10.200 mq di spazi ristrutturati al Policlinico di Modena vengono consegnati alla città. Correva il maggio del 2015, quando l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena bandì la gara di appalto per la ristrutturazione e il miglioramento antisismico di cinque corpi di fabbrica del monoblocco. Il 1° dicembre 2018, dopo tre anni e mezzo di lavori, l’Azienda Ospedaliero – Universitaria ha inaugurato la prima parte di lavori conclusi, circa 9 .000 mq, pari al 4 5 % dei cantieri. Oggi viene presentato il secondo stralcio di lavori pari al 51% di spazi per un totale di 96%. Rimangono da completare 800 mq che saranno pronti a fine maggio 2019. Gli spazi realizzati ospiteranno degenze, ambulatori, studi medici, uffici, spogliatoi e laboratori. Consentiranno di migliorare l’organizzazione assistenziale con la costituzione di nuove aree di degenza omogenee e nuovi moderni spazi ambulatoriali che permettono, tra l’altro, di avviare gradualmente la dismissione del Poliambulatorio.
I nuovi ambienti rispettano le normative antisismiche, sono stati realizzati col massimo comfort e dotati di arredi moderni. Il costo complessivo dei lavori edilizi è di circa 21,9 milioni di euro, finanziati dalla Regione Emilia – Romagna, da fondi nazionali su finanziamenti dell’edilizia sanitaria e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Gli interventi hanno consentito di raggiungere il massimo miglioramento sismico previsto dalla normativa per un edificio ristrutturato. Ci si è avvalsi delle tecniche più avanzate di dissipazione dell’energia sismica. Si tratta di vere e proprie molle realizzate all’interno delle pareti, che consentono di assorbire parte dell’onda sismica e dissiparla, a vantaggio della struttura edilizia: infatti, grazie all’azione delle molle, le componenti strutturali dell’edificio subiscono danni leggeri anche in presenza di scosse significative. Accanto ai dissipatori, sono stati utilizzati metodi più tradizionali: le cerchiature in acciaio dei pilastri, le controventature in acciaio che consentono di ammortizzare le forze laterali del sisma e sono stati rinforzati i solai.
Il V° Piano del Corpo G del Policlinico ospiterà, a breve, il Laboratorio delle Malattie Rare, frutto della collaborazione con l’Ateneo. Il laboratorio, che avrà come referente il prof. Antonello Pietrangelo, Direttore della Medicina Interna, si occuperà di ricerca scientifica, diagnostica e attività clinica assistenziale nel campo delle malattie rare, con particolare riferimento alla diagnostica molecolare e genomica. Questa ristrutturazione è stata possibile grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con 1.000.000 di euro per i lavori edilizi, arredi e tecnologie.
Tutto ciò sulla base di un accordo tra Fondazione, UNIMORE e Azienda Ospedaliero-Universitaria che prevede un successivo e ulteriore investimento da parte della Fondazione di 400mila euro, per l’acquisto di attrezzature di laboratorio.
Una nuova area verde da 2.400 mq sorge da qualche giorno all’interno del campus del Policlinico, sul lato di via Campi, dietro la Chiesa, al posto dello scavo del 2011 che inizialmente avrebbe dovuto ospitare un edificio antisismico di trasferimento per l’emergenza. In seguito, lo scavo era stato destinato alla costruzione di una Palazzina per i Laboratori Universitari, oggi completati al 5° piano del corpo G. Per questo motivo l’ampio scavo – 2.400 mq di superficie e profondo 5 metri per un totale di 12.000 metri cubi di terra – è stato chiuso ed è destinato a diventare un’area verde attrezzata, ampliando così il parco ospedaliero. I lavori di copertura si sono conclusi e nelle prossime settimane verranno piantumate piante, seminata erba e predisposti gli arredi.