La Cooperativa Sociale Sant’Anna 1984 ha deciso di attivare una serie di collaborazioni con un network di professionisti della salute per offrire alle famiglie un nuovo servizio gratuito che mette al centro il benessere degli assistiti.

“Nel caso di persone avanti con l’età e magari affette da qualche patologia, monitorare costantemente il loro stato di salute è fondamentale. I familiari, a volte, non hanno le competenze o il tempo per farlo, oppure semplicemente abitano lontano”, spiega Kristina Tatenko, Presidente e cofondatrice di Sant’Anna 1984 insieme a Ottavio Alvarez, Direttore Strategico della Cooperativa. “Per questo motivo, abbiamo deciso di avvalerci della collaborazione di alcuni esperti per supportare in modo ancora più completo le famiglie che si avvalgono dei nostri servizi e indirizzarle verso il professionista più adeguato per le loro specifiche esigenze”.

Nell’ambito della nuova iniziativa, gli operatori di Sant’Anna 1984 faranno mensilmente un resoconto sullo stato di salute fisica e mentale dei propri assistiti, in modo che la Cooperativa possa, se necessario, intervenire tempestivamente allertando la famiglia e consigliando, se richiesto, a chi rivolgersi.

Il progetto, già in fase di test, partirà ufficialmente a settembre, prima a Roma per poi essere esteso anche a Milano. Già attiva la collaborazione con un podologo: le persone spesso non sanno, infatti, che i malati di diabete hanno sovente problemi ai piedi, che vanno quindi costantemente monitorati; in un caso come questo, gli operatori di Sant’Anna 1984 faranno delle foto che verranno poi fatte esaminare dal podologo, in modo da intervenire subito in caso di necessità. Il network comprenderà diverse figure professionali, tra cui geriatri per controllare periodicamente gli assisti ed individuare, ad esempio, i primi segnali di Alzheimer; fisioterapisti; personale infermieristico, ecc.

“Il nostro obiettivo è di fornire alle famiglie che scelgono di affidarsi a noi per l’assistenza domiciliare tutti i servizi e i controlli che avrebbero in una struttura come una RSA, pur tenendo l’assistito a casa propria”, conclude Tatenko. “Da parte nostra il servizio è completamente gratuito, le famiglie pagheranno direttamente al professionista coinvolto la sua prestazione”.