Policlinico di Bari: al via il primo Master Universitario di II livello sulle patologie dell’apparato urogenitale maschile
Dal Policlinico di Bari una straordinaria opportunità per giovani urologi che vogliano approfondire le patologie urologiche-andrologiche e acquisire competenze sulle nuove tecniche mininvasive di chirurgia ricostruttiva, complessa e protesica dell’apparato urogenitale maschile. Partirà infatti il 27 gennaio, presso l’Unità Operativa Universitaria Urologia 2 del Policlinico di Bari, il Primo Master Universitario di II livello, coordinato dal Professor Pasquale Ditonno e dal Dottor Antonio Vitarelli.
Primo Corso di questo genere realizzato dall’Università degli Studi di Bari, il Master ha il patrocinio della Società Italiana di Andrologia ed è destinato a un piccolo gruppo di urologi, così da garantire il massimo livello della didattica e dell’interattività.
Articolato su una settimana al mese, il Corso prevede un numero totale di 609 ore, suddivise in 429 ore di lezioni in aula e 180 ore di pratica e interventi “live” in sala operatoria; si avvale, oltre ai promotori e organizzatori Professor Ditonno e Dottor Vitarelli, di 8 Docenti provenienti da strutture nazionali e di un Docente che opera in Germania. La specificità e unicità di questo Master vanno ricondotte soprattutto allo spazio destinato alla “pratica chirurgica” che consentirà ai partecipanti di affrontare in modo approfondito il trattamento del deficit erettile, il trattamento delle stenosi uretrali e delle fistole uretrorettali, l’incontinenza urinaria da stress e la chirurgia robotica con accesso transperineale del carcinoma della prostata, quest’ultima una tecnica chirurgica che viene eseguita esclusivamente presso il Centro di Urologia e Andrologia del Policlinico di Bari.
La struttura del Master è fortemente orientata al trasferimento di sapere sulle tecnologie chirurgiche più evolute e punta ad ampliare il bagaglio di conoscenza dei giovani chirurghi. I contenuti del Corso rispondono, infatti, alle esigenze di un settore che vede le patologie urologiche-andrologiche in forte crescita, anche per via dell’invecchiamento della popolazione.
Basti ricordare, a titolo di esempio, che le stenosi uretrali segnalano una prevalenza di 229 – 627 casi ogni 100.000 pazienti, con un aumento del rischio per gli uomini al di sopra dei 55 anni di età, arrivando al 20,5% dei casi in pazienti sottoposti a prostatectomia radicale. I numeri sono solo apparentemente bassi; si tratta, in realtà, di una patologia estremamente invalidante in termini di qualità della vita, con un elevato tasso di recidiva e di possibili fallimenti terapeutici.
Ancora: il tumore alla prostata ha registrato, nel 2017, circa 35.000 nuovi casi ed è, ad oggi, il più diffuso nella popolazione maschile, con il 20% di incidenza su tutte le patologie oncologiche maschili.
La ricerca e la scienza medica hanno per fortuna fatto passi da gigante; oggi, a disposizione di medici e pazienti, ci sono strumenti diagnostici e soluzioni terapeutiche di grande efficacia che consentono la remissione del tumore prostatico nel 91% dei casi e offrono la possibilità di effettuare diagnosi precoci con il test PSA.
Le tematiche del Corso, prevalentemente di natura chirurgica, affiancheranno alla formazione teorica la pratica operatoria, per offrire un training di alto livello professionale sia sulle patologie, sia sui dispositivi biomedicali utilizzati o impiantati.
Come sottolineano i promotori, Professor Ditonno e Dottor Vitarelli: “Un Master di secondo livello in campo chirurgico, in una struttura come il Policlinico di Bari, rappresenta non solo un importante miglioramento in termini di qualità dell’offerta assistenziale, per far fronte alla crescente richiesta di salute, ma risponde anche al dovere di un Ospedale Universitario di impegnarsi nella formazione e continuare a essere polo didattico di riferimento anche dopo il conseguimento della specializzazione per i medici presenti sul territorio”.