San Giovanni in Persiceto: nuova TAC per l’ospedale, ristrutturazione del Poliambulatorio e avvio del cantiere per la Casa della Comunità e l’Ospedale di Comunità del Distretto
Si è tenuta l’inaugurazione della nuova TAC all’ospedale di San Giovanni in Persiceto, alla presenza dell’Assessore della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, del Direttore Generale dell’Azienda USL di Bologna Paolo Bordon, della Direttrice del Distretto sanitario Stefania Dal Rio, del Sindaco del Comune di San Giovanni in Persiceto Lorenzo Pellegatti e del Sindaco Delegato Unione delle Terre d’Acqua per Ufficio di Piano e Sanità Giampiero Falzone. La visita delle autorità all’ospedale del Distretto sanitario Pianura Ovest dell’Ausl di Bologna è stata seguita dall’inaugurazione del nuovo Poliambulatorio Dante, all’interno del quale si trova il Centro per la donazione di sangue. Un momento comunitario, per festeggiare insieme i quasi 10 milioni di euro investiti per rafforzare la sanità di questo territorio, a cui hanno partecipato l’equipe della Radiologia dell’Ospedale di San Giovanni, diretta da Francesco Monetti, e l’equipe del servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Area Metropolitana, diretto da Maria Beatrice Rondinelli, insieme ai volontari delle sezioni comunali e provinciali delle Associazioni di volontariato AVIS e FIDAS, quotidianamente impegnati nel dare supporto all’essenziale filiera della donazione.
Le due inaugurazioni hanno offerto inoltre l’occasione alle autorità e ai cittadini presenti per celebrare l’avvio dei lavori della futura Casa della Comunità e dell’Ospedale di Comunità di San Giovanni in Persiceto che, dando seguito alle direttive del DM77, rende concreto e tangibile lo sviluppo della medicina di prossimità e di iniziativa al servizio della comunità.
Tra le sfide più ambiziose del PNRR c’è quella di innovare gli asset tecnologici e digitali delle strutture sanitarie per rispondere in modo sempre più efficace ed efficiente ai bisogni di salute della popolazione. La TAC di San Giovanni, del valore economico di circa 370.000 euro, è la prima installazione dei 5 nuovi macchinari di cui si doterà l’Azienda USL di Bologna nell’ambito della Missione 6.2 del PNRR.
Questa nuova tecnologia garantisce un’importante innovazione nella diagnostica per immagini in quanto aumenta sensibilmente le possibilità diagnostiche del presidio ospedaliero, fornendo la possibilità di acquisire immagini 3D con tecnologia fino a 128 strati e garantendo quindi un sensibile incremento della definizione delle immagini acquisite.
Si tratta di una importante strumentazione che in futuro consentirà di apprezzare anche un miglioramento dell’outcome clinico, garantendo ai professionisti una più precisa e approfondita visione di importanti particolari che possono rendere più tempestiva e accurata la diagnosi di patologie complesse.
L’acquisizione di questa nuova tecnologia impatta in particolare sull’operatività della Radiologia dell’Ospedale di San Giovanni, pur avendo un’importante ricaduta sulla presa in carico dei pazienti che arrivano in Pronto Soccorso per eseguire angioTC a diversi distretti anatomici.
“Nello specifico, l’elevata velocità di acquisizione delle immagini permette una migliore definizione anatomica del distretto esaminato, in particolare su soggetti anziani che possono avere difficoltà nel trattenere il respiro o nel restare immobili.
Inoltre, l’intelligenza artificiale di cui dispone la nuova TC installata consente di garantire una più elevata efficienza tra dose irradiata e rapporto segnale-rumore, comportando una riduzione della dose radiante, con un diretto beneficio sulla salute dei pazienti.
“In merito alle specifiche angio-TC – precisa Francesco Monetti, Direttore della Radiologia del Presidio ospedaliero di San Giovanni in Persiceto – l’angioTC all’aorta toracica, ad esempio, si può avvalere della sincronizzazione cardiaca, garantendo una migliore accuratezza diagnostica delle patologie dell’aorta; nel sospetto clinico di embolia polmonare le performanti caratteristiche del nuovo strumento diagnostico permettono di acquisire immagini essenzialmente più nitide anche in pazienti non collaboranti, riducendo i tempi di acquisizione e la dose di liquido di contrasto necessario per l’esecuzione dell’esame. Infine, se finora in questo presidio non era possibile eseguire l’angioTC agli arti inferiori, oggi è possibile erogare questa prestazione grazie a questo nuovo scanner TC”.
Le caratteristiche tecniche e tecnologiche della nuova TC consentono pertanto la riduzione sia della quantità di mezzo di contrasto somministrato, sia della dose di radiazioni erogata, a beneficio in particolare dei pazienti fragili e dei pazienti oncologici.
Il Poliambulatorio San Giovanni in Persiceto, recentemente ristrutturato grazie ad un investimento dell’Azienda USL di Bologna di 3.250.000 euro, appare oggi come un presidio completamente rinnovato. In precedenza, infatti, la struttura mostrava diverse criticità connesse ad aspetti organizzativi, funzionali e strutturali che non permettevano una efficiente ed efficace gestione dei servizi e, di conseguenza, erogazione delle prestazioni.
Le principali criticità erano relative ai percorsi d’accesso e alla frammentarietà dei locali dedicati ai diversi servizi, con conseguenti difficoltà operative nell’ambito dei percorsi clinici. I lavori di ristrutturazione hanno previsto 2 fasi, consentite dal trasferimento delle funzioni interessate dai lavori, in parte in alcune porzioni del fabbricato ancora utilizzabili, e in parte nel trasferimento di alcuni servizi all’interno di un prefabbricato allestito presso l’area ospedaliera di San Giovanni in Persiceto. I lavori di miglioramento della struttura hanno riguardato anche la centrale termica, la centrale idrica antincendio, nonché la coibentazione dell’edificio.
Al termine dei lavori di ristrutturazione, il nuovo Poliambulatorio ospita: i servizi di supporto amministrativo e di portineria, i servizi afferenti al Dipartimento Cure Primarie; i servizi afferenti al Dipartimento di Sanità Pubblica, l’Ambulatorio Vaccinale Adulti, la Medicina Legale, nonché il nuovo centro dedicato alla donazione dei sangue.
In particolare, il nuovo centro donazione sangue è una struttura di 92 mq che ospita l’equipe del Servizio Trasfusionale di San Giovanni in Persiceto, composta da 1 medico, 3 infermieri e un autista. “Questa è una comunità particolarmente solidale – spiega Maria Beatrice Rondinelli, Direttrice del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Area Metropolitana. Nel corso del 2023, grazie al prezioso supporto del volontariato, in questo territorio sono state raccolte, grazie a 22 uscite dell’unità mobile di raccolta, 309 unità di sangue intero utilizzate dagli ospedali della provincia e della città. In aggiunta sono stati visitati 29 aspiranti nuovi donatori”.
Tutti i servizi contenuti all’interno del Poliambulatorio di San Giovanni in Persiceto entro il 2026 si integreranno con la futura Casa della Comunità che sorgerà nei pressi dell’Ospedale di San Giovanni in Persiceto.
Avviati i lavori per la nuova Casa della Comunità ed Ospedale di Comunità di San Giovanni in Persiceto nel Distretto sanitario Pianura Ovest, il cui termine è fissato a novembre 2025, a cui seguiranno i necessari collaudi, nonché l’attivazione di tutti i servizi.
L’intervento prevede la realizzazione della nuova struttura all’interno dell’area del complesso ospedaliero di San Giovanni in Persiceto, al servizio di circa 83.000 abitanti. Il nuovo fabbricato sarà realizzato, previa demolizione di un edificio esistente, e si svilupperà su due piani, a cui si aggiungerà un piano tecnologico in copertura: al piano terra sarà collocata la Casa della Comunità, mentre al primo piano sorgerà l’Ospedale di Comunità.
Il progetto relativo alla Casa della Comunità e all’Ospedale di Comunità di San Giovanni in Persiceto nasce dalla necessità di riqualificare e ridefinire le attività d’integrazione dei servizi “ospedale-territorio”, in una logica di continuità. La scelta della sua collocazione, in prossimità dell’Ospedale, contribuisce infatti a favorire una risposta di prossimità, appropriata rispetto ai bisogni della popolazione. Peraltro, la struttura opererà in stretta sinergia con la Casa della Comunità di Crevalcore, realizzando percorsi unitari al fine di ridurre al minimo gli spostamenti dei cittadini.
Il nuovo edificio è stato progettato nel rispetto delle attuali normative europee e regionali in materia di contenimento dei consumi energetici: la nuova struttura sarà del tipo classificato “nZEB”, a consumo quasi zero, e comporterà un’importante riduzione dei consumi per il riscaldamento, il raffreddamento, la ventilazione, la produzione di acqua calda e di energia elettrica.
La futura Casa della Comunità e Ospedale di Comunità di San Giovanni in Persiceto è un progetto finanziato grazie ai fondi PNRR. La nuova struttura ha un costo complessivo di 5.600.000 euro così ripartiti: 2.400.000 euro per la Casa della Comunità e 3.200.000 euro per l’ospedale di Comunità, di cui 125.000 euro di investimenti in tecnologie, 95.000 euro in arredi e circa 65.000 euro in tecnologie informatiche.
Il nuovo presidio prevede la realizzazione di uno stabile di circa 1.660 mq, ripartiti su 2 piani a cui si aggiungono circa 350 mq in copertura adibiti a deposito e locali tecnologici, e un lastricato di circa 470 mq per l’impianto fotovoltaico.
Il piano terra, che ospiterà la nuova Casa della Comunità, si compone di uno spazio dedicato all’accettazione, finalizzato ad orientare il cittadino ai diversi servizi, e spazi per l’attesa, ambulatori di medicina generale e specialistica, locali per il servizio della Continuità Assistenziale, l’Assistenza Domiciliare, un’area dedicata alla Valutazione Fisioterapica e un’area dedicata alle Cure Palliative nonché gli Uffici Infermieristici e i locali di servizio e supporto.
Il primo piano, che ospiterà il nuovo Ospedale di Comunità, prevede la realizzazione di 9 stanze dotate di 2 posti letto ciascuna e 2 stanze singole, oltre a tutti i servizi di supporto e un locale dedicato alle attività motorie e riabilitative.
Equità di accesso, Medicina di prossimità e di iniziativa, e qualità dell’assistenza sono i principi che orientano lo sviluppo delle nuove Case della Comunità del territorio bolognese che si fondano sul lavoro di equipe multidisciplinari e multiprofessionali con il compito di intercettare precocemente i bisogni sanitari e sociali a cui dare una risposta in prossimità del domicilio. E così, passo dopo passo, si concretizza l’assistenza territoriale delineata dal DM77.