L’emergenza sanitaria da COVID-19 ha fortemente rivoluzionato processi e prospettive per l’accesso alle cure, mettendo in luce nuove sfide ed esigenze di pazienti e operatori sanitari.  Tramite il programma di open innovation e le collaborazioni già attivate con start-up e realtà digital del settore, Roche Italia è riuscita a supportare i pazienti e il Sistema Salute rispondendo ai bisogni attraverso servizi digitali innovativi. Nell’ottica di continuare a dare supporto al Paese e alle Istituzioni nella fase di ripartenza, l’Azienda ha lanciato la nuova edizione di HeatlhBuilders con un programma totalmente rinnovato che vedrà call to action continuative a carattere internazionale.

“Roche Italia gode di una lunga storia di ricerca e sviluppo di farmaci innovativi che hanno fatto la differenza per la vita di milioni di persone – afferma Maurizio de Cicco, Presidente e AD Roche Italia. L’innovazione è nel nostro DNA e oggi più che mai sentiamo la voglia di evolverci ulteriormente offrendo non solo soluzioni farmacologiche d’avanguardia, ma anche servizi in grado di immettere valore nel Sistema dando maggiori benefici per il paziente a costi inferiori per la società, per contribuire attivamente alla sostenibilità del Sistema Salute. L’emergenza sanitaria ha accelerato alcune dinamiche sociali e tecnologiche portando con sé anche impatti economici fino a 9 mesi fa imprevedibili. Oggi, attraverso il Recovery Fund il nostro Paese potrà avere accesso a fondi che potranno tradursi in progetti concreti e di valore per la salute delle persone, ma solo se saremo capaci di fare sistema. Per questo crediamo in HealthBuilders, il nostro programma di open innovation che ci consente di co-creare soluzioni e servizi di Digital Health che, se opportunamente integrati nel Sistema, potrebbero favorire un migliore monitoraggio delle patologie, una presa in carico più prossima al domicilio del paziente e sempre più personalizzata, un’ottimizzazione delle risorse allocate e dei tempi di attesa”.

Tramite il programma Roche HealthBuilders, giunto oggi alla terza edizione, l’Azienda ha potuto selezionare, tra oltre 200 start up, le idee e i servizi più innovativi per migliorare il percorso di cure dei propri pazienti puntando alla sostenibilità del Sistema Salute. Per implementare il programma, l’Azienda ha presentato healthbuilders.roche.it, l’omonima piattaforma interamente dedicata all’open innovation che, riunendo sotto lo stesso cappello le divisioni Roche Pharma, Diagnostics e Diabetes Care, mira a diventare il punto di riferimento e d’incontro di tutte le start up innovative nazionali e internazionali del settore.

Il nuovo programma prevede l’attivazione continua di challenge, volte a rispondere ai bisogni nati dal dialogo con gli stakeholder.

La prima, promossa da Roche Pharma, ricerca soluzioni e servizi digitali “Oltre la cura”, ovvero intesi a promuovere una corretta alimentazione e il mantenimento di un corretto stile di vita, la riabilitazione motoria e cognitiva da remoto in oncologia, neuroscienze e malattie rare.

La seconda, avviata da Roche Diagnostics, mira a ricercare soluzioni per l’integrazione dei processi di tracciabilità dei campioni nel flusso diagnostico, dal prelievo alla presa in carico del campione da parte del laboratorio. In questo modo, la corrispondenza tra campione prelevato e paziente è garantita all’interno del laboratorio.

Roche Italia intende inoltre mantenere uno scambio e un ascolto continuo con il mondo dell’Open Innovation per rispondere ai bisogni del Sistema Salute relativi alla delocalizzazione delle cure, la sostenibilità del sistema e la customer experience.

Le collaborazioni finora attivate testimoniano l’impegno dell’Azienda nel mettere a disposizione le sue competenze e il know how, rappresentando a tutti gli effetti un incubatore e un acceleratore di progetti utili a trasformare e a migliorare il settore, investendo nella creazione di nuovi servizi sempre più tecnologici e sostenibili.

ufirst è un esempio di realtà che è riuscita a portare valore aggiunto al Sistema Salute e che è stata premiata quest’anno come miglior progetto innovativo tra i 50 candidati. Si tratta di una piattaforma digitale che aiuta strutture pubbliche e private a digitalizzare l’esperienza di pazienti e clienti all’interno del punto fisico, permettendo alle persone di prenotare il proprio turno o appuntamento da remoto tramite app. Nata per risolvere il bisogno di ottimizzare il tempo passato in fila o nelle sale d’attesa e supportare gli operatori pubblici e privati nel garantire una migliore user experience, la piattaforma ha superato i 2 milioni di utenti in più di 150 città di 3 diversi Paesi e ha coinvolto oltre 1500 punti fisici di svariati settori di mercato. Per ufirst, quella con Roche rappresenta la prima collaborazione in ambito farmaceutico.

ufirst ha permesso non solo di far fronte a esigenze primarie come quella di evitare assembramenti, permettendo alle strutture di adeguarsi alle regolamentazioni post Covid-19, ma anche di sostituire soluzioni attualmente utilizzate che risultano obsolete e poco sostenibili, essendo caratterizzate da una forte componente hardware con un software non integrato all’interno di una esperienza omnichannel e digitale. Inoltre, il prestigio delle strutture sanitarie che entrano a far parte di ufirst aumenta grazie alla tecnologia innovativa messa a disposizione dalla start-up, utile sia ai pazienti, sia ai dipendenti sanitari.  Un servizio di qualità, preciso e puntuale.

“Siamo particolarmente orgogliosi che un Gruppo storico come Roche abbia visto nella nostra giovane realtà una soluzione tecnologica utile, facilmente utilizzabile da tutti e per questo in grado di portare concreti benefici tanto alle persone quanto alle realtà pubbliche e private che decidono di utilizzarla – ha commentato Matteo Lentini, Managing Director di ufirst. La pandemia sta mettendo in evidenza quanto il nostro sistema sanitario sia resiliente e quanto la tecnologia possa essere di utile supporto per compiere un ulteriore passo verso la digitalizzazione così da garantire esperienze ancora più rispondenti alle esigenze delle persone e, soprattutto, sempre accessibili. L’accesso alla sanità deve essere un bene garantito sempre”.

Con l’obiettivo di incrementare e dare valore alle potenzialità di evoluzione del sistema, Roche ha attivato, e continuerà a farlo, collaborazioni non solo con le realtà che si sono aggiudicate il premio, ma anche con altre start-up che hanno dimostrato di poter fare rapidamente la differenza per il Sistema Salute. Ad esempio, Ugo che è stata immediatamente reclutata a inizio emergenza per studiare soluzioni che minimizzassero gli spostamenti dei pazienti e dei loro caregiver; Nuvoair ha messo a punto spirometri digitali e una app per il monitoraggio del paziente con problemi respiratori e grazie a un percorso di accelerazione ha adattato la soluzione tecnologica al paziente con fibrosi cistica, particolarmente esposto ai sintomi da covid-19; PatchAI, con cui l’Azienda ha recentemente lanciato Smart Health Companion, una soluzione digitale per la presa in carico, la gestione, il monitoraggio e la cura del paziente onco-ematologico anche a distanza.