Un’apparecchiatura che supporta il prelievo di organi e tessuti dopo che il cuore ha smesso di battere è la donazione presentata nella sede della Struttura di Anestesia e Rianimazione dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Cardiohelp di Getinge è un sistema tecnologicamente avanzato per l’ossigenazione extracorporea a membrana. Grazie a un sofisticato meccanismo di pompaggio, infatti, supplisce all’immobilità del cuore, mantenendo attiva la circolazione sanguigna e l’ossigenazione ottimale di organi quali fegato, reni e polmoni che divengono, quindi, prelevabili.
Il progetto di raccolta fondi, che ha coperto il costo dell’apparecchiatura, pari a 140.000 euro, è stato promosso da Grade e Associazione Lodini per la ricerca in chirurgia e ha potuto contare sul concreto sostegno di Fondazione Manodori, Interpump Group, Fondazione Gruppo Ceramiche IRIS, AIDO, Avis Rubiera.
Il sistema Cardiohelp contribuirà ad aumentare il numero dei prelievi e, di conseguenza, quello dei trapianti d’organo e di tessuto, con positivo impatto sulle liste d’attesa.  
In Emilia Romagna si è assistito negli ultimi anni, grazie alla ECMO, a un aumento del 20% delle donazioni. A Reggio Emilia quest’attività è iniziata nel 2019, in virtù della collaborazione con altri centri ospedalieri dotati della tecnologia per ECMO e delle rispettive equipe, inizialmente Parma, poi Cesena, con il coordinamento del Centro Regionale Trapianti dell’Emilia Romagna.
L’apparecchiatura è utilizzata da personale appositamente formato, in particolare medici rianimatori e tecnici della Fisiopatologia cardiocircolatoria e Perfusione cardiovascolare.
L’esperienza maturata in questi anni ha portato a undici donazioni a cuore fermo eseguite dai professionisti medici, infermieri e perfusionisti dell’azienda sanitaria reggiana che hanno consolidato competenze adeguate all’utilizzo autonomo di una tecnologia tanto complessa, ai fini dei prelievi d’organo, arrivando a dare un contributo significativo alla riduzione dell’attesa dei pazienti ai quali un trapianto può salvare la vita.

“Siamo profondamente grati” ha commentato il Direttore generale Cristina Marchesi “per questa convergenza di impegno e interesse verso un settore, quello dei trapianti, che merita di crescere e consolidarsi nelle dotazioni tecnologiche e nella consuetudine della cittadinanza a considerare la donazione di organi e tessuti quale atto di generosità infinita nei confronti del prossimo. Ringrazio anche l’equipe dei nostri professionisti per l’impegno nell’arricchire e consolidare le proprie competenze, mettendole a disposizione delle nostre strutture e dei pazienti”.
“Siamo stati lieti di promuovere come GRADE questa cordata di associazioni ed imprenditori per l’acquisizione di uno strumento finalizzato ai trapianti d’organo” ha dichiarato il Presidente di GRADE Francesco Merli “Come Fondazione legata all’Ematologia veniamo dalla lunga esperienza con i trapianti di midollo osseo e sappiamo bene l’importanza di una procedura trapiantologica per la risoluzione di patologie complesse. Inoltre salutiamo sempre con favore situazioni in cui emerge il gioco di squadra di differenti realtà a favore della salute dei cittadini”.

Nonostante il lungo periodo pandemico dovuto al Covid 19 abbia messo a dura prova l’organizzazione del lavoro nelle Terapie Intensive italiane, nell’anno 2021 l’attività donativa sviluppata all’Arcispedale Santa Maria Nuova ha rispettato gli obiettivi indicati dal Centro Regionale Trapianti dell’Emilia Romagna.
Sotto la responsabilità della dott.ssa Elisa Becchi e il coordinamento infermieristico di Alessandro Grandi, l’Ufficio Donazione Organi e Tessuti del Santa Maria Nuova ha svolto un ruolo fondamentale nell’individuazione dei donatori, riuscendo a preservare l’operatività quotidiana senza risentire delle modifiche organizzative che hanno interessato altri settori.
È stata questa stabilità a permettere il raggiungimento degli obiettivi assegnati e lo sviluppo di un’importante attività formativa, fondamentale per il perfezionamento del percorso donativo dell’azienda sanitaria reggiana.