Nel primo semestre del 2021, Boehringer Ingelheim ha reso disponibili farmaci innovativi a persone e animali in tutto il mondo, più di quanto non avesse mai fatto prima. Il successo dell’azienda si basa su un ricco portafoglio in Ricerca e Sviluppo, focalizzato soprattutto sulle malattie con elevate esigenze mediche ancora insoddisfatte. Le attività di Ricerca e Sviluppo in Human Pharma comprendono oltre 60 nuovi composti, circa 100 progetti clinici e preclinici che potrebbero portare alla domanda di approvazione per ben 15 farmaci entro il 2025.

Nel mese di luglio, Boehringer Ingelheim ha inoltre presentato un’importante innovazione per il trattamento dello scompenso cardiaco con empagliflozin. Sono più di 60 milioni i pazienti che soffrono di questa malattia in tutto il mondo, e circa la metà di essi è affetta da scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata, una sindrome in cui il ventricolo sinistro del cuore non è in grado di riempirsi adeguatamente, con conseguente minor afflusso di sangue a tutto il corpo. Un recente studio ha dimostrato un rischio significativamente più basso di ricovero in ospedale per scompenso cardiaco o mortalità per cause cardiovascolari con empagliflozin nei pazienti adulti affetti da HFpEF. Se sarà approvato, empagliflozin diventerà la prima e unica terapia con efficacia clinicamente dimostrata per migliorare gli outcome nell’intero spettro dei pazienti con scompenso cardiaco, indipendentemente dalla frazione di eiezione. Nel mese di giugno, la Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per empagliflozin nel trattamento dell’adulto con scompenso cardiaco cronico sintomatico con frazione di eiezione ridotta.

“Nonostante i progressi in medicina degli ultimi decenni, ci sono ancora molte malattie per le quali non sono ancora disponibili cure adeguate. Ecco perché noi di Boehringer Ingelheim ci concentriamo su aree in cui la necessità di innovazione medica è elevata”, ha affermato Hubertus von Baumbach, Presidente del Consiglio di Amministrazione. “Nel primo semestre del 2021, la nostra intensa attività di Ricerca e Sviluppo ha fatto ulteriori progressi decisivi, e questi successi in medicina potrebbero migliorare la vita di milioni di pazienti in tutto il mondo”.

Boehringer Ingelheim ha anche fatto importanti passi avanti nell’area dei disturbi neuropsichiatrici, che includono due studi di fase II, attualmente in corso. Alla fine di maggio, Boehringer Ingelheim ha annunciato che la Food and Drug Administration statunitense ha concesso la Breakthrough Therapy Designation per BI 425809, un componente fondamentale del programma di ricerca sulla salute mentale dell’azienda destinato al trattamento dei disturbi cognitivi associati alla schizofrenia. Boehringer Ingelheim ha anche annunciato l’avvio dell’innovativo programma di studi clinici CONNEX di fase III per la valutazione della sicurezza e dell’efficacia di BI 425809, un nuovo inibitore del trasportatore 1 della glicina, nel migliorare la funzione cognitiva nell’adulto affetto da schizofrenia.

L’azienda ha integrato le proprie capacità di ricerca e sviluppo e le proprie attività in medicina con ulteriori partnership di alto profilo, tra cui quelle nei settori dell’informatica quantistica e della scienza dei dati. A giugno, Boehringer Ingelheim è diventata uno dei soci fondatori del Quantum Technology and Application Consortium, che riunisce dieci delle principali aziende tedesche attive nello studio di nuove applicazioni industriali per l’informatica quantistica. L’informatica quantistica ha un enorme potenziale per la ricerca e lo sviluppo in ambito farmaceutico, soprattutto per i processi di ricerca iniziali, in cui Boehringer Ingelheim ha un elevato grado di expertise.

Boehringer Ingelheim prosegue il suo impegno nella ricerca di possibili terapie contro il virus SARS-CoV-2. A luglio, l’azienda ha annunciato che concentrerà la sua ricerca relativa alla terapia per il COVID-19 sullo sviluppo del farmaco alteplase come potenziale trattamento per i pazienti affetti da COVID-19 con gravi problemi respiratori, come la sindrome da distress respiratorio acuto. La decisione si basa sui dati favorevoli relativi a sicurezza ed efficacia provenienti da un’analisi ad interim dello studio di fase II/III TRISTARDS, a seguito del completamento della parte di fase 2b dello studio che ha incluso 62 pazienti. Il programma di sviluppo di BI 767551, l’anticorpo neutralizzante del virus SARS-CoV-2, sarà interrotto poiché lo stato attuale della pandemia rende difficile progredire ulteriormente con lo sviluppo clinico di questo anticorpo e renderlo disponibile ai pazienti entro un lasso di tempo ragionevole per contribuire contro la pandemia di COVID-19 stessa.

Dopo un ottimo esercizio 2020, Boehringer Ingelheim ha proseguito il trend positivo anche nel primo semestre del 2021. Nei primi sei mesi, l’azienda ha realizzato un fatturato netto di 9,8 miliardi di euro, in crescita del 5,8%. Alla crescita del fatturato netto hanno contribuito tutti e tre i segmenti di business: Human Pharma, Animal Health e Biopharmaceutical Contract Manufacturing.

“Insieme ai nostri collaboratori, nel primo semestre dell’anno abbiamo raggiunto solidi risultati finanziari, nonostante il continuo impatto della pandemia di COVID-19”, ha affermato Michael Schmelmer, membro del Consiglio di Amministrazione e responsabile delle funzioni di Gruppo e Finanziarie. “Vediamo che in molti Paesi la gente evita di andare dal medico a causa del COVID-19, anche se ha urgente bisogno di diagnosi e cure. Questo mancato trattamento pone un serio problema medico, che dobbiamo tenere ancora di più in considerazione mentre combattiamo la pandemia”.

Nel settore dei farmaci per uso umano, nel primo semestre dell’anno Boehringer Ingelheim ha realizzato un fatturato netto di 7,1 miliardi di euro, pari al livello elevato dello scorso anno. Al netto degli effetti di cambio, il fatturato netto è aumentato del 5% su base annua.

La crescita in Human Pharma continua a essere guidata dall’inibitore SGLT-2 JARDIANCE e dal farmaco utilizzato in ambito respiratorio OFEV. Il fatturato netto generato da JARDIANCE è aumentato del 17,2% per un totale di 1,4 miliardi di euro. Boehringer Ingelheim ha co-sviluppato e commercializza JARDIANCE insieme a Eli Lilly and Company. Il fatturato netto OFEV è aumentato del 28,9%, pari a 1,2 miliardi di euro. OFEV è approvato per il trattamento di pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica in più di 80 Paesi, da malattia interstiziale polmonare associata a sclerosi sistemica in più di 70 Paesi e da altre malattie polmonari interstiziali fibrosanti croniche con fenotipo progressivo in più di 60 Paesi.

Boehringer Ingelheim ha in corso una serie di progetti di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per la salute degli animali da compagnia e da allevamento. Un esempio è lo studio clinico sul velagliflozin, un inibitore del SGLT2 con potenziale terapeutico per il trattamento del diabete nel gatto. Velagliflozin è stato sviluppato principalmente per l’uso nel trattamento del diabete di Tipo 2 nell’uomo per abbassare la glicemia, ora offre un’opportunità di applicazione anche in veterinaria. A complemento del proprio portafoglio di ricerca e sviluppo, Boehringer Ingelheim ha stretto nuove promettenti partnership nel campo della salute degli animali tra cui, nel primo semestre del 2021, una collaborazione con PetMedix per lo sviluppo di terapie anticorpali nuove e innovative per gli animali da compagnia, e con Lifebit Biotech per rilevare e segnalare tempestivamente focolai di malattie infettive a livello globale utilizzando l’Intelligenza Artificiale.

Nel primo semestre del 2021, Boehringer Ingelheim ha generato un fatturato netto di circa 2,3 miliardi di euro nel settore veterinario. In questo mercato, altamente competitivo, al netto degli effetti valutari, le vendite su base annua sono aumentate del 9,6%.

L’antiparassitario per cani NEXGARD è rimasto il prodotto più venduto, con una crescita del 16,4% e un fatturato netto di 488 milioni di euro. FRONTLINE, indicato per il trattamento e la prevenzione di pulci, zecche e pidocchi in cani e gatti, ha generato un fatturato netto di 267 milioni di euro, in crescita dell’8,9%.

Il fatturato netto conseguito con HEARTGARD, il prodotto per la prevenzione della filaria nel cane, è leggermente diminuito, con 173 milioni di euro, che rappresenta un -0,2%. Il fatturato netto ricavato con il vaccino per suini INGELVAC CIRCOFLEX ha continuato a recuperare in molti Paesi con la diminuzione della peste suina africana. Le vendite di INGELVAC CIRCOFLEX sono cresciute del 18,1%, per un totale di 145 milioni di euro.

La domanda nel settore della produzione biofarmaceutica per conto terzi rimane elevata. Il fatturato netto è aumentato dell’1,1% (su base annua e al netto degli effetti di cambio), per un totale di 322 milioni di euro. Boehringer Ingelheim sta ulteriormente espandendo la propria capacità di produzione biofarmaceutica per continuare a soddisfare la crescente domanda. L’azienda inaugurerà il suo impianto di coltura cellulare su larga scala (LSCC) a Vienna, in Austria, a ottobre, con una capacità di produzione fino a 150.000 litri per i prodotti Boehringer Ingelheim e per la produzione conto terzi.