SaluberMD raddoppia il suo fatturato nel 2022
Nonostante la digitalizzazione del sistema sanitario italiano abbia cominciato a muovere i primi passi solo di recente rispetto ad altri paesi, si registra già un incremento nel numero di player e servizi di telemedicina. SaluberMD ha più che raddoppiato il suo fatturato nel 2022, arrivando a 6.5 milioni di euro, con un incremento del 116% rispetto al 2021.
A trainare la crescita sono stati diversi fattori, tra cui: gli accordi con le strutture sanitarie, con aziende multi-utilities e il welfare aziendale di alcune società che hanno intercettato la necessità, da parte dei consumatori e dei propri clienti/dipendenti, di voler usufruire di soluzioni di prevenzione e cura sempre più smart e veloci.
SaluberMD si pone come un partner qualificato che vanta un know-how medico di qualità, grazie soprattutto alle collaborazioni in essere con eccellenze del panorama medicale italiano, fra i quali il gruppo CDI dove i pazienti possono tenere monitorati i principali parametri vitali fra un checkup e l’altro, ed entrare in contatto attraverso la piattaforma con il medico in caso di anomalie, grazie ai dispositivi tecnologici messi a punto nell’area Ricerca&Sviluppo di SaluberMD, come il pulsossimetro digitale e misuratore di pressione sanguigna e ECG.
Un altro gruppo sanitario che ha scelto l’azienda come partner è CIDIMU che nella sua quarta sede di Torino ha dato il via ad una modalità di visita ibrida, i pazienti possono infatti accedere sia a visite ambulatoriali in presenza per continuare poi il proprio percorso di cura da remoto, o consultare direttamente gli specialisti del centro sulla piattaforma digitale realizzata da SaluberMD.
È ormai assodato che la salute sia tornata a essere una priorità per i cittadini e per questo diverse aziende hanno deciso di offrire alle proprie persone assistenza per cura della salute anche tramite strumenti digitali. Fra queste emerge il caso di Portobello, importante gruppo retail, che attraverso la piattaforma di SaluberMD, mette a disposizione dei propri clienti un servizio dedicato di televisite specialistiche.
Altre aziende hanno colto come la salute e la prevenzione siano diventate un elemento di attrazione per chi vuole fidelizzare il proprio cliente e differenziare la propria offerta. Tra questi troviamo Fastweb, leader nel settore telco, che ha creato, in partnership con SaluberMD, FASTHealth una piattaforma per i propri clienti che permette di effettuare visite da remoto con medici specializzati in qualsiasi momento, così da avere sempre accesso alle cure per la salute.
“Gli investimenti nella sanità digitale sono progressivamente aumentati a partire dal 2016, ma è con la pandemia che si è assistito a uno straordinario incremento di questi, che si stima arriverà a valere 1,5 trilioni di dollari entro il 2030. Questo ha portato molte aziende, appartenenti a diverse industry, ad avvicinarsi a questi temi e a ricercare partner di valore per poter creare soluzioni e servizi mirati per i propri dipendenti o clienti.” Afferma Marcello Ottaviani Presidente di SaluberMD – “Il mercato della sanità sta evolvendo, e notiamo una sempre maggior sensibilizzazione da parte dei cittadini verso tematiche come la prevenzione. Allo stesso tempo anche i medici stanno cambiando il loro approccio nei confronti della telemedicina, avvertendo le potenzialità di questo strumento e la volontà di poterlo sfruttare al meglio. Proprio per questo nei primi mesi del 2023 abbiamo dato vita ad un Academy per formare i medici e dar loro gli strumenti per essere in grado di massimizzare l’efficacia del consulto da remoto, sia in termini di esiti clinici che di creazione di un forte rapporto medico paziente.”
La sfida della Società per i prossimi mesi sarà quella di continuare a fare emergere i benefici della telesalute, e benché in Italia questa modalità sia utilizzata solo dall’8% della popolazione, potrebbe favorire un reale snellimento dell’iter burocratico per effettuare visite con specialisti, permettendo così un flusso migliore di visite e un risparmio di tempo sia per i pazienti che per il sistema sanitario.