Primo intervento di chirurgia protesica alla spalla con realtà aumentata
Primo intervento al mondo di chirurgia protesica alla spalla con realtà aumentata NextAr. L’intervento di protesizzazione alla spalla destra con impianto inverso è stato eseguito a Parma presso l’ospedale Piccole Figlie Hospital, appartenente al Gruppo Lifenet, dall’equipe dal dottor Piero Budassi su una paziente di 80 anni che soffriva di omartrosi destra con idrarto importante.
“Si è trattato di un difficile intervento di ricostruzione protesica – precisa Budassi – in una spalla molto rovinata con la parte scapolare tanto compromessa da necessitare di un innesto osseo a ricostruzione dell’anatomia e della normale biomeccanica dell’articolazione”.
L’intervento si è svolto senza complicazioni. La paziente ha avuto un recupero molto veloce dal punto di vista funzionale della spalla e a breve potrà iniziare un percorso riabilitativo. Il decorso della paziente procede in completa assenza di dolore e la signora potrà lasciare oggi stesso l’ospedale.
“Per la prima volta al mondo abbiamo applicato la piattaforma NextAr, creata dall’azienda svizzera Medacta International, per un intervento alla spalla – sottolinea Budassi – ovvero una metodica di controllo dell’attività chirurgica di sala basata sulla sovrapposizione di immagini virtuali pre-programmate in fase pre-operatoria a quelle reali del chirurgo in sala operatoria. Abbiamo utilizzato tecniche di realtà aumentata grazie all’uso di un particolare tipo di occhiale che sovrappone l’immagine elaborata con il computer a quella vista direttamente dal chirurgo. Il sistema NextAr utilizzato è un passo ulteriore verso il miglior adattamento possibile di un impianto protesico al paziente, utilizzando tutti i concetti precedentemente appresi e maturati dall’industria e dalla ricerca, integrandoli con l’esperienza della Realtà Aumentata”.
La realtà aumentata permette di arricchire la percezione sensoriale umana aggiungendo informazioni al mondo reale. A differenza della realtà virtuale che prevede un’esperienza immersiva in un mondo completamente diverso da quello reale, la realtà aumentata aggiunge elementi digitali alla scena reale.
I principali vantaggi di questa metodica consistono nell’aumentare la precisione nel posizionare l’impianto e incrementare la capacità di essere integrato da un punto di vista bio-meccanico da parte dell’organismo. Questa tecnica prevede una velocità maggiore nell’esecuzione di interventi chirurgici complessi e una semplificazione delle procedure di sala. Non da ultimo va segnalato il fatto che è un eccellente sistema per introdurre metodiche di guida e di controllo a distanza per cui un chirurgo esperto a distanza può aiutare e seguire un altro collega nell’esecuzione di interventi particolari.
“Nel caso in questione – sottolinea Budassi – la tecnologia mi ha offerto la possibilità di vedere e seguire i piani operativi più dettagliati proiettati sulla lente degli occhiali smart”.
“Siamo orgogliosi e felici – spiega Roberto Gallosti amministratore delegato di Piccole Figlie Hospital – di essere il primo ospedale al mondo ad aver utilizzato questa tecnica per un intervento protesico alla spalla. Oggi la realtà aumentata è entrata anche nelle sale operatorie e si candida a diventare uno strumento che migliora le performance chirurgiche, contribuendo alla riduzione dei tempi degli interventi e all’aumento della precisione nell’atto chirurgico. Il futuro dell’healthcare è sempre più hi-tech e noi siamo pronti a cogliere tutte le opportunità per migliorare la qualità di vita dei pazienti che scelgono il nostro ospedale”.