Pubblicati i risultati di uno studio randomizzato che mostrano che la terapia aggiuntiva con cenobamato ha migliorato significativamente il controllo delle crisi negli adulti con crisi focali non controllate
Arvelle Therapeutics ha annunciato la pubblicazione di un importante studio su “Neurology”, il giornale scientifico ufficiale dell’American Academy of Neurology. I dati presentati suggeriscono che una percentuale significativamente più elevata di adulti con crisi focali non controllate è stata in grado di raggiungere una totale assenza di crisi durante la fase di mantenimento dello studio in seguito a trattamento con cenobamato come terapia aggiuntiva rispetto al placebo. Sono stati, inoltre, pubblicati su “Epilepsia”, la rivista ufficiale della International League Against Epilepsy, i risultati ad interim di uno studio di sicurezza di fase 3 su cenobamato, condotto in 1339 adulti con crisi focali non controllate. Il report ad interim ha mostrato un alto tasso di retention a sei mesi pari all’83% e, nel corso dello studio, cenobamato come terapia aggiuntiva ha mostrato di essere generalmente sicuro e ben tollerato.
In questo studio in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo, 222 pazienti con crisi ad esordio focale non controllate, che assumevano da 1 a 3 farmaci anti-crisi, sono stati randomizzati al trattamento con placebo o cenobamato 200 mg una volta al giorno, al fine di valutare la sicurezza e l’efficacia del farmaco in studio nel corso di un periodo di trattamento in doppio cieco di 12 settimane, che includeva una prima fase di titolazione di 6 settimane ed una seconda fase di mantenimento di altre 6 settimane. In media, i pazienti che sono stati arruolati nello studio presentavano 6,5 crisi al mese al momento della loro inclusione. I principali risultati dello studio hanno evidenziato una riduzione significativamente maggiore della frequenza mediana delle crisi nel gruppo trattato con cenobamato rispetto al gruppo placebo; oltretutto, un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con cenobamato ha raggiunto una riduzione del 50% o superiore della frequenza delle crisi durante il periodo in doppio cieco rispetto ai soggetti del gruppo placebo. Infine, analisi post-hoc dei dati derivanti dalla fase di mantenimento hanno mostrato che percentuali significativamente maggiori di pazienti trattati con cenobamato rispetto a quelli trattati con placebo hanno raggiunto tassi di riduzione delle crisi ≥75%, ≥90% e del 100%.
Gli eventi avversi emersi durante il trattamento riportati in oltre il 10% dei pazienti in entrambi i gruppi di trattamento hanno incluso sonnolenza, capogiri, cefalea, nausea e fatigue. I tassi di interruzione dello studio tra tutti i pazienti randomizzati sono risultati simili nei gruppi cenobamato e placebo.
Commentando i risultati dello studio, Ilise Lombardo, Co-Fondatrice e Chief Medical Officer di Arvelle Therapeutics, ha detto: “Questo studio rappresenta un importante progresso nello sviluppo di cenobamato per i pazienti adulti con crisi ad esordio focale, e la sua pubblicazione su Neurology aggiunge ulteriori prove di evidenza dell’efficacia e sicurezza di cenobamato. I risultati dello studio suggeriscono che cenobamato può rappresentare una potenziale opzione di trattamento per i pazienti che continuano ad avere crisi nonostante l’uso dei trattamenti disponibili”.
In concomitanza con la pubblicazione su “Neurology”, è stato pubblicato su “Epilepsia” un report ad interim dei risultati derivanti da uno studio di sicurezza di fase 3, in aperto, tuttora in corso, condotto con cenobamato su 1.339 adulti con crisi focali non controllate. Nel report, non sono stati identificati nuovi problemi di sicurezza circa l’utilizzo di cenobamato come terapia aggiuntiva. Inoltre, è stato osservato un elevato tasso di retention a sei mesi pari all’83%, e nessun caso di DRESS.
Commentando il report pubblicato su “Epilepsia”, Ilise Lombardo ha detto: “Molti pazienti con epilessia sospendono l’assunzione dei loro farmaci anti-crisi per via di intollerabili effetti collaterali o per una loro presunta mancanza di efficacia, diminuendo così la propria capacità di raggiungere il controllo delle crisi. Gli alti tassi di retention pari all’83% rilevati in questo report ad interim indicano che più persone possono potenzialmente beneficiare del trattamento con cenobamato. Il tasso di retention fornisce un’indicazione dell’outcome clinico complessivo, fungendo da misura sostitutiva combinata dell’efficacia e della sicurezza nel tempo3. È anche rassicurante vedere che non si sono verificati casi di DRESS, e ciò suggerisce che iniziare la terapia con cenobamato a basse dosi e seguire un semplice processo di titolazione potrebbe minimizzare il rischio di DRESS”.
“I risultati di entrambi gli studi suggeriscono che cenobamato può svolgere un ruolo importante nell’alleviare le difficoltà di un gran numero di pazienti epilettici che continuano ad avere crisi nonostante l’uso dei trattamenti disponibili. Questi risultati sono molto incoraggianti per molti pazienti affetti da epilessia ad esordio focale”, ha aggiunto.
Nel marzo 2020, Arvelle ha annunciato che l’Agenzia Europea del Farmaco ha accettato l’applicazione della richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio di cenobamato come trattamento aggiuntivo delle crisi epilettiche a esordio focale negli adulti con epilessia. Questa convalida della MAA conferma che la richiesta di applicazione effettuata da Arvelle è esaustiva e dà il via al processo di valutazione di cenobamato.
In Europa, si stima ci siano circa sei milioni di persone affette da epilessia e approssimativamente il 40% dei pazienti adulti con epilessia focale ha un controllo inadeguato delle crisi dopo il trattamento con due ASM.