DSC_0418 Prestigioso riconoscimento per l’Azienda USL valdostana: il 17 aprile scorso, in occasione di una cerimonia svoltasi presso il Politecnico di Milano – Dipartimento di Ingegneria Gestionale, è stato consegnato al Responsabile del Sistema Informatico e Tecnologie, Paolo Cavalieri, un premio nazionale per il progetto “Nuovi modelli organizzativi sui processi dematerializzati”.

E’ la prima volta che l’Azienda sanitaria valdostana partecipa al concorso indetto dall’Osservatorio ICT (Information & Communication Technology) in Sanità, giunto quest’anno alla 3° edizione. Quella del 2012, aperta ad aziende sanitarie e ospedaliere, ad istituti di ricerca pubblici e privati e ad imprese private erogatrici di servizi sanitari, ha contato la presenza di ben 59 partecipanti. L’USL Valle d’Aosta è stata premiata nella categoria “Dematerialzzazione dei documenti e revisione dei processi in Sanità”.

Il primo progetto di dematerializzazione (ovvero il processo di digitalizzazione dei documenti cartacei e relativa introduzione della firma digitale) interno alla USL è stato avviato ne 2006 e ha interessato la documentazione clinica prodotta dal Dipartimento di Diagnostica per Immagini. In contemporanea è stato implementato il sistema RIS-PACS, primo sistema che a livello nazionale ha previsto l’utilizzo routinario e sistematico della firma digitale per i referti radiologici e la conservazione sia di referti che di immagini. A tutt’oggi ammontano a circa 1.000.000 i referti dematerializzati. Nel 2010 si è aggiunta la gestione dematerializzata dei referti di Pronto Soccorso (circa 80.000) che vengono firmati digitalmente.
Nel 2011 l’Azienda ha deciso di estendere i servizi di firma digitale e conservazione sostitutiva a gran parte della documentazione clinica e, in modo particolare, ai documenti che il Ministero della Salute, nelle Linee Guida del Tavolo Sanità Elettronica, ha indicato come prioritari da gestire nel fascicolo Sanitario Elettronico: referti e immagini di Diagnostica per Immagini, Patient Summary, Verbali di Pronto Soccorso, referti di Laboratorio Analisi, referti di Anatomia Patologica, verbali di atti operatori, lettere di dimissioni.
E stata inoltre introdotta e sperimentata la firma digitale remota HSM. Si tratta di una tipologia di firma digitale che si configura come un servizio online, accessibile via rete, nel quale la chiave privata del firmatario viene conservata assieme al certificato di firma, all’interno di un server remoto sicuro (basato su un HSM – Hardware Security Module) da parte di un Certificatore Accreditato.
Il firmatario viene identificato dal servizio che autorizza l’apposizione della firma tramite un meccanismo di sicurezza
Più in generale, l’obiettivo che si è posto l’Azienda è quello di arrivare, nell’arco di 5 anni, alla totale dematerializzazione dei documenti clinici, includendo la Cartella clinica nella sua interezza.
Punto di forza del progetto è stato la creazione di uno specifico Ufficio Dematerializzazione, con il compito di supportare l’intero percorso a partire dalla progettazione reparto per reparto e di provvedere alla reingegnerizzazione dei processi, alla formazione e alla realizzazione dei flussi dematerializzati. Il nuovo Ufficio supporta, inoltre, l’organizzazione di eventi e programmi di comunicazione interni ed esterni e di piani di formazione.

Il progetto dell’Azienda USL è stato premiato per:
• l’approccio ai processi di dematerializzazione che ha permesso di coniugare lo sviluppo degli aspetti tecnologici con gli aspetti organizzativi necessari a definire in modo chiaro e condiviso ruoli e responsabilità;
• il modello di riferimento utilizzato per la revisione organizzativa, che fonde aspetti di natura archivistica e normativa;
• il largo coinvolgimento degli attori aziendali interessati che hanno partecipato al processo di messa a punto della soluzione;
• l’utilizzo della firma digitale remota HSM, prima esperienza assoluta in una realtà sanitaria.