Una superficie di 45mila quadrati, 230 posti letto, dotazione tecnologica d’avanguardia, progettazione innovativa strutturata su percorsi distinti per infettivi e non, come la pandemia ha insegnato. E’ il profilo del nuovo ospedale di Vasto, di cui questa mattina è stato presentato il progetto nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte l’assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, e il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael.
Il voluminoso carteggio è parte integrante di una delibera adottata in giornata dalla Asl e trasmessa ufficialmente al Ministero, unitamente al progetto per il nuovo ospedale di Lanciano.
“Abbiamo rispettato pienamente il cronoprogramma che ci eravamo dati – ha esordito l’assessore Verì – perché il tempo dell’attesa è finito, ora si passa ai fatti. Quello che presentiamo al Ministero è un progetto stilato secondo le indicazioni contenute nelle nuova rete regionale, ma predisposto a un possibile ampliamento in termini di posti letto in una seconda fase, perché un ospedale di confine può coltivare ambizioni di crescita, guardando a sud. Abbiamo già a disposizione 80 milioni di euro per realizzare il nuovo presidio, mentre per la seconda fase ne occorrerebbero altri 40 circa, che siamo impegnati a reperire”.
I dettagli tecnici sono stati illustrati dal direttore generale: “Sarà un ospedale concepito secondo modelli di progettazione avanzata – ha sottolineato Schael – con tre ingressi distinti per emergenza, pazienti da ricoverare ed esterni che accedono alla specialistica ambulatoriale, e a caratterizzazione fortemente tecnologica. Per le caratteristiche che ha esprimerà una forte capacità attrattiva, sia per gli utenti sia per il personale. Con i nostri tecnici abbiamo lavorato sodo per approdare a questa progettazione stando dentro i tempi del mandato della Regione, ma sarà ancora più entusiasmante realizzarlo nei tre anni previsti”.
Il nuovo ospedale, che sarà dotato delle unità operative previste nel documento di programmazione adottato dalla Regione Abruzzo, si svilupperà su due piani interrati, dove trovano collocazione le aree dell’emergenza e intensiva, l’emodinamica, la radiologia e i servizi in generale, e tre sopraelevati, che accolgono gli ambulatori, la neurologia con la stroke unit, e le degenze suddivise in area chirurgica e medica. Prevista la esternalizzazione di servizi no core quali sterilizzazione, cucina e lavanolo. A tale proposito Schael ha sottolineato che neanche un metro è stato sprecato per attività che non fossero di tipo assistenziale “perché la nostra vocazione è curare e solo su quella dobbiamo concentrarci”.
A margine della conferenza stampa l’assessore Verì, Schael e il direttore sanitario, Angelo Muraglia, hanno incontrato una delegazione di sindaci dell’Alto Vastese che hanno chiesto con forza la riattivazione delle postazioni di guardia medica sospese temporaneamente per mancanza di medici.
Tutti hanno assunto l’impegno a trovare una soluzione: la Regione nell’arruolamento dei tirocinanti, la Asl nel coinvolgimento dei medici di medicina generale sul prolungamento degli orari negli ambulatori dei piccoli paesi, i sindaci nel reperire medici residenti nel territorio disponibili a coprire i turni nelle sedi scoperte.