Sale in cattedra il dottor Google
Sale in cattedra il dottor Google. Proprio così, il numero uno dei motori di ricerca mondiali potrebbe un domani prendere il posto dei tradizionali camici bianchi nel formulare diagnosi e terapie.
L’idea è venuta ad alcuni ricercatori del Princess Alexandra Hospital di Brisbane (Australia) che, dopo aver introdotto in BigG i sintomi di 26 casi di difficile risoluzione, hanno ottenuto, per 15 di essi, una diagnosi certa.
Il lavoro degli studiosi australiani, pubblicato sul prestigioso British Medical Journal, si è basato sull’introduzione da tre a cinque parole chiave per ciascun caso selezionato e la successiva verifica attraverso le nozioni medico-scientifiche inserite nel New England Journal of Medicine. Il risultato è stato, come già reso noto, di 15 risoluzioni su un totale di 26, con una percentuale di successo di quasi il 60%.
Tra le malattie diagnosticate da Google, patologie di difficile individuazione, come il morbo di Creutzfeldt-Jakob, la sindrome di Cushing e la sindrome di Churg-Strauss.
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