“Abbiamo presentato ben nove direttori di strutture operative ospedaliere e territoriali – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – questo è un momento molto importante per noi perché la precisa definizione dei ruoli in una organizzazione tanto complessa come la sanità, significa qualificare le responsabilità, avere un’organizzazione manageriale e gestionale di riferimento, creare punti di certezza. Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto dalla nostra Area del Personale ancora impegnata in altre procedure concorsuali che a breve porteranno alla nomina di altri direttori di unità operative”.
“Con ognuno dei nuovi direttori – continua Delle Donne – abbiamo definito progetti di miglioramento, valutato le opportunità di riqualificazione delle attività e creato un dialogo collaborativo. Facciamo tutti parte della stessa squadra e la loro presentazione è anche un momento di confronto con tutti gli altri direttori di unità operativa: la sanità può crescere, può aspirare a dare sempre più opportunità di cura solo quando si lavora in un clima di scambio delle competenze e delle professionalità. A ognuno di loro, alle loro equipe vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro”.
“Siamo riusciti ad attirare eccellenze anche da fuori regione – aggiunge il Direttore Generale – questo significa che siamo diventati ancora più attrattivi, che il nostro è un terreno importante di coltura scientifica e clinica. A conferma di ciò ci sono anche i dati del Piano Nazionale Esiti che mostrano una crescita verticale della nostra Asl. Attraverso l’inserimento di nuovi skill professionali stiamo mettendo un tassello importante in un quadro strategico finalizzato a migliorare i processi e le funzioni e quindi a erogare prestazioni caratterizzate da innovazione tecnologica e scientifica”.
“Il capitale umano per la nostra Asl è diventato il bene strumentale più importante – conclude Delle Donne – stiamo facendo un investimento mirato che sta dando già ottimi risultati”.
TIZIANO PIO VALENTINO, Direttore Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza dell’Ospedale di Andria, si è specializzato in Chirurgia Generale nel 2008, ha già lavorato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Andria dal 2008 al 2010 e ha nel suo curriculum professionale diverse esperienze lavorative tra la Asl e il Policlinico di Foggia dove si è occupato in particolare di gestione dei politraumi. Ha redatto e curato l’applicazione di diversi percorsi diagnostico-terapeutici relativi al trauma nell’ambito dell’emergenza-urgenza e ha svolto diversi incarichi di docenza. E’ autore di diverse pubblicazioni su riviste internazionali.
“Tra le priorità c’è sicuramente la formazione scientifica e l’addestramento iso risorse di tutto il personale della struttura con l’obiettivo di implementare il ricorso ai percorsi diagnostico terapeutici: questo consentirà di ridurre il ricorso alle consulenza specialistiche, i ricoveri impropri, i trasferimenti extra-ospedalieri e di razionalizzare la spesa farmaceutica. Sarà poi necessario ottimizzare gli attuali spazi a disposizione per creare un Nucleo Assistenziale Avanzato che consentirà di ridurre i tempi di attesa dei codici giallo e verde, di ottimizzare la fase di triage, di attivare immediatamente il percorso Stemi e Stroke e di razionalizzare le risorse umane”.
GIUSEPPE CATALDI, Direttore Anestesia e Rianimazione Ospedale di Barletta, già dirigente medico presso il Dipartimento di Anestesia e Rianimazione del Presidio Ospedaliero Universitario “S. Maria della Misericordia” dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, ha ricoperto incarichi di elevata specializzazione in “Tecniche di Anestesia Neuroassiale” e in “Ecografia in ambito Anestesiologico/Intensivo”. Le competenze professionali anestesiologiche, rianimatorie e intensivistiche acquisite ad oggi consistono in tecniche di anestesia generale, locoregionale anche ecoguidate e monitoraggio emodinamico avanzato in interventi chirurgici ad alta complessità nei pazienti con rischio operatorio elevato, tecniche di partoanalgesia peridurale, neurochirurgia e chirurgia vertebro-midollare, chirurgia plastica, cardiochirurgia. A completare il curriculum ci sono master di specializzazione in Anestesia, Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica, in Ecocardiografia Clinica, in Terapia del Dolore e in Terapia Intensiva – Clinical Competence nelle gravi disfunzioni di organo.
“Sono tanti e ambiziosi gli obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere: sicuramente sarà necessario fare degli adeguamenti strutturali sia della Rianimazione che del blocco operatorio e a questo aggiungeremo anche un upgrade tecnologico della unità operativa e della sala operatoria. Tra le priorità ci sono poi la formazione del personale e l’implementazione dei percorsi diagnostico-terapeutici, ma grande attenzione sarà riservata anche alla implementazione delle procedure finalizzate alla donazione degli organi e dei tessuti e alla ottimizzazione clinica e gestionale della terapia del dolore e delle cure palliative”.
LUIGI CORMIO, Direttore Urologia Ospedale di Andria, ha conseguito la Specializzazione in Urologia presso l’Università di Bari, il Dottorato di Ricerca in Urologia presso l’Università di Helsinki ed il perfezionamento in chirurgia percutanea della calcolosi renale presso il Central Midllesex Hospital di Londra.
Dirigente Medico presso la Divisione Clinicizzata di Urologia dell’Ospedale Di Venere di Bari con incarico di ViceDirettore si è trasferito presso l’Università di Foggia ove, da marzo 2007, è Professore Associato di Urologia, ViceDirettore della Clinica Urologica e Responsabile della Struttura di Endourologia. Docente nel corso di Laurea in Medicina e nella Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università di Foggia, è stato VicePresidente della Società Italiana di Endourologia. Ha eseguito come primo operatore oltre 5.000 interventi urologici ed è riconosciuto esperto in chirurgia uro-oncologica, endourologia, chirurgia ricostruttiva e chirurgia andrologica.
“Abbiamo già definito diverse progettualità cliniche e organizzative. Dal punto di vista clinico prevediamo di implementare la chirurgia uro-oncologica, sia nel campo delle procedure laparoscopiche e robotiche, sia nel campo delle procedure di ricostruzione vescicale dopo cistectomia, la procedure endourologiche di alta specialità, sia per il trattamento della calcolosi urinaria sia per il trattamento endourologico delle neoplasie uroteliali, la chirurgia urologica “funzionale” in ambito incontinenza urinaria, prolasso organi pelvici, disfunzione erettile e di ottimizzare il percorso diagnostico terapeutico della prostata. Da un punto di vista organizzativo miriamo ad attivare la rete formativa con la Scuola di Specializzazione in Urologia della Università di Foggia e a ottimizzare gli spazi assistenziali aziendali”.
GENNARO GADALETA, Direttore Oncologia Ospedale di Barletta, in servizio come Dirigente Medico Oncolog da 20 anni, ha maturato la propria esperienza in ambienti ospedalieri dove ha svolto attività di ricerca oggetto di numerose pubblicazioni. E’ stato vice Direttore dell’U.O.C. di Oncologia del P.O. “Mons. R. Dimiccoli” di Barletta dal 2014 e Direttore f.f. della stessa U.O.C. da aprile 2018 mentre nel 2017 ha ricevuto l’incarico di medico responsabile della unità operativa Terapie Innovative. E’ componente della Breast Unit della Asl Bt ed è autore di numerosi articoli scientifici in ambito oncologico. E’ membro delle seguenti società scientifiche: ASCO, ESMO ed AIOM.
“Naturalmente il nostro principale obiettivo è quello di garantire in maniera rigorosa ai pazienti le migliori terapie farmacologiche antitumorali oggi disponibili, adeguandole alle linee guida nazionali ed internazionali oltre che alla letteratura scientifica, in modo da offrire gli stessi trattamenti utilizzati in altri centri di eccellenza. La organizzazione della Rete Oncologica Regionale ci mette sempre di più in un’ottica di massima e continua collaborazione con tutto il territorio professionale con l’obiettivo di ridurre la mobilità intra- regionale ed extra-regionale”.
SERGIO CARBONARA, Direttore Malattie Infettive Ospedale di Bisceglie, in ruolo dal 1988, ha svolto diversi incarichi e dal 2017 è stato responsabile della unità operativa Diagnostica e terapia antimicrobica del Policlinico di Bari. Docente di Malattie Infettive presso l’Università degli Studi di Bari, ha svolto anche attività didattica extra universitaria ed è autore di diverse pubblicazioni scientifiche. E’ componente attivo di diversi gruppi di lavoro dedicati alle patologie infettive, alla farmacoresistenza e alla tubercolosi.
“La sfida posta dalle patologie infettive è divenuta negli ultimi anni progressivamente più ardua. I pazienti sono sempre più fragili e più suscettibili alle infezioni, i germi sono sempre più difficili da contrastare, il fenomeno delle infezioni ospedaliere, sia farmacosensibili che farmacoresistenti, è nella maggior parte del nostro Paese ancora molto diffuso e ben lungi dall’essere adeguatamente controllato. La risposta alla sfida per contrastare queste patologie sempre più complesse e difficili da trattare, per essere di successo, deve poter contare su un approccio sempre più fine e ultraspecialistico. Per tutto questo sono necessarie competenze specifiche, formazione, ma anche duro lavoro, ma soprattutto la capacità di riuscire ad ottenere il massimo risultato a fronte di risorse notoriamente sempre troppo inferiori a quelle richieste”.
GIUSEPPE CUCCORESE, Direttore Unità operative Medicina Interna Ospedale di Barletta, già responsabile ad interim della unità operativa di Medicina Interna dell’ospedale di Barletta, il dottor Cuccose ha ottenuto diplomi nazionali in Ecografia Clinica, Eco Color Doppler e CEUS ed Ecografia Interventistica. Ha nel suo curriculum un master in Ecografia interventistica ed è autore di oltre 100 interventi in termoablazione su tumori epatici. Docente e tutor Corso biennale Formazione Specifica in Medicina Generale, è Responsabile Ambulatorio Gastroenterologia ed Epatologia, Day Hospital e Day Service di Gastroenterologia del P.O. di Barletta. Il dottor Cuccorese è autore di 90 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali.
“In questi anni abbiamo avviato importanti progetti di miglioramento dell’offerta sanitaria e sicuramente continueremo a percorrere le strade già tracciate. Naturalmente tra i principali obiettivi c’è la formazione continua del personale sanitario, sia medico che infermieristico, e l’implementazione dei percorsi condivisi con tutte le altre unità operative presenti nella nostra struttura ospedaliera, nonché sul nostro territorio di riferimento”.
BALDASSARRE MARTIRE, Direttore Unità Operativa Pediatria Ospedale di Barletta, ha ricoperto l’incarico di alta professionalità in Immunologia ed Ematologia Pediatrica del Policlinico di Bari e ha svolto attività di ricerca clinica nel campo delle malattie rare ematologiche e immunologiche pediatriche. Coordinatore di diversi trials clinici multicentrici nazionali e internazionali, ha seguito progetto di ricerca clinico-farmacologici. E’ autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali ed è responsabile del presidio di rete nazionale per Immunodeficienze primitive dell’età pediatrica della Regione Puglia”.
“Dobbiamo lavorare sull’implementazione dei setting assistenziali del percorso nascita e diagnostico-terapeutici del neonato critico in maniera integrata con la rete materno-infatile territoriale e dei centri regionali. Tra gli obiettivi c’è l’adozione e la promozione dei protocolli diagnostico-terapeutici delle più frequenti patologie dell’età pediatrica ma anche la gestione multidisciplinare integrata sulle patologie ematologiche e immunologiche pediatriche con particolare riferimento alle malattie rare”.
RAFFAELLO BELLINO, Direttore Spesal Dipartimento di Prevenzione Asl Bt, autore e peer reviewer in ambito nazionale e internazionale di studi tecnico-scientifici sugli effetti legati alla problematica dei rifiuti ed al loro recupero e trasformazione, ha firmato oltre 100 report di epidemiologia occupazionale e manageriale sull’efficienza ed efficacia delle attività di prevenzione occupazionale, è coordinatore e componente di numerosi gruppi di lavoro regionali e nazionali e dal 2010 è componente del gruppo di progettazione dei Piani Nazionali e Regionali di Prevenzione per la sezione di Salute e Sicurezza del Lavoro e REACH. E’ dottore di ricerca in Bioetica e storia della medicina e dal 2017 è docente incaricato dell’insegnamento di “Bioethics and Moral Philosophy” nell’ambito del corso di laurea in medicina e chirurgia in lingua inglese istituito presso l’Università degli Studi di Bari
“Punteremo soprattutto sul potenziamento sulla crescita della cultura della prevenzione attraverso progetti di assistenza alle imprese e l’adozione di piani mirati di prevenzione. Tra gli obiettivi c’è l’adozione di una programmazione partecipata e trasparente delle attività di prevenzione sul territorio, ottenuta principalmente mediante l’intreccio tra epidemiologia, coinvolgimento pubblico degli stake-holders e ragione algoritmica, ma anche il potenziamento qualitativo delle attività di controllo sul territorio in una prospettiva di connubio tra ricerca scientifica ed operatività sul territorio mediante la partnership con l’Università”.
FRANCESCA CUONZO, Dipartimento di Riabilitazione Asl Bt, dirigente medico neurologo presso il servizio di Riabilitazione di Barletta, la dottoressa Cuonzo ha svolto funzioni di direzione ex art.18 ed è componente di diversi gruppi di lavoro aziendali sulla riabilitazione. Coordina un gruppo di lavoro che si sta occupando di definire il percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale dei bambini affetti da paralisi cerebrali infantili ed è componente esperto della unità di valutazione per le gravissime disabilità della Asl Bt.
“Il Dipartimento offre già interventi riabilitativi di tipo ambulatoriale, domiciliare e semiresidenziale per adulti e bambini affetti da disabilità neurologiche, cognitive o ortopediche di media-grave entità. Per ottimizzare la presa in carico in tempi sempre più ridotti, evitare disagi al cittadino e aderire alle Linee Guida Ministeriali e Regionali, dobbiamo puntare sui percorsi di integrazione ospedale-territorio come è stato già fatto, per esempio, in riferimento alla Breast Unit e ai reparti ospedalieri per acuti quali la neurologia, l’ortopedia e la neurochirurgia”.