L’anno 2020 è stato particolarmente complesso e difficile a causa dell’emergenza da COVID-19, ma comunque ricco di sfide e di opportunità. Gli stabilimenti Takeda di Rieti-Pisa, siti di eccellenza nella produzione di farmaci plasmaderivati, lo hanno raccontato nel proprio Bilancio di Sostenibilità annuale, elaborato secondo gli Standard della Global Reporting Initiative e disponibile online sul sito istituzionale di Takeda Italia. La relazione è stata asseverata da KPMG. Un lavoro che è dimostrazione tangibile della volontà di Takeda di gestire efficacemente le problematiche d’impatto sociale, ambientale ed etico e che contiene le informazioni più rilevanti per i propri stakeholders.

“Ambiente, salute e sicurezza sono considerati pilastri fondamentali di ogni nostra azione. Sul tema ambientale – spiega Massimiliano Barberis, Site Head degli stabilimenti Takeda di Rieti e Pisa –  le sfide principali si concentrano sul nostro impegno a diventare un’azienda totalmente sostenibile. Entro il 2040, Takeda intende, infatti, affermarsi come Compagnia a zero emissioni di anidride carbonica, eliminando tutte le emissioni dalle proprie operazioni industriali”.  Questo non solo nel settore dei plasmaderivati. Takeda, infatti, è un’azienda biofarmaceutica leader a livello mondiale e presente in oltre 80 Paesi, che opera in oncologia, gastro-enterologia, neuroscienze, malattie rare, terapie derivate dal plasma e vaccini. In Italia, Takeda conta una sede commerciale a Roma e due stabilimenti produttivi d’eccellenza, a Rieti e a Pisa

Il documento rappresenta un primo passo nel processo di rendicontazione delle tematiche legate alla  sostenibilità e testimonia il percorso di trasparenza e miglioramento continuo degli stabilimenti di Takeda in Italia che intende integrare i driver di sostenibilità nel proprio modo di fare business. Gli aspetti toccati all’interno del documento sono stati individuati sulla base del principio di materialità e in considerazione dei principi di rendicontazione del Bilancio di Sostenibilità che ne definiscono contenuto e qualità.

Dinamiche e tematiche significative, come le pratiche e le politiche di approvvigionamento e di gestione dell’energia, il consumo di acqua, le emissioni di CO2, il controllo dei rifiuti e il rispetto dell’ambiente. Il report, inoltre, tocca, con estrema precisione e chiarezza, temi di impatto e interesse sociale, come occupazione, salute e sicurezza sul luogo di lavoro, formazione dei dipendenti, diversity e pari opportunità, rapporti sinergici e virtuosi con le Comunità Locali, digitalizzazione.

Takeda considera elemento chiave del proprio business ogni azione di accompagnamento alla transizione energetica. In merito alle emissioni di CO2, ad esempio, il gruppo Takeda ha l’obiettivo di ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2025  e gli stabilimenti di Rieti e Pisa sono perfettamente allineati fissando anche obiettivi più performanti, identificando progetti di ottimizzazione grazie alla ricerca di tecnologie sostenibili. Sempre entro il 2025, il sito intende ridurre  il consumo di acqua del 5%.  Con l’obiettivo di agire local, i rapporti con i tanti e differenti stakeholders, si fondano su comunicazione, dialogo e collaborazioni aperte e consolidate. Nel 2020 i fornitori sono pari a 754, in aumento del 8% rispetto al 2019; si promuove un approccio lean per la selezione dei fornitori legati al territorio, tutti scelti valutando attentamente il rispetto di specifici criteri ambientali o etici.

Fondamentale, anche, il sostegno al territorio, soprattutto nell’anno caratterizzato dalla pandemia da Covid19: raccolta fondi, sostegno ad associazioni, supporto nella distribuzione di pasti e mascherine agli enti bisognosi.  Occuparsi della salute delle persone non significa solo offrire farmaci sicuri ed efficaci, ma anche rispondere alla propria responsabilità sociale d’impresa. Il Bilancio di Sostenibilità 2020 rappresenta e testimonia il percorso di trasparenza e miglioramento continuo degli stabilimenti di Rieti e di Pisa, entrambi inseriti in contesti di indiscutibile qualità di competenze, infrastrutture, Università: sono ben 621 i dipendenti totali nel 2020 e il 40% dei nuovi assunti ha meno di 30 anni.