Si è svolta, nella prestigiosa cornice di Palazzo Pubblico, la cerimonia di consegna alle Forze dell’Ordine di tre nuovi defibrillatori semiautomatici.

Si tratta di una strumentazione di ultima generazione che va a rimpiazzare gli apparecchi in dotazione da tempo ai Corpi di Polizia e che oramai necessitavano di essere sostituiti. Tale operazione era già stata pianificata in precedenza, poi slittata a causa della pandemia da COVID-19.

La cerimonia, ha visto la consegna da parte del Direttore Generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale Alessandra Bruschi, di un nuovo DAE a ognuno dei rappresentanti dei tre Corpi delle Forze dell’Ordine: Maurizio Faraone, Athos Gattei e Giancarlo Dall’Ara alla presenza del Segretario di Stato alla Sanità, On. Roberto Ciavatta, del Capo della Protezione Civile, Fabio Berardi e dei direttori e responsabili del Pronto Soccorso e della Cardiologia.

Alla cerimonia di consegna seguirà, nei prossimi giorni, il ritiro e la sostituzione da parte dell’Ingegneria Clinica dell’ISS, dei 20 DAE presenti nelle postazioni mobili dei mezzi delle Forze dell’Ordine.

I nuovi defibrillatori semiautomatici appartengono allo stesso modello di quelli presenti nei 16 Totem delle postazioni fisse sul territorio, assicurando quindi una omogeneità dei dispositivi che ne facilita l’uso e l’applicazione da parte del personale anche non sanitario.

Si tratta di un altro piccolo ma importante passo verso una migliore cardioprotezione del nostro Stato obiettivo fondamentale per una “Repubblica Cardioprotetta”, progetto pubblico portato avanti dalla Società Sammarinese di Cardiologia con il Progetto Cuore, dalla Segreteria di Stato alla Sanità, Direzioni ISS, UOC di Cardiologia, 118 San Marino Soccorso, Protezione Civile e Associazione Cuore Vita. Nato nel 2016, rappresenta un importante tentativo di razionalizzazione e gestione dei defibrillatori sul territorio per migliorare la lotta alla morte improvvisa nella Repubblica di San Marino anche alla luce di un progetto di nuova legge sulla defibrillazione.

Sono 26 le vite salvate in questi anni grazie alla defibrillazione precoce con l’utilizzo degli strumenti mobili, nella maggioranza dei casi utilizzati da personale delle Forze dell’Ordine e volontari del soccorso.

“La consegna – dichiara il Segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta – rappresenta un ulteriore passo verso l’obiettivo finale di dotare l’intero paese di defibrillatori di facile utilizzo, alla portata anche dei non esperti, cui si affiancano numerose proposte di sensibilizzazione. Si tratta di un progetto totalmente pubblico, dovuto all’abnegazione del personale dell’ISS, da distinguere dal tentativo di imitazione di alcune iniziative imprenditoriali private”.

“Intervenire tempestivamente durante un arresto cardiaco – ricorda il Direttore Generale dell’ISS, Alessandra Bruschi – è fondamentale per cercare di salvare le vita delle persone. Le patologie tempo dipendenti hanno infatti un’alta incidenza sulla popolazione e un forte impatto sociale. Fare di San Marino una Repubblica “cardioprotetta” con la presenza di defibrillatori fissi e mobili fa parte di un modello di integrazione della sanità con il territorio che ha dato e dà risultati molto apprezzabili e rappresenta un modello di riferimento anche per altri progetti futuri”.