Presentata la 23ma edizione di Exposanità
Si è svolta a Milano, nella Torre PwC, la conferenza stampa di presentazione di Exposanità, in programma a Bologna Fiere dal 17 al 19 aprile in concomitanza con Cosmofarma Exhibition. Nel claim “Ci sta a cuore chi cura”, scelto da Exposanità per l’edizione 2024, è racchiuso l’impegno per la sanità italiana che da oltre 40 anni caratterizza la manifestazione. Ma non solo. In quella frase c’è anche tutto il senso dell’urgenza di tutelare chi nella sanità italiana lavora: i suoi professionisti. Lo stesso claim è stato declinato per la campagna “Ci sta a cuore il SSN” che Exposanità ha ideato per il 45esimo anniversario del SSN e alla quale tutti possono partecipare: i professionisti della sanità oltre che tutti i cittadini italiani. Tra le attività dedicate a questo importante traguardo della sanità pubblica italiana, verrà infatti proposto ai cittadini, al mondo delle istituzioni e delle politiche sanitarie, alle aziende, alle associazioni di volontariato in sanità, di raccontare tramite script, o video, perché hanno a cuore il SSN.
Riforme dei servizi sanitari, potenziamento della rete di assistenza, processo di digitalizzazione e innovazione tecnologica, personale sanitario e socio sanitario, ospedale a impatto zero, disabilità e soluzioni per una vita indipendente, riforma dei servizi di pronto soccorso: questa è solo una parte dei temi che Exposanità affronterà con la partecipazione delle istituzioni, dei protagonisti della sanità italiana e delle più importanti realtà produttrici che con il loro apporto concorrono all’ammodernamento del SSN.
La mattinata si è aperta con il saluto di Antonio Bruzzone, Ceo BolognaFiere Group: “Cosmofarma ed Exposanità sono eventi molto importanti per il Gruppo BolognaFiere e grazie al lavoro del team di Francesca Ferilli e di BOS abbiamo la leadership nazionale negli eventi espositivi dedicati al mondo della Sanità a 360 gradi. L’industria di dispositivi medici, prodotti e tecnologie a servizio di Ospedali, Rsa e cure domiciliari è in continuo sviluppo perché dopo la pandemia abbiamo capito bene quanto importante e preziosa sia non solo la prevenzione, ma anche il sostegno alle fragilità, ai grandi anziani, alle persone con disabilità. Voglio quindi ringraziare le oltre 75 associazioni di categoria che rendono l’appuntamento biennale di Exposanità, il punto di riferimento nazionale”.
A seguire è intervenuto Andrea Fortuna, Partner PwC Italia, Healthcare Pharmaceuticals & Life Sciences Leader che ha presentato in sintesi i risultati dell’indagine Hopes and Fears Global Workforce condotta da PwC per analizzare l’opinione di quasi 54.000 persone che lavorano in 46 Paesi: “Tra tutti, gli oltre 5.000 professionisti del settore della salute sembrano accusare più pressione in quanto sono sottoposti a maggiori carichi di lavoro, fenomeno prevalentemente imputabile alla carenza di risorse- spiega Fortuna – Stupisce che i professionisti del settore, in particolare gli italiani, siano meno preparati ad affrontare le innovazioni tecnologiche e gli impatti che queste avranno sul proprio lavoro. Emerge la necessità di nuove skill tecniche, anche se le soft skill sono percepite più rilevanti per il proprio sviluppo professionale. Dalla survey emerge che, per rispondere alle esigenze in continua trasformazione del settore della salute, occorre investire sul capitale umano e in particolare su skill tecnologiche e digitali”.
Ivo A. Nardella, amministratore delegato Bos Srl:“La manifestazione nasce da un rapporto quotidiano che abbiamo con i professionisti del settore socio-sanitario, con i quali cerchiamo di raccontare sulle testate del Gruppo l’evoluzione delle professioni e del comparto. Lo raccontiamo fisicamente in fiera, sui social, nelle nostre pubblicazioni e incontri: è una connessione costante quello che vogliamo fare, mantenere il contatto tra tutte queste figure.”
“Il titolo scelto da quest’anno da Exposanità ‘Ci sta a cuore chi cura’ racchiude le più importanti tematiche che la FNOPI affronta, giorno dopo giorno, nel suo lavoro di tutela e valorizzazione del lavoro dei professionisti – in particolare degli infermieri e delle infermiere – nel Servizio Sanitario Nazionale”, ha detto Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche. “Temi come la valorizzazione del personale infermieristico, la necessità di lavorare su competenze sostenendo i percorsi professionali, la retribuzione, i nuovi modelli di prossimità e l’evoluzione digitale della tecnologia sanitaria sono nodi da sciogliere, insieme, per garantire ai cittadini la tenuta del SSN e un alto livello di assistenza.”.
“In una sanità pubblica in forte evoluzione le competenze richieste alla professione di Fisioterapista giocano su ambiti già a suo tempo previsti dal legislatore nella scrittura del nostro profilo, che non limita l’intervento del fisioterapista alla riabilitazione, ma include anche la prevenzione e la cura di problematiche sia muscoloscheletriche sia neuromotorie e viscerali. – così ha aggiunto Giuseppe Tedesco, Consigliere Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti e Vicepresidente Ordine dei Fisioterapisti di Piemonte e Valle d’Aosta.- La logica prestazionale che permea fortemente le attuali prassi lascerà gradualmente il posto, coi nuovi modelli descritti dal legislatore, ad un approccio di presa in carico globale della persona con una visione relativa alla sua salute in generale e alla sua piena partecipazione malgrado le limitazioni date da determinate condizioni di salute, e questa evoluzione è pienamente in accordo con lo spirito che da sempre ha animato la professione del fisioterapista.”.
Elena Menichini, Associazione Ausili di Confindustria Dispositivi Medici, ha illustrato l’andamento del mercato: “Il settore dei dispositivi medici in Italia genera un mercato che vale 18,3 miliardi di euro tra export e mercato interno e conta 4.641 aziende, che occupano 117.607 dipendenti. Si tratta di un tessuto industriale molto eterogeneo, caratterizzato da innovazione e specializzazione, dove le piccole aziende convivono con i grandi gruppi. Gli effetti negativi di misure legislative penalizzanti per le imprese oggi frenano il mercato, creando un clima di incertezza, che non fa bene al tessuto industriale e al nostro Paese perché non consente visibilità e pianificazione degli investimenti e quindi la crescita”. Per esempio, ha aggiunto, “finché non si crea un meccanismo dinamico sui LEA in grado di adeguare le tariffe dei dispositivi medici al contesto dinamico del mercato, il rischio è che molte imprese non vedano convenienza a far entrare l’innovazione nel sistema. Sarebbe importante creare, invece, le condizioni per rilanciare la nostra Sanità che, con le tecnologie che produciamo, può essere altamente innovativa e generare esternalità positive con reale riduzione dei costi per il sistema”.
Infine la parola è passata a Marilena Pavarelli, project manager Exposanità: “Consideriamo da sempre le soluzioni offerte dal mercato, unite alle capacità organizzative, gestionali e cliniche dei professionisti, le leve strategiche per una sanità efficace e sostenibile. Ed è proprio a questi due aspetti che guarderemo con le 400 e più aziende presenti in manifestazione e le oltre 200 iniziative formative in programma”. Ad Exposanità 2024, ha aggiunto, “sarà possibile toccare con mano innovazioni e tecnologie per l’ospedale, la riabilitazione, l’assistenza agli anziani, la disabilità, l’ortopedia, la sanità digitale. Ma la manifestazione sarà anche l’occasione per confrontarsi sulle grandi questioni organizzative e gestionali della sanità di domani: le cure territoriali, l’impronta ecologica dei servizi sanitari, la gestione della non -autosufficienza, le potenzialità e i limiti del digitale per la sanità, le politiche per la vita indipendente, la valorizzazione del capitale umano”. Tema quest’ultimo, ha concluso Pavarelli, “a cui l’edizione 2024 di Exposanità è dedicata. Non esiste possibilità di sviluppo per i servizi sanitari e socio sanitari in assenza di personale competente, motivato, valorizzato. Occorre ripartire da qui per sciogliere i molti nodi che ancora la sanità deve affrontare. E che non possono essere superati senza il suo asset più prezioso: le persone”.
Anche quest’anno sono moltissimi gli appuntamenti in calendario. L’edizione 2024 di Exposanità non poteva che aprirsi con un tema cruciale: la grande crisi del capitale umano in sanità, per medici, infermieri e personale sociosanitario. Per l’87% dei medici e dirigenti sanitari la propria vita è insoddisfacente, il 96,5% avverte un eccessivo carico di lavoro e il 72% ha pensato di lasciare il lavoro nel Servizio sanitario nazionale per trasferirsi all’estero. Sono i dati di un sondaggio di Anaao-Assomed, realizzato su un campione rappresentativo di medici. Il 17 aprile, alle ore 10, si svolgerà il convegno inaugurale “Investire sui professionisti per la tenuta del SSN”, moderato dal giornalista de Il Sole24Ore, Marzio Bartoloni e con la partecipazione di Nino Cartabellotta, Fondazione Gimbe.
Tante le iniziative speciali su cui punta Exposanità anche per l’edizione 2024. Ampio spazio, innanzitutto, alla riabilitazione con un ciclo di incontri per affrontare tematiche su cui lavorare per ricostruire un progetto di vita indipendente. Di estrema attualità è il Focus Pronto Soccorso: un’area dimostrativa mirata a mettere in luce soluzioni tecnologiche e organizzative per la gestione delle emergenze. Il 18 aprile si svolgerà il convegno “Le nuove sfide dell’Ospedale 4.0. Ripensare il Pronto Soccorso” organizzato da CNETO, Centro nazionale per l’edilizia e la tecnica ospedaliera: la progettazione di strutture sanitarie richiede un approccio sensibile volto a minimizzare la percezione di alienazione e offrire uno spazio terapeutico accogliente e confortevole per gli utenti. L’attenzione a temi come sicurezza, sostenibilità ambientale, comfort e benessere, richiede una riorganizzazione complessiva del processo progettuale.
La conservazione del SSN e della sua vocazione universalistica necessitano dell’importante apporto che le nuove tecnologie mettono al servizio della sanità. A Exposanità 2024 si affronteranno quindi i temi della digitalizzazione e della ridefinizione del setting di cura, approfondendo come il digitale, attraverso l’intelligenza artificiale, l’utilizzo dei big data e la robotica possano contribuire ad una vera territorializzazione delle cure. Se ne discuterà nel convegno, organizzato da Exposanità, “Intelligenza artificiale in sanità: le applicazioni per la medicina e per l’organizzazione dei servizi”.
Torna anche quest’anno l’iniziativa Sanità Digitale, per offrire nuovi servizi tecnologici e promuovere le apparecchiature più all’avanguardia ed è confermata, l’area destinata alle discipline sportive, in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico – Comitato Regionale Emilia-Romagna. Durante le tre giornate di manifestazione i visitatori potranno assistere ad un ciclo di tornei e gare animate da protagonisti del mondo dello sport, atleti e campioni paralimpici.