore maligno. È il cuore di Start-Run, progetto di ricerca partito in questi giorni che coinvolge la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico insieme al centro di Roma dell’IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi, all’Istituto nazionale tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli e all’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica del CNR di Palermo. Il progetto ha ricevuto un finanziamento dal PNRR pari a 1 milione di euro e avrà durata di due anni.
Start-Run prevede la presa in carico del paziente a 360 gradi, con una valutazione dello status delle performance motorie, dell’assetto nutrizionale e della Qualità della Vita sia prima che dopo l’intervento chirurgico e, a seguire, con il percorso di riabilitazione che si avvarrà di robotica e tecnologie di ultima generazione insieme all’integrazione con un nutraceutico specificatamente formulato.
La costituzione di un gruppo multidisciplinare – ha spiegato Sergio Valeri, responsabile dell’Unità operativa semplice di Chirurgia dei sarcomi dei tessuti molli del Policlinico Campus Bio-Medico – “è fondamentale nell’approccio diagnostico-terapeutico di patologie rare come i sarcomi”. Per questo, ha aggiunto, “la collaborazione di diversi specialisti che, ognuno per la propria competenza, si occupano del paziente affetto da sarcoma è la chiave di volta per poter dare a queste persone la terapia più appropriata e corretta”. Ad avviso di Bruno Vincenzi, responsabile del Day Hospital oncologico della Fondazione Policlinico Campus Bio-Medico, “il finanziamento di questo progetto dimostra come si possa fare ricerca di alto livello anche nell’ambito dei tumori rari”. Tuttavia – ha continuato Vincenzi – “va sottolineato ancora una volta come questo obiettivo possa essere perseguito solo attraverso il lavoro di squadra”.
Secondo Irene Giovanna Aprile, direttrice del Dipartimento di Riabilitazione Neuromotoria della Fondazione Don Carlo Gnocchi, “i dati preliminari ottenuti da una collaborazione già in corso mostrano che un percorso di riabilitazione personalizzato con sistemi robotici può permettere un buon recupero delle performance e delle autonomie”. Il progetto – ha concluso – “rappresenta una grande opportunità che permetterà di verificare su un’ampia casistica queste nostre incoraggianti osservazioni”.
“Presso l’Istituto nazionale tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoliesiste già il gruppo interdisciplinare per i Sarcomi”, ha affermato il direttore della Struttura complessa di Medicina riabilitativa Monica Pinto, che poi ha aggiunto: “Tuttavia, questo progetto in team con gli altri centri partecipanti permetterà di implementare la ricerca traslazionale e l’integrazione di tecnologie innovative di riabilitazione nella cura dei pazienti affetti da sarcomi”.
La ricerca sarà condotta in parallelo da due gruppi di lavoro a Roma e a Napoli, che seguiranno lo stesso protocollo per la presa in carico, la valutazione e la riabilitazione dei pazienti coinvolti. A Roma gli specialisti del Policlinico Campus Bio-Medico si occuperanno della presa in carico e della valutazione, mentre quelli della Fondazione don Carlo Gnocchi del percorso di riabilitazione. A Napoli, invece, entrambe le fasi saranno curate dall’Istituto nazionale tumori Pascale.
Il progetto prevede anche la somministrazione di una nuova formulazione nutraceutica, sviluppata dall’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica del CNR di Palermo, che sarà valutata attraverso un trial clinico randomizzato. Secondo Domenico Nuzzo, coordinatore per l’IRIB-CNR, “lo studio mira a valutare l’efficacia del nutraceutico nel ridurre lo stato infiammatorio nei pazienti”. Inoltre – ha evidenziato ancora Nuzzo – “i risultati del trial potrebbero aprire a nuove prospettive terapeutiche, introducendo approcci innovativi nella gestione clinica e nel processo di recupero dei pazienti”.
I sarcomi dei tessuti molli sono tumori rari che ogni anno in Italia colpiscono almeno 5-6 persone ogni 100.000. Insorgono nei tessuti di origine mesenchimale, ossia nei muscoli, nel tessuto adiposo e all’interno dei tessuti connettivi in genere e, per tale ragione, possono presentarsi in qualsiasi parte del corpo. Costituiscono appena l’1% dei tumori solidi. Proprio la loro eterogeneità istologica pone una serie di difficoltà nel loro trattamento e impatta in modo diretto sull’approccio chirurgico e riabilitativo, diverso da caso a caso.