Il Policlinico di Palermo, nell’ambito del progetto finanziato da AIFA su “Reazioni avverse a farmaci in odontoiatria” di cui è responsabile la professoressa Giuseppina Campisi, lancia la piattaforma gratuita di teleconsulto odontostomatologico “MedOral”, unica in Italia.
L’obiettivo è quello di raggiungere e aiutare tutti i professionisti della salute, con efficacia ed efficienza, nel riconoscimento e diagnosi differenziale di lesioni del cavo orale associate a reazioni avverse a farmaci.
“Il teleconsulto – afferma il Commissario straordinario del Policlinico, Maria Grazia Furnari si sta rapidamente affermando come una soluzione innovativa e conveniente per migliorare l’accesso ai servizi sanitari anche nel campo dell’odontoiatria. La piattaforma “MedOral” del Policlinico di Palermo si innesta nel percorso di innovazione digitale del SSN in tema di cura e tutela della salute, e assicura risposte entro 48h-72h dalla richiesta da parte del professionista della salute”.
Questa iniziativa, prevista nel progetto finanziato da AIFA, rappresenta un passo significativo verso l’innovazione e l’efficienza nell’ambito della farmacovigilanza, offrendo agli operatori sanitari e ai pazienti un nuovo strumento per la gestione e la segnalazione delle reazioni avverse a farmaci, con un miglioramento del profilo di sicurezza.

“Il teleconsulto, gratuito fino al 31 Dicembre 2024, – spiega la professoressa Campisi, responsabile anche dell’unità operativa semplice dipartimentale di Medicina orale con Odontoiatria per pazienti fragili – dedicato solo a medici, odontoiatri e igienisti dentali, offre una serie di vantaggi, tra cui: l’accesso migliorato, in quanto consente ai colleghi di accedere, in prima battuta, ai servizi sanitari senza dover far viaggiare fisicamente i pazienti fino al Policlinico; la riduzione dei costi associati alle visite in persona, come quelli legati al trasporto e al tempo perso sul lavoro; e infine la continuità delle cure, perché il
teleconsulto consente ai pazienti di continuare a ricevere cure anche quando sono impossibilitati a recarsi fisicamente presso l’AOUP. Questa iniziativa – conclude la professoressa Campisi – potrebbe trasformare radicalmente il panorama sanitario della patologia e medicina orale, avvicinandole, attraverso il digitale, alla sanità di territorio, soprattutto per i pazienti fragili”.