La Giunta regionale del Veneto, nella sua ultima seduta su proposta dell’Assessore alla Sanità, ha dato il via libera a una maxi operazione di investimenti in tutte le Ullss e Aziende Ospedaliere per un importo complessivo di 129 milioni 718mila euro.

Con questo atto sono stati approvati l’ultima serie di investimenti valutati dalla CRITE a fine 2019 per 36 milioni 30mila euro; il programma pluriennale del fabbisogno di grandi macchinari per 69 milioni 909mila euro; ulteriori investimenti per mammografi e apparecchiature varie per 23 milioni 779mila euro.

“È la più grande manovra di investimenti varata in una sola volta da anni – sottolinea il Presidente della Regione – che chiude in poco più di un mese l’intera attività 2019 della Crite e si spinge oltre, programmando anche i fabbisogni di grandi macchinari per i prossimi 2-3 anni, già formalmente dotati dei fondi necessari. Tutto questo – aggiunge – è stato possibile grazie a un grande lavoro di squadra, dai sanitari sul campo ai managers dietro le scrivanie, con la regìa della Regione. Si è saputo sfruttare tutte le risorse derivate da una gestione virtuosa, capace di risparmiare dove si poteva e coraggiosa nel riversare tutto il necessario sui nuovi fabbisogni di interventi e macchinari. Una buona pratica che mettiamo a disposizione di tutte le Regioni italiane e che sarà preziosa per usare al meglio i soldi dedicati alla salute, una volta che ognuno avrà ottenuto l’autonomia che chiede e merita”.

“Non un euro di questi 129 milioni – fa notare da parte sua l’Assessore alla Sanità – è messo lì a caso. Tutti i progetti di investimento sono stati proposti dalle aziende sanitarie, che hanno valutato i loro fabbisogni e avanzato proposte sostenute da ottime valutazioni tecniche e da una precisa programmazione delle necessità. Che poi sono quelle espresse dai cittadini. Aldilà del cospicuo numero di interventi e macchinari – aggiunge l’Assessore – ciò che inorgoglisce è la loro qualità che, con una spesa calmierata dalle gare regionali accentrate gestite da Azienda Zero, è notevolmente cresciuta nella caratteristiche tecniche dei nuovi acquisti e dei nuovi interventi”.

La programmazione che riguarda i grandi macchinari prevede l’acquisto mirato di dodici TAC, sette delle quali a 64 strati, 4 a 128 strati, una addirittura a 256 strati. Delle tredici Risonanze Magnetiche, una è di tipo articolare, dieci sono da 1,5 tesla, due sono da 3 Tesla. Dei venti Angiografi, diciotto sono cardiologici e due biplano. Sette sono i complessi e costosi Acceleratori Lineari.