Prometheus punta a raccogliere 3 milioni di euro per avviare lo studio del cerotto Ematik sull’uomo
Si chiuderà lunedì 8 maggio la campagna di equity crowdfunding, lanciata sulla piattaforma MamaCrowd da Prometheus, con l’idea di coniugare la biologia e la stampa 3D.
Tra i primi a credere nel progetto di Prometheus, Andrea Chiesi, di Chiesi Farmaceutici Spa, ha rinnovato il proprio sostegno, al quale si è aggiunto quello del Prof. Antonino di Pietro, dermatologo ed esperto nei trattamenti clinici ed estetici, il quale ha manifestato il proprio interesse verso il nuovo kit per il trattamento delle rughe e per la ricrescita dei capelli.
Tra gli obiettivi principali dell’operazione, che ha già superato il goal minimo di 1.6 milioni in meno di 24 ore e ora punta a raggiungere i 3 milioni di euro, l’avvio dello studio degli effetti del cerotto Ematik sull’uomo e il conseguente ottenimento del marchio CE, il lancio di nuovi prodotti nel settore ospedaliero per la medicina estetica, l’ortopedia e l’odontoiatria entro l’inizio del 2024 e l’accelerazione dell’accesso ai mercati esteri per i prodotti già in commercio nel settore veterinario.
Prodotto di punta dell’azienda, Ematik Patch è un cerotto riassorbibile e personalizzato per le lesioni gravi, come piaghe, ustioni ed ulcere, che combina il sangue del paziente a biopolimeri stampati 3D, in grado di dimezzare i tempi di guarigione, senza lasciare cicatrici. L’elevata efficacia nel settore veterinario, nel quale la linea Ematik è già presente, grazie alla collaborazione con la multinazionale B. Braun,supporta la decisione di voler entrare nel mercato ospedaliero, dove ogni anno sono 20 milioni le persone che soffrono di ferite croniche, che necessitano di più di 3 mesi per la guarigione completa.
“Per produrre Ematik abbiamo ideato un sistema completamente automatizzato: una macchina che estrae le molecole attive dal sangue del paziente e le unisce ai biopolimeri forniti al medico in un kit monouso, restituendo in pochi minuti il cerotto pronto all’uso” – spiega Alice Michelangeli CSO di Prometheus.
Per poter avviare la commercializzazione del Patch anche nel settore ospedaliero e l’ottenimento del marchio CE, la normativa richiede il trial clinico sull’uomo, motivo centrale della campagna di crowdfunding per l’aumento di capitale. “Ematik trova applicazione in ospedali e cliniche, pubbliche e private. In Europa le strutture sanitarie sono 22.000 e l’affluenza giornaliera nei centri che hanno all’interno il reparto di vulnologia, è di circa 60 pazienti al giorno, più di 10.000 all’anno – afferma Valentina Menozzi CTO di Prometheus.
A seguito del precedente aumento di capitale, avvenuto nei primi mesi del 2021, grazie alla raccolta di 1 milione di euro in soli due giorni, su Mamacrowd, la PMI biotech ha: Industrializzato la macchina Ematik Lab, della quale è stata riprogettata la scheda elettronica, per poterla adattare anche all’ambito ospedaliero; Sviluppato e già testato 4 nuovi prodotti per la linea veterinaria sempre associati ai derivati del sangue, la cui commercializzazione è iniziata con B. Braun; Predisposto la strategia per la commercializzazione di nuovi kit per 3 differenti mercati: ortopedia, medicina estetica ed odontoiatria. Tutti i test richiesti dalla normativa sono stati effettuati, superati con laboratori accreditati, al fine di facilitare il rilascio del marchio CE; Richiesto l’estensione dei brevetti per Europa, USA, Israele, Cina, Giappone, Australia e Canada; Creato una camera bianca per la produzione interna dei dispositivi medici; Avviato la certificazione dei dispositivi Ematik ad uso umano, completando la fase preclinica con successo.
“Con questa nuova campagna di equity crowdfunding vogliamo accelerare l’accesso sui mercati esteri e completare gli studi clinici sull’uomo di Ematik Patch. Per questi motivi siamo alla ricerca di investitori, insieme ai quali prendere parte al cambiamento e porre le basi per la medicina del futuro!” – conclude Riccardo Della Ragione CEO di Prometheus.