È stato impiantato nei giorni scorsi dall’équipe di otorinolaringoiatria del policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo il primo impianto cocleare, in Sicilia occidentale, per curare i disturbi gravi dell’udito.
La struttura complessa di otorinolaringoiatria dell’azienda ospedaliera universitaria, diretta dal Prof. Salvatore Gallina, da così il via a un programma di trattamenti frutto di un percorso di conoscenze e competenze consolidatosi nel tempo.
L’intervento è stato eseguito dai Dottori Francesco Dispenza e Francesco Riggio, otochirurghi, su una donna di 56 anni, affetta da sordità profonda. La paziente sta bene ed è stata già dimessa. Il sistema impiantato è composto da due parti distinte: l’endoprotesi viene inserita chirurgicamente ed è composta da un insieme di elletrodi e da un ricevitore/ stimolatore; mentre l’esoprotesi viene indossata dal paziente e in genere viene posizionata dietro l’orecchio.
Le persone candidabili a questo tipo di operazione nella popolazione adulta sono quelle colpite da un tale livello di sordità per il quale le classiche protesi non sortiscono gli effetti sperati.
Il trattamento non si esaurisce nella parte chirurgica che rappresenta solo il primo step; successivamente deve essere intrapreso un programma riabilitativo progressivo in cui sono coinvolte più strutture cliniche, specialità tutte presenti all’interno del Policlinico: dalla Audiologia, diretta dal Prof. Francesco Martines, dalla Radiologia per le indagine diagnostiche preoperatorie, alla Foniatria per gli interventi riabilitativi e logopedici. L’intento futuro è quello di estendere l’applicazione degli impianti cocleari anche ai bambini per venire incontro alle numerose richieste
che pervengono dal fronte pediatrico.
“I progressi clinico-tecnologici che si sono avuti negli ultimi trent’anni – spiega il Prof. Gallina – ci permettono oggi di curare le sordità profonde in modo definito. L’impianto cocleare è il primo organo di senso artificiale che può ripristinare la funzionalità uditiva perché sostituisce completamente la parte danneggiata, stimolando elettricamente il nervo acustico. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di potenziare sempre più questa offerta di trattamento per la quale spesso i pazienti si spostano fuori regione. In particolare puntiamo ad implementare e consolidare sempre più tale attività per metterla a disposizione della comunità e poter offrire una risposta concreta alle molte richieste che provengono da utenti della Sicilia occidentale”.
“È un ambito di attività in cui come Azienda crediamo molto – sottolinea il Commissario Straordinario dell’AOU Alessandro Caltagirone – perché siamo convinti che sia compito di una struttura sanitaria creare le condizioni per potenziare l’offerta laddove vi è più richiesta per evitare soprattutto che i pazienti debbano recarsi altrove, con maggiori costi in primis per chi è direttamente coinvolto, ma anche per il nostro sistema sanitario in generale. Il policlinico Giaccone ha al suo interno tutte le competenze per poter diventare – con un incremento costante nel numero di interventi – un riferimento per la popolazione che ha il diritto di poter trovare un trattamento specialistico vicino casa”.