Primo soccorso: 600 esperti a confronto
Oltre 600 tra medici, infermieri, operatori sanitari e professionisti del soccorso si confronteranno al Palacongressi di Rimini il 16, 17 e 18 dicembre al convegno promosso da IRC, Italian Resuscitation Council, società scientifica e associazione senza scopo di lucro che riunisce medici, infermieri e operatori esperti in rianimazione cardiopolmonare. Al centro dei lavori le nuove linee guida europee sul trattamento dell’arresto cardiaco, introdotte da European Resuscitation Council, di cui IRC è parte, e la nuova legge italiana sul primo soccorso entrata in vigore ad agosto. Sia le linee guida che la legge italiana introducono novità per coinvolgere maggiormente i cittadini nel primo soccorso, come la formazione obbligatoria a scuola per apprendere le manovre di rianimazione e l’uso del defibrillatore, manovre salvavita alla portata di tutti.
Al congresso si parlerà inoltre di un’applicazione per cellulari già attiva in Emilia-Romagna e scaricata da oltre 11.800 persone che consente di geo-localizzare 5.360 defibrillatori automatici esterni disponibili in regione e i potenziali soccorritori più vicini alla persona da soccorrere.
Gli arresti cardiaci sono ogni anno circa 60.000 in Italia e si stima che, nella metà dei casi, chi assiste intervenga con le manovra salvavita. Dallo studio europeo EuReCa Two pubblicato nel 2017, si apprende che in caso di arresto cardiaco extraospedaliero il cuore riparte in un terzo dei casi ma la sopravvivenza alla dimissione dall’ospedale è in media dell’8%. In Italia la capacità di far ripartire il cuore è risultata del 42,7% con una sopravvivenza alla dimissione dall’ospedale migliore rispetto alla media europea.
Giuseppe Ristagno, presidente di Italian Rescuscitation Council osserva: “Il coinvolgimento nella catena dei soccorsi dei cittadini che assistono a un arresto cardiaco è essenziale perché la possibilità di sopravvivenza diminuisce del 10% per ogni minuto che passa. La normativa italiana fissa alcuni punti fondamentali cui bisogna dare subito applicazione concreta come la formazione a scuola, la presenza più capillare dei DAE sul territorio e la loro mappatura, l’obbligo per il 112/118 di dare ai cittadini che segnalano un’emergenza le istruzioni su come riconoscere un arresto cardiaco e intervenire con massaggio cardiaco e defibrillazione”.
Anche l’introduzione di applicazioni per cellulari che consentano di individuare rapidamente i DAE presenti sul territorio è tra le misure previste dalla legge italiana e dalle linee guida europee aggiornate e pubblicate all’inizio del 2021 dallo European Resuscitation Council, di cui IRC è parte, sulla base delle raccomandazioni di International Liaison Committee on Resuscitation, consenso mondiale sul trattamento dell’arresto cardiaco.
Una sessione del congresso di IRC sarà dedicata proprio a un’innovativa applicazione per cellulari, introdotta già nel 2017 dal 112/118 dell’Emilia-Romagna che consente di geo-localizzare 5.360 defibrillatori disponibili in regione e i potenziali soccorritori più vicini alla persona da soccorrere. L’applicazione è gratuita, completamente integrata con il software delle le Centrali Operative del 112/118 e può essere scaricata dai cittadini maggiorenni che intendono dare la loro disponibilità a intervenire in caso di arresto cardiaco, in attesa che arrivino i soccorsi e sempre in coordinamento con il 112/118. Chi ha scaricato DAE RespondER e si è registrato lasciando i suoi dati, tra cui i Comuni in cui può intervenire, riceve in caso di emergenza nella sua zona una notifica sul cellulare. Se conferma di poter intervenire in quel momento riceve istruzioni, grazie alla geo-localizzazione, su come raggiungere il luogo dell’emergenza e sui DAE disponibili in zona. DAE RespondER è stata scaricata ad oggi da oltre 11.800 persone che vivono in Emilia-Romagna, con 200 nuove registrazioni ogni mese.
Il congresso di IRC prevede inoltre un confronto sull’introduzione a scuola della formazione sul primo soccorso che con la nuova normativa italiana è diventata obbligatoria. IRC sta già collaborando con esperti del Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia, nell’ambito del progetto europeo Lifeforce, per definire materiali didattici utili al corretto insegnamento agli studenti della scuola primaria delle manovre salvavita. IRC ha già sviluppato un’ampia esperienza nelle scuole con numerosi insegnanti formati e decine progetti educativi portati avanti negli ultimi anni. All’Istituto Aldini Valeriani di Bologna, per esempio, è stato attivato un laboratorio per insegnare la rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore, anche attraverso la realtà virtuale, per il quale IRC ha offerto supporto tecnico-scientifico. Il laboratorio è nato su iniziativa di un’insegnante che 3 anni fa salvò un suo allievo grazie al massaggio cardiaco.
Essenziale per rendere più rapido l’intervento in caso di arresto cardiaco è il ruolo del 112/118 che, in base alla nuova normativa dovrà fornire alle persone che segnalano l’emergenza le istruzioni per riconoscere l’arresto cardiaco, per fare il massaggio cardiaco e per utilizzare il DAE. Una sessione del Congresso di IRC sarà dedicata proprio all’adozione da parte del 112/118 di istruzioni omogenee e chiare finalizzate a una comunicazione efficace con i cittadini.