Nominato il nuovo Direttore Sanitario Aziendale dell’ASST Bergamo Est. Si tratta di Pietro Imbrogno, in arrivo dall’Ats Bergamo dove era responsabile dell’unità di Igiene, sanità pubblica e ambiente. 

«Benvenuto al nuovo direttore sanitario e un ringraziamento sentito a Gabriele Perotti, per averci supportato in quest’ultimo anno di intensa e complicata attività che ci ha visti in prima linea nel garantire quasi 700.000 vaccinazioni, la sorveglianza sanitaria e assicurare l’andamento quasi ordinario dei presidi ospedalieri e territoriali, con un’attenzione importante al recupero delle prestazioni sospese, sia chirurgiche che ambulatoriali“ – così commenta la nomina il direttore generale, dott. Francesco Locati.  

“Accogliamo Imbrogno in un momento di profondo cambiamento, continueremo ad offrire le migliori risposte in uno scenario che può mutare rapidamente, che non conosciamo del tutto e che faticosamente possiamo prevedere. Contemporaneamente la grande sfida del Pnrr e del decreto rilancio ci vedono protagonisti di un cambiamento epocale della sanità. Due sfide determinanti in uno scenario di bisogni multidimensionali da parte dei pazienti che sono sempre al centro di ogni scelta. Occorre delineare una nuova medicina, diretta a massimizzare le potenzialità di cura per i malati acuti e cronici con le risorse a disposizione». 

«Comincia un’avventura nuova, in un momento molto importante per la sanità lombarda, in cui ci avviamo verso una riforma legislativa e con l’attuazione del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, che è una grande scommessa per tutto il mondo della sanità – rimarca Pietro Imbrogno –. Non posso che ringraziare la direzione strategica dell’Asst Bergamo Est per la fiducia accordatami, ma è doveroso anche ringraziare con grande affetto tutti i collaboratori e tutta la dirigenza dell’Ats dove ho lavorato per moltissimi anni. Anche in un momento estremamente delicato come è stato il 2020, con lo scoppio della pandemia e la diffusione dei contagi che hanno visto Bergamo pesantemente coinvolta, con un carico di morti e malati»