Il Comitato per Medicinali per Uso Umano dell’Agenzia Europea per i Medicinali ha espresso parere favorevole per dupilumab nel trattamento di una terza patologia. Il CHMP ha infatti raccomandato l’approvazione di dupilumab come terapia aggiuntiva ai corticosteroidi intranasali nel trattamento di pazienti adulti con rinosinusite cronica grave con poliposi nasale quando la terapia sistemica con corticosteroidi e/o l’intervento chirurgico non consentano un adeguato controllo della malattia. Una volta approvato, dupilumab sarà il primo farmaco biologico disponibile nell’Unione Europea per il trattamento di questi pazienti.
Il parere favorevole del CHMP si basa su due studi clinici registrativi di fase 3 che hanno valutato il trattamento con dupilumab in aggiunta allo standard di cura rappresentato dai corticosteroidi intranasali rispetto al placebo più corticosteroidi intranasali. La decisione finale della Commissione Europea è attesa nei prossimi mesi.
Dupilumab è un anticorpo monoclonale completamente umano progettato per inibire l’attività di due proteine, l’interleuchina-4 e l’interleuchina-13 avendo come target il recettore alfa dell’interleuchina (IL)-4 che media l’attività di entrambe le citochine. I dati degli studi clinici con dupilumab hanno mostrato come IL-4 e IL-13 siano fattori chiave dell’infiammazione di tipo 2, che svolge un ruolo determinante nella rinosinusite cronica con poliposi nasale, nell’asma e nella dermatite atopica.
La rinosinusite cronica con poliposi nasale è una patologia delle vie aeree superiori che ostruisce i seni paranasali e le cavità nasali, causando una serie di sintomi debilitanti e persistenti. Può portare a persistente difficoltà respiratoria, congestione nasale e iperproduzione di muco, riduzione o perdita di olfatto e gusto, dolore o sensazione di pressione al viso. Per i pazienti con rinosinusite cronica grave con poliposi nasale, l’attuale standard di trattamento include cicli intermittenti di corticosteroidi sistemici o chirurgia naso-sinusale, entrambi associati alla ricomparsa della malattia, con la necessità di sottoporsi a cure mediche protratte non prive di numerosi effetti collaterali e a interventi chirurgici ripetuti.
Molti pazienti che soffrono di rinosinusite cronica con poliposi nasale presentano altre patologie infiammatorie di tipo 2, come l’asma. Questi pazienti hanno spesso un’asma in forma più grave e sono più difficili da trattare. Rinosinusite cronica con poliposi nasale e asma come co-morbidità fanno sì che questi pazienti abbiano un rischio maggiore di attacchi d’asma, un elevato impatto dei sintomi delle due patologie e un sostanziale impatto negativo sulla qualità di vita. Negli studi clinici su dupilumab nella rinosinusite cronica con poliposi nasale il 59% dei pazienti presentava anche asma.
Dupilumab è attualmente approvato nell’Unione Europea dai 12 anni di età come trattamento aggiuntivo di mantenimento nell’asma grave con infiammazione di tipo 2, caratterizzata da livelli aumentati di eosinofili nel sangue e/o di ossido nitrico esalato, non adeguatamente controllata con un dosaggio elevato di un corticosteroide inalatorio in aggiunta a un altro farmaco per il trattamento di mantenimento. Sempre nell’UE, è anche approvato per il trattamento della dermatite atopica da moderata a grave in pazienti sopra i 12 anni di età candidati alla terapia sistemica.
In Italia, dupilumab è stato autorizzato a settembre 2018 per il trattamento di pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave candidati alla terapia sistemica, ricevendo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco il riconoscimento di farmaco innovativo.
Fuori dall’Europa, dupilumab è approvato in diversi Paesi nel mondo, inclusi Stati Uniti e Giappone, per il trattamento di specifiche popolazioni di pazienti con dermatite atopica da moderata a grave e in alcune tipologie di pazienti con asma. Negli Stati Uniti è anche approvato per il trattamento, in combinazione con altri farmaci, di pazienti adulti con rinosinusite cronica con poliposi nasale non controllata.
In aggiunta alle indicazioni approvate, Sanofi e Regeneron stanno studiando dupilumab in ampi programmi di sviluppo clinico in patologie scatenate da un’infiammazione di tipo 2 allergica o di altra origine, tra cui l’asma pediatrico, la dermatite atopica pediatrica, l’esofagite eosinofila, la broncopeumopatia cronica ostruttiva e allergie alimentari e ambientali. Dupilumab è anche in studio in combinazione con REGN3500, diretto contro l’interleuchina-33. Questi utilizzi potenziali di dupilumab sono in fase di sperimentazione e la sicurezza e l’efficacia non sono ancora state sottoposte a valutazione alle agenzie regolatorie.
Dupilumab è sviluppato congiuntamente da Regeneron e Sanofi sulla base di un accordo di collaborazione a livello mondiale.